Recensioni per
Tutto come prima-RELOADED
di Violet2013

Questa storia ha ottenuto 50 recensioni.
Positive : 50
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/11/14, ore 07:34

Rieccomi ad recensire il secondo capitolo straordinario, all'inizio vediamo Shampoo, bello la sua introspettiva perché io in ogni introspettiva prendo una morale come nelle favole. Vediamo Shampoo vagare per le strade di Pigalle quartiere di Parigi. Vediamo che pensava quando lei voleva sposarsi Ranma non per amore ma per sfida perché così gli avevano insegnato nel suo villaggio. Avendo perso la sfida è stata esiliato per sempre e levata dagli arti marziali. Ora si mette al lavorare in un quartiere rosso è il suo datore di lavoro lo chiama Viscido. La morale secondo me è mai vantarsi per un semplice motivo qui Shampoo crede che il mondo era hai suoi piedi perché lei è bella e forte ma non è solo questo. Vediamo che Ranma ha preferito Akane per il suo modo di fare, quando mostra la gentilezza quando si sacrifica per Ranma e nel anime le abbiamo visti tanti. Quindi mai sentirsi superiore agli altri perché poi il male ti si ripercuote addosso.
Spero che sia giusta la mia morale.
Comunque bravissima e continua così
(Recensione modificata il 16/11/2014 - 07:35 am)

Recensore Veterano
06/04/14, ore 00:25

Tu lo sai che io adoro il freddo? Non dopo questo capitolo, anche se contribuisce, ma amo il freddo da sempre. Ci sto bene dentro e non lo soffro. Sarà anche per questo che i paragoni che hai fatto li trovo splendidi... Sei bravissima Vale, ormai te l'ho detto 20 volte oggi (questo è il 20esimo tuo capitolo che recensisco oggi)... Per rendere giustizia a questo capitolo dovrei citarne metà e farti leggere le tue stesse parole, perché ogni commento è vano davanti a certe cose. E non lo dico per pigrizia o perché non ho voglia di recensire per bene, lo penso davvero.
Ho amato il particolare del dojo Tendo che ha su l'ultima impronta di Ranma e la scheggia nel suo dito. Sonno sempre collegati alla fine...a Natale, mentre hanno la loro prima volta, in un giorno normale, in tutti i giorni normali.... 
Grazie anche per questo capitolo, fantastico tanto per dirne una nuova eh?
Quanto cavolo sei brava te l'ho già detto??? Un bacio :)

