Ok.
O K.
Non sto bene, non sto A F F A T T O bene.
Francesca, posso nominarti mia Dea qui su EFP?
Ok, ok, giuro che mi tratterrò. Niente scleri o fangirling, promesso.
Il problema è che io ormai sono fan delle tue storie, e rimanere calma al "postaggio" (?) del primo capitolo della tua nuova fanfic mi risulta abbastanza difficile.
Ma andiamo con ordine.
Mi piace la tua idea di portare Kerli ad Amburgo con Bill per far sì che incontri Simone e Gordon: non vedo l'ora di scoprire come svilupperai quest'incontro e, conoscendoti, sarà qualcosa di estremamente interessante, ne sono certa.
Parlando di Kerli e Bill, non so che dirti se non che sono davvero dolcissimi: sempre pronti a battibeccare, ma uniti e legati da una relazione “molto seria e stabile”. Deduco quindi che il loro legame non ha fatto che rafforzarsi dalla fine di Wonderland fino ad ora, il che è un bene, e mi fa sperare che nel corso della storia non tirerai fuori il tuo lato sadico che hai già mostrato in No Woman No Cry.
(Speranze vane, lo so).
Kerli è davvero tenerissima, non scherzo: sembra quasi una piccola bambina indifesa al solo pensiero di dover incontrare la madre del suo ragazzo. Bill invece sembra sicuro della sua decisione, e questo è un ulteriore punto a favore della stabilità della loro relazione. Sappiamo tutti quanto Bill è insicuro per quanto riguarda l'amore – lui stesso l'ha ribadito più volte -, ma è anche evidente come, una volta sicuro dei propri sentimenti, si lasci andare completamente.
Dolcissimi entrambi, non so che altro dire.
E che dire del flashback in cui racconti della preparazione dei bagagli? Lol, non avrei mai voluto esserci. Insomma, due drama queen nella stessa stanza in procinto di partire? Ma anche no, grazie.
Povero Tom, posso vederlo benissimo mentre, rosso di rabbia, bestemmia in aramaico – o in Tomglish – contro Kerli (o Bill?) e il mascara. Fantastico, Francesca. Mi piacciono questi squarci di quotidiana comicità all'interno delle tue storie. Sai quanto amo ridere (e anche far ridere), quindi questi episodi mi piacciono un sacco. E per di più sai anche dove “infilarli”, senza che guastino l'atmosfera.
E ovviamente non si può parlare di comicità senza accennare a Georg e Gustav: strepitosi come sempre. Non hanno mai molte battute da dire, ma quando fanno la loro comparsa, l'atmosfera si rallegra subito. Ah, che mondo sarebbe senza di loro?
Non ci voglio nemmeno pensare, ugh.
Ma parliamo di Tom, ora.
Nella mia ultima recensione a Wonderland, ti ho già detto come il “tuo” Tom mi affascini in quanto completamente diverso dal “mio”: qui il nostro amato chitarrista è senza dubbio più riflessivo e più maturo, e credo che questa sia una delle poche storie in cui si nota questo suo carattere; nella maggior parte delle fanfic, infatti (comprese le mie), Tom è il solito sciupafemmine incallito, pasticcione e combinaguai.
Qui invece Tom scopre il suo lato meno conosciuto, lasciando intravedere le ferite che porta nell'anima da quando ha dovuto lasciare Nesta.
E per la prima volta il giovane ammette – apertamente – di essere innamorato di lei.
Fra, ho quasi pianto nel leggere le sue parole. E' stato quasi struggente vederlo in quello stato.
Ma credo che la felicità abbia superato la tristezza quando ho letto quel “La ritroverò”, che mi sa tanto di promessa.
E spero ardentemente che la manterrà.
Beh, tirando le somme, amo già questa storia, nulla da aggiungere.
Sono certa che farai un ottimo lavoro – per l'ennesima volta -.
Ah, posso farti i miei più sinceri complimenti per una cosa soltanto? Le descrizioni, Fra.
Te l'ho già detto e te lo ripeterò sempre. Le descrizioni sono ciò che rendono le tue storie così piacevoli alla lettura. Tutti quei dettagli inserisci minuziosamente sono la chiave della tua bravura, sappilo. Non ho idea di come tu faccia, perché io non riesco ad usare così tanti dettagli senza far risultare la storia troppo pesante e non scorrevole, come invece fai tu.
Ah, un giorno dovrai svelarmi il tuo segreto.
Bene, credo sia giunto il momento di salutarti, dato che Verga e il suo Mastro-don Gesualdo mi chiamano a gran voce.
Per quanto riguarda la frequenza con cui posti, non preoccuparti: la scuola viene prima di tutto.
Io e tutti i tuoi lettori saremo qui ad aspettarti sempre, anche tra 483 – un numero a caso, eh – anni.
Ancora tantissimi complimenti, e buona fortuna per la tua nuova creazione, Fra – anche se so che non ne avrai bisogno.
Sono orgogliosa di te.
Un bacio,
Heilig (Recensione modificata il 13/01/2014 - 09:22 pm) |