Il gatto tiene la divina commedia in una mano, l’ipad nell’altra. Parafrasa i primi due versi, i primi tre, i primi quattro…
Al diavolo! Va a controllare l’aggiornamento della fic.
COMPLETAMENTO CAPITOLO: 8 interviste su 12.
Ok, allora aggiornerà domani, il gatto torna a studiare.
Sette versi, otto versi, nove versi…
E se avesse aggiornato? Va a controllare. Niente. Ma è ovvio, stupido gatto, l’ha pure scritto!
Dodici versi, tredici versi, quattordici versi…
E se avesse…? Non l’ha fatto!
Ma il gatto controlla lo stesso.
[tratto da una storia vera]
Chiedo umilmente perdono. Tu non devi prestarmi ascolto, io sono malata, ma una malata paziente, in realtà. Sbuffo un po’, questo sì, ma poi appena aggiorni dimentico tutto e ti erigo statue plateali!
VIVA YOYO!
Okay, questo è il punto numero uno. Il punto numero due riguarda le note. Mi hai messo davvero tanta, tanta, tanta paura. Io so che uno scrittore tende a volere il meglio per la sua storia, ma la tua tecnica…okay, se seguirai davvero la tua tecnica devo smettere di pensare. Ogni volta ragiono su quali risvolti potrebbe prendere una storia: se fossi in te, lascerei sopravvivere tutti i membri dell’alleanza al bagno di sangue, perché solo uno in meno e già sono troppo pochi per fare qualcosa di grande. Insomma, sei tributi! Non è un numero così imponente. Anzi, io farei in modo che si allargasse. Poi ne ucciderei qualcuno in maniera teatrale più avanti nella storia, ma facendo sempre sì che almeno quattro rimangano in piedi, così da poter dar loro un epico finale tra gli ibridi.
Ma ora non ha più importanza cosa razionalmente sarebbe meglio fare, ora si parla di realismo crudo e semplice. E se da una parte penso che morirò d’infarto, dall’altra devo dire che l’idea mi eccita molto. Sì, alla fin fine credo sia una buona mossa. Anche se in ogni caso proporrei un allargamento dell’alleanza!
Il punto numero tre riguarda l’enorme abbraccio che vorrei darti. Queste interviste sono bellissime! Ma davvero belle, belle, belle. Ma proprio belle. Ma belle soprattutto per quei fighi della Brigata, che hanno fatto ogni genere di cazzata! Momo che passa tutti e tre i minuti e parlare con il suo Distretto e a invogliarli a ribellarsi, Alex che accusa i capitolini di essere degli assassini, Ester che li prende beatamente in giro, Ronnie che spiattella in faccia a tutti di essere un rivoluzionario convinto…si salvano giusto giusto Amber e Liam. Sì, per modo di dire.
Insomma, delle interviste più belle proprio non potevano uscirti. E poi c’è Nathaniel, insomma...ma farlo entrare nell’alleanza no? Amina lo seguirebbe a ruota, poi ci sono Alyson e Harvey, insomma, non sarebbe proprio così terribile se da sei divenissero dieci, giusto?
Tanto, l’unica cosa su cui posso ancora contare è che non ucciderai metà tributi al bagno di sangue. Ne andrebbe seriamente della tua fic. Noi ne avevamo ammazzati solo quattro, pensa! Sensi di colpa, sensi di colpa, sensi di colpa…chissà se anche tu proverai sensi di colpa.
Punto numero quattro…i miei cuccioli hanno fatto centro! Due otto e un nove, ma fatevi abbracciare!
Va beh, io credo di aver finito. In sole 500 battute anche.
DISTRETTO 1
Gehenna. L’ho detto io, lei è un caso a parte, l’unico tributo di cui non verrà mai approfondito il punto di vista. Perfino durante la sua intervista, Swyd parla per lei. Ma va benissimo! Perderebbe molto del suo fascino se tu dessi un carattere concreto alla mente di Gehenna. Anche se sinceramente trovo sarebbe semplicemente sublime un pezzo ben scritto sul suo punto di vista. In ogni caso, trovo sia una proposta difficile e ho paura che ne uscirebbe qualcosa di forzatamente irrazionale.