Recensore Master
28/03/14, ore 21:01

Allora tesorino...eccomi qui!!!! Speriamo di concludere qualcosa stasera, perchè non sopporto di rimanere così indietro accidentaccio!!!!! Comunque...passando a questo capitolo...devo dire che mi è molto piaciuto come lo hai scritto. Lo hai suddiviso in tre momenti parlando di tre personaggi diversi.
Nella prima parte hai dato spazio ad un personaggio che nella tua ff che io adoro da matti è diventata uno dei personaggi principali..una co-protagonista chiamiamola...Shampoo.
La cinesina si ritrova sola nella capitale francese e mentre è intenta a camminare, fa i conti con quanto le è accaduto in quell'ultimo periodo..ossia da quando, saputo che Ranma era partito, ha deciso di lasciare il Giappone per andare a cercarlo. Senza risultati oserei aggiungere, visto la piega che ha preso poi la sua vita.
Non riuscendo a compiere il suo dovere da amazzone, ossia farsi sposare dal codinato, viene cacciata dal suo villaggio e bandita poi dalle arti marziali. Da qui tutto comincia a precipitare senza sosta. Ora si ritrova a Parigi, dove per vivere fa la ballerina di lapdance, obbligata a sopportare il suo datore di lavoro "viscido" e altri uomini simili che bazzicano per quei locali.
Nella sua mente capisce l'enorme stupidata che ha fatto volendo per si e per forza ritrovare quell'amore mai corrisposto che provava per Ranma, costandogli così tutto il lavoro fatto duramente da una vita, ammettendo poi una volta per tutte che il giapponese ha sempre avuto occhi solamente per una persona e quella persona non era lei.
Nella seconda parte invece abbiamo a che fare con Akane e con un momento importantissimo della sua vita. Soun è deciso come mai prima d'ora a mettere in prima linea la figlia..sia per farle ritrovare la voglia di vivere e sia (mio punto di vista) per fare in modo di riprendersi una rivincita sul suo ormai ex genero, volendo dimostrare che sua figlia può essere una bravissima capo palestra anche senza il suo aiuto.
Akane è molto titubante di fronte a questa richiesta del padre, ma poi il suo genitore riesce ad infonderle la giusta dose di coraggio e decide così di accettare quella sfida che le permetterà di prendere in mano le redini della palestra. Da qui ecco che inizia l'ascesa di Akane come capo del dojo.
La terza parte riguarda Ranma. Anche lui, dopo aver girato diversi posti, si ritrova in Francia e immerso com'è nei suoi pensieri, si ritrova a girare da solo per quella città sconosciuta, senza sapere poi una sola parola di francese a parte "merci".
Dentro si sente svuotato e abbandonato, ma c'è una sola cosa da quando ha lasciato il Giappone che non se n'è mai andata: il ricordo di Akane.
Dentro di sè il codinato ripensa ininterrottamente alla sua ex fidanzata e a tutte le cose che ha fatto per "difendersi" da lei e dalla sua bellezza..arrivando poi a fare la cosa più vigliacca che poteva fare: scappare.
Sa benissimo che ormai quello che è fatto è fatto e non si può tornare indietro...ma quello che ancora non sa è che qualche volta il passato ritorna e ti da la possibilità di riscattarti e di cogliere l'occasione per provare a rimediare ai proprio errori. E lo scontro innocente che ha con Shampoo è l'inizio di tutto.

Devo dire che questo capitolo è stato molto particolare..soprattutto riflessivo..ma credo che la tua intenzione sia proprio questa...farci riflettere su questi "sclice of life" che hanno vissuto i nostri protagonisti!!!
Complimentoni tesoro...il terzo l'ho già letto...se ce la faccio recensisco più tardi!!!
Un abbraccione!!!

Recensore Master
23/01/14, ore 13:48

Ciao :)
Pensavi mi fossi dimenticata di te?
Sì, veeerooo?
E pensavi anche di esserti liberata delle mie recensioni?
Sì, veeerooo?
Beh mi spiace, non è così! :D
*Ride sfregandosi le manine*
Perdona il mio ritardo, ma come saprai è periodo di esami, per cui... meno tempo!
Avevo promesso però che mi sarai messa in pari, per cui dopo aver mantenuto al promessa di aggiornare in tempi decenti, ora devo mantenere quella di commentare, in tempi altrettanto decenti.
Piano piano, io arrivo sempre... per cui, eccomi qui!
Alloooora...
Siamo di nuovo a Parigi, dopo l'evaporazione di Ranma e ovviamente prima del suo ritorno.
Shampoo cammina infreddolita per le vie francesi, e quando ha urtato con un tizio, (chissà chi era :P), leggendo dei loro stentati tentativi di parlare francese, ho immaginato che il tizio fosse lui, ma ho aspettato di vedere come il capitolo procedeva...
Ci spostiamo infatti prima a Nerima, di nuovo, nel Dojo distrutto e ristrutturato non si sa quante volte, con Akane che si sta riprendendo ma che ancora sente dolore al nome di lui o ai ricordi, e il melodrammatico Papà Tendo che soffre a vedere sua figlia così, e che si guarda in effetti anche dal nominarlo in sua presenza...
Eccolo nell'atto di regalarle la palestra, gettando poi le basi per quella che abbiamo letto essere la storia precedente, e ho apprezzato tantissimo la parte in cui parli della crepa nelle assi di legno della parete... cosa che hai ripreso con Ranma e il suo ditino che gli fa male quando il tempo cambia.
Già già-
Ottimo collegamento e ottima sequenzialità delle scene!
Avevo visto giusto che il tizio della prima scena fosse lui.
Non si sono riconosciuti con la cinesina!!!
E mi è piaciuta tanto anche la parte dedicata a lui e ai pensieri su Akane.
Inoltre credo che qui, siccome parli del fatto che "ha perso il primato dell'imbattibilità, unica cosa che lo rendeva degno di Akane", debba già essere stato sconfitto dal "famoso ometto che Ataru chiamerà con tutti i nomi possibili e immaginabili che iniziano con la J, tranne che col proprio"!
Vero?
Quell'unica famosa lotta non vinta su 187?
Che dire... il capitolo mi è piaciuto davvero tanto tanto. Tanto.
Non dimenticherò "Tutto come prima" perchè mi è piaciuta tantissimo!
Unica cosa, che volevo chiederti già da tanto... Hai forse cancellato l'altra storia?
Non vuoi più continuare "È una vita che ti aspetto"? :( Non so se hai avvisato i lettori nell'altra tua storia, visto che non la seguo, non ancora per il momento almeno, ma tengo molto anche a quella e mi aspettavo di poterla leggere visto che mi ci stavo affezionando.
Detto questo, ti saluto cara, e ti faccio ancora i complimenti.
Spero di sentirti presto!
Un bacione
Lucia
(Recensione modificata il 23/01/2014 - 01:52 pm)

Recensore Junior
12/01/14, ore 18:13

fantasticaa!!davvero!! mi è piaciuta la tua introspezione divisa in tre parti, ognuna delle quali spiega come si sente in quel momento; anche se credo che la parte che riguardi Akane si riferisce ad una periodo precedente a quello di Ranma e di Shan Pu..però i sentimenti che provano sono simili. Finalmente la gatta apre gli occhi, non è mai stata innamorata di Ranma, più che altro la si può considerare una sfida per il suo orgoglio da amazzone. Scena molto malinconica, e poi la metafora del freddo è di grande effetto, hai reso perfettamente l'idea di  cosa ha provato. La parte di Akane è più profonda, piano piano sta cominciando a rinascere, grazie anche all'aiuto di una crepa del muro..quella crepa resterà sempre li, non bisogna far altro che andare avanti. Quella crepa fa riflettere anche Ranma, resosi conto di essersi avvicinato troppo al sole..e cosa fa??scappa..si difende, tipico del codinato. beh non mi dilungo ulteriormente..bravissima come sempre:*

Recensore Master
09/01/14, ore 13:36

È dalle sconfitte che s’impara.
È questo che volevi esprimere nella prima parte di questa ff. Fino a che era soltanto una ragazzina impertinente, Shan Pu non ha fatto altro che credere di avere il mondo ai suoi piedi, tanto da non darle la percezione di comprendere le continue “prese in giro” di Ranma. Perché lui andava a spasso con lei solo per ottenere ciò che lei le prometteva, ovvero i suoi strani intrugli cinesi per ritornare normale.
Certo che aveva scambiato l’amore con una semplice sfida. Ed il tutto era condito da normi dosi di orgoglio, fondato soprattutto dalle sue origini di Amazzone. Era a quello che teneva di più, non al ragazzo in sé, perché altrimenti gli avrebbe lasciato libera scelta infischiandosene delle leggi di Joketzukoku (non mi ricordo come si scrive, gomen!! xD)
Ranma non è in condizioni mentali migliori (ottima scena, tagliata e ripresa dallo scontro fra i due; meno male che non si sono riconosciuti!! ;) ).
Cosa c’è di meglio della difesa dagli attacchi del mondo esterno? La difesa è qualcosa di essenziale per l’uomo ma l’eccesso gli ha giocato brutti tiri (uno nello specifico): quello nei confronti del suo amore per Akane, introdotto da quel piccolo particolare della scheggia del Dojo, un dettaglio che da’ forma al suo indissolubile legame che ha avuto con lei e tutta la sua famiglia.
“Ranma non era scappato dall'amore che provava per Akane, si era semplicemente reso conto di essersi avvicinato troppo al sole.”
Questo “Icaro” si è avvicinato troppo al sole inconsapevolmente, perciò non è stato in grado di gestire i propri sentimenti, ma soprattutto di tirarli fuori a tempo debito. Non ha deciso lui di trovarsi una ragazza e/o innamorarsi, ed è questo che lo “salva” dalle mie accuse. Inoltre, c’è la questione dell’educazione ricevuta, come hai giustamente sottolineato tu. In una mentalità in cui c’è posto solo per l’onore e la forza (anche mentale) qualcosa che viene considerato “da femmine” viene completamente messo da parte. Cosa che lo ha “rovinato”.
“Aveva imparato a difendersi dal suo fascino, da cui risultava essere l'unico immune mentre, in realtà, ne era la prima vittima.” Bellissima frase. Non preoccuparti, non mi dilungherò, ma volevo farti notare con quanta abitlità mi abbia colpito! :D
Passerei ad Akane, l’ho bistrattata anche troppo nella mia recensione.
Anche lei è stata come Ranma, ovvero apparentemente immune dall’amore, e ha dato prova lampante di essere scafibile. Persino il padre si pente di aver nominato “il traditore” (ahahah xD). Ma al contrario del primo capitolo, in cui non sembrava esserci via d’uscita dal suo oblio personale, qui si sentono i primi sentori di una ripresa. Non una ripresa priva del pensiero per Ranma, però. Quel segno che ha lasciato sulla parete contribuisce molto a darle la spinta per continuare la sua vita mandando avanti la paestra. Un po’ come la scheggia conficcata nel dito per Ranma.
Insomma, ciascuno da una propria definizione di “freddo” tutte concordi fra loro, anche se per ragioni diverse.
Senza rendermene conto ho fatto una pergamena, forse anche sconclusionata! ^-^’
E non ti scusare, io ci sguazzo nell’introspezione! Questa è una delle più favolose che ho letto considerando il tuo eccesso d’introspezione! Perciò i miei più sentiti complimenti!! ^o^

Recensore Junior
09/01/14, ore 10:33

Il breve incontro tra Shan pu e Ranma mi ha ricordato vagamente il film Sliding doors, non per la storia, ma per la sensazione che ha lasciato, quell'amaro in bocca che ha il sapore di una domanda, il sapore di cosa sarebbe stato se.
Mi è piaciuto il paragone tra Ranma e il grande freddo. Per ognuno è un dolore diverso, ma ugualmente perenne e indispensabile.
Ma la parte dedicata ad Akane - sì, si capisce che è ambientata un anno prima delle altre - è anche qui la più profonda, la più delicata, la più affascinante. La crepa nel dojo resterà lì, a testimoniare ciò che è stato. Non si potrà cancellare. Ma forse è ora di alzarsi in piedi e ricominciare. Non scomparirà - nel muro come sotto la pelle - ma forse si può guardare oltre, più forti nella consapevolezza. Anche qui, sembra che Akane corra sempre più veloce di Ranma.
Bellissimi missing moments. Davvero complimenti^^

Recensore Veterano
08/01/14, ore 22:23

Belllo bello bello! Ho adorato questa seconda parte dall’inizio alla fine e me lo sono gustato rileggendolo di nuovo stasera. Dato che non volevo ripetere l’esperienza delle recensioni da cell. ho aspettato stasera per recensire!
Bè, che dire, un po’ di introspezione ci sta tutta, dai, io non la trovo noiosa, anzi! Soprattutto perché è divisa in tre e ho adorato questa scelta. Io pensavo riguardasse solo Shampoo, bè, mi hai fregata anche questa volta :-D
Quello che si nota subito è il senso di solitudine di tutti e 3 i protagonisti e anche un po’ di tristezza/malinconia che hai reso benissimo con la metafora del freddo (oddio, mi fa strano parlare di freddo, qui da giorni siamo sui 16-18 gradi, ma dov'è l'inverno? ok perdona l'off topic!).
Inoltre, credo che iniziare con Shampoo, mettere Akane in mezzo e terminare con Ranma sia una scelta perfetta, anche perché la parte di Shampoo e Ranma avviene nello stesso momento, mentre quella di Akane molto tempo prima no? Però, tutti e tre provano più o meno gli stessi sentimenti e fanno quasi gli stessi paragoni..è come se il cerchio si chiudesse!
Mi è piaciuta di più la parte di Shampoo perché, perché sebbene anche Akane in quel periodo abbia sofferto da morire, lei non si è allontanata da casa, ha sempre accanto la sua famiglia, mentre la cinese è rimasta sola al mondo, è stata rinnegata dalle amazzoni, fa un lavoro decisamente squallido e per di più anche la sua bellezza è stata in qualche modo intaccata. Ma finalmente ha aperto gli occhi e si è resa conto che quello che provava per Ranma non era amore, ma solo un capriccio, una sfida, nient'altro. Mi sembra la più tormentata (e sfigata?) dei tre, ma forse proprio per questo ha accettato la dura realtà! Poi mi sono immaginata perfettamente la scena, lei che cammina come uno zombie, imbavagliata tra sciarpe e occhiali, indifferente tra le strade di Parigi, che contrastano con il suo stato d'animo. E neanche si accorge di aver urtato l'oggetto delle sue riflessioni!
Passando ad Akane, qui descrivi un punto di svolta della sua vita, una specie di spartiacque: suo padre le chiede di prendere le redini del dojo e lei, ancora “convalescente” proprio non se la sente, dato che ha lasciato stare le arti marziali per ovvi motivi..ma sa di doverlo fare, per suo padre e principalmente per se stessa. Mi è piaciuto molto il pezzo in cui Soun le fa notare che l'arrivo di Ranma le ha tarpato le ali e l'ha messa involontariamente in ombra: da ragazza fortissima e tenace che si batteva con orde di ragazzi tutte le mattine a mezza calzetta rispetto a lui (e anche a paragone con le altre fidanzate, Akane risulta sempre la più debole e meno esperta). Dopo le parole del padre ripensa in un attimo a quello che è successo dall'arrivo di Ranma fino alla scomparsa di quest'ultimo, poche righe che descrivono perfettamente la situazione dal (sofferto e tormentato) punto di vista di Akane. Che per fortuna è pronta a ricominciare. E la spinta finale arriva proprio dalla crepa nel dojo..tutto è iniziato e finito lì e da lì può riprendere a vivere. Davvero magnifico! Complimenti anche per il trittico delle I “indesiderato, indispensabile, impercettibile” J
Passiamo infine al codinato, che ha ancora la scheggia di quella crepa nel dito...insomma, i due, anche se lontani, sono sempre legati da un filo invisibile. Fantastica anche la metafora della difesa. In effetti tutta la sua vita può essere riassunta così. Il problema è che forse ha esagerato e appena la lastra di ghiaccio si è avvicinata al sole non ha saputo come reagire e la via di fuga è stata, come suo solito, l'unica scelta che gli è sembrata sensata in quel momento. Ma ora deve pagarne le conseguenze e finalmente se n'è reso conto.
Infine, è evidente anche il punto in comune con Shampoo: anche lui si sente solo al mondo (e si chiede se quella ragazza che ha incrociato per strada provi le sue stesse sensazioni) e ha perso la persona amata (ma a differenza di Shampoo, lui ha capito che ama Akane, quindi il tormento è maggiore). Ma anche lui, come Shampoo, dopo le sue riflessioni, "riprende a camminare". Bellissima la canzone dei Muse che hai scelto *__* azzeccatissima come sempre!
Rispondendo alla tua domanda, sì sì si capisce bene che la parte di Akane è ambientata prima, anche perché ricordo che Ranma e Shampoo si incontrano a Parigi poco prima di tornare a Tokyo e Akane ormai era cambiata da un pezzo e stava già con Ataru, no? Qui invece ha appena deciso di prendere le redini della palestra ed è chiaro che tutto avviene molto tempo prima.
Ok, mi dileguo sennò divento noiosa e attendo con ansia i prossimi aggiornamenti *_* sono sempre felice quando ti leggo! Un bacione e Complimenti come sempre :*

Recensore Veterano
08/01/14, ore 18:39

Perdona il ritardo, ma ieri sera son crollée...non ho più l'età temo. Anyway...
Adoro questa raccolta! Anche qui, come nella puntata precedente, se mi perdoni la squallida espressione da prima serata, ho amato ogni singola parola, dall'inizio alla fine. È vero, il capitolo è più approfondito a livello introspettivo, ma è bello proprio per questo, sai? Momenti e individui che si alternano e tutti e tre in perfetta solitudine, soli in mezzo alla gente, soli in famiglia, soli nei loro rimpianti e ricordi di un periodo indubbiamente caotico e assurdo, ma di certo indimenticabile. Una sempre bellissima, ma irriconoscibile tanto è imbacuccata, Shampoo cammina infreddolita per le strade di Parigi, conduce una vita triste e sola e ha appena trovato un lavoro che, diciamo, non appartiene proprio alla categoria dei cento mestieri preferiti dalle donne (o forse mi sbaglio?), ma comunque se la vita le sta duramente insegnando qualcosa (ed era pure ora), quella cosa è il riflettere più a lungo, in particolar modo su ciò che lei è stata e sui suoi rapporti con gli altri. Finalmente inizia a liberarsi di quel tarlo nel cervello che era la sua ossessione per Ranma ed è talmente concentrata che nemmeno si accorge di essersi appena scontrata con lui per strada. Non che lui si accorga mai di qualcosa, per carità. Anche il ragazzo formula a malapena delle scuse e procede dritto. Ha i suoi pensieri, il desiderio di tornare da lei, l'orgoglio che come al solito lo blocca, trasformandolo sentimentalmente in una lastra di ghiaccio. E se da un lato Ranma pensa ciò di se stesso -a ragion veduta, aggiungo io- scopriamo che anche le due ragazze, la fidanzata e la fastidiosa spasimante, non la vedono poi tanto diversamente. Ranma paragonato al freddo, due tipi di freddo differenti è vero, ma sei stata a dir poco bravissima a riassumere in questa metafora le problematiche principali che hanno caratterizzato il rapporto tra Akane e Ranma e tra quest'ultimo e la bella cinesina. E non si tratta di un triangolo, assolutamente no. Non è Ranma il personaggio centrale in questo frammento, ma Akane. Anche stilisticamente, la scelta di porre come centrale la parte relativa ai pensieri di lei è, a parer mio, significativa. È il personaggio che separa in modo abbastanza definitivo gli altri due. La piccola Tendo, nel dojo con il padre, è a un punto di svolta della sua vita, deve prendere le redini della palestra e per quanto il momento sia particolarmente difficile e ci siano tante cose a cui pensare, lei non può fare a meno di concentrarsi sulla piccola crepa nel muro, ultima traccia del passaggio di Ranma nella sua vita. Traccia che è rimasta sotto forma di scheggia di legno anche sotto la pelle di un dito del ragazzo, come a dire: ricordati che io sono sempre qui :) Bravissima, un capitolo fantastico come sempre e scritto divinamente! Sono ripetitiva, lo so, ma leggerti è davvero un piacere grandissimo! Un bacione cara e buona serata!

Nuovo recensore
08/01/14, ore 15:14

Grazie a te che continui a farci sognare con questa bellissima storia ... Magari ci darai anche qualche flashback sul continuo del matrimonio tra nabiki e ataru... Sono troppo curiosa di sapere come va a finire tra ranma e akane una volta tornati a casa :) aspetto con impazienza anche this must be the place!!! Grazie baci

Recensore Veterano
08/01/14, ore 15:00

Capitolo molto introspettivo per i personaggi principali. Il caro Ranma é giunto ad una conclusione veramente profonda, lui é veramente freddo, ma per proteggere se stesso come un codardo, ha rovinato la vita ad altre persone, in fondo però anche una lastra di ghiaccio con i giusti strumenti non é affatto impenetrabile...
Fortuna che in seguito se ne renderà conto dei danni fatti da lui. Non vedo l'ora di leggere i capitoli in cui lui ed Akane stanno insieme... perché li farai vero???? ^_^
Ciao, un abbraccio alla prossima!