La sua pazzia è entusiasmante, d’altra parte. Batte il pugno sulla gamba, parla di colori, di luci, di pillole…di una canzone, ed è una canzone inquietante.
Swyd è sempre il solito, caro vecchio Swyd. Uno dei tributi che credo aver compreso meglio, anche per questa sua sorta di forzata doppia personalità, tra lo Swyd del pubblico e quello represso che cerca uno sfogo. Uno sfogo trovato in quella pazza di Gehenna, diventata migliore amica nell’imbattuto record di tre soli giorni. Però è bellissimo, davvero, un tributo psicologicamente complesso. Ammiro la sua forza, la sua capacità di reprimere una personalità insicura dietro la maschera di un vero vincente.
DISTRETTO 2
Qui nessuno mi sorprende più. Davvero, ti prego, dimmi quanto lunghe erano le loro schede.
Scarlett e Samuel danno sfogo alla loro sete di rivalsa, in un conflitto che ormai temo si concluderà solo con la morte.
E infatti le loro interviste non sono molto lunghe, né molto approfondite. La storia di Sarah dà un minimo di spessore a Samuel, comunque.
Sai, a me piacciono i favoriti che sono veri favoriti, ma questi due ora come ora mi sembrano un po’ poveri.
DISTRETTO 3
Nel Distretto 3 si torna a parlare di uno spessore caratteriale quasi commovente.
Alyson. Mio Dio, ma quanto…romantica è? (non c’entra ASSOLUTAMENTE nulla il fatto che io, mentre scrivo questa recensione, stia studiando il romanticismo letterario)
Sorvolando sulla dolcezza della sua intervista, sulla sua sfrenata ricerca di una profondità emozionale nell’animo del più povero capitolino di Panem, sorvolando su tutta la delicatezza dei suoi tramonti, solo io per la prima volta vedo in lei una parte di Ronnie?
Eppure siamo tutti persone, giusto? Potremmo capirci. Comprenderci. O no?
Uguaglianza! E consapevolezza che a Capitol City manca, questa uguaglianza. Okay, non riesco proprio a vedere Alyson in un atto rivoluzionario…ma nell’idea di Ronnie sì. Nella decisione di non uccidere e aspettare di essere fatti fuori sì. Nella volontà di rimanere se stessi, schiaffando in faccia a Capitol City tutto lo schifo che fanno e costringendoli a mettersi una mano sulla coscienza e dire “sono io che li sto uccidendo, e magari sbaglio”, sì. Wow.
Harvey non mi delude mai: esattamente come avevo immaginato, la sua intervista – come quella di Diana – pone al centro di tutto la famiglia. Una famiglia che lui ama e che dipende completamente dalla sua sopravvivenza.
Ma, se vogliamo essere sinceri, la parte migliore non riguarda il suo profondo legame con i sei fratelli. No, riguarda quella frase: “Se mai tornerò, dopo aver ucciso, mi accetteranno? E io, mi accetterò?” un concetto a suo modo semplice, sempre presente nel sottofondo degli Hunger Games, ma raramente espresso. Sono convinta che farlo pensare a Harvey sia stata l’idea migliore.
DISTRETTO 4
L’indole puramente aggressiva di Coral non può essere celata sotto una maschera di finta accondiscendenza, l’abbiamo capito. E stato divertente leggere le prime battute della sua intervista, ma confesso che ci stavo rimanendo male. Da Coral mi aspetto molta più scena…anche se ammetto che forse avevo immaginato un punteggio più alto. Beh, la seconda parte sa proprio di lei: bella, brutale e furiosa. O almeno ricorda molto la “Coral” degli Hunger Games, a cui sta per venire tolta anche la vita.
E con Stephen ha inizio la saga delle carote! Tra l’altro, amo Sapphire per avere espresso il concetto a voce alta. Non vorrei poi che l’immagine data della sua Arena ideale corrispondesse al vero, tremo per tutti quei tributi che rischiano di crepare nel giro di ventiquattr’ore. Cosa cacci, in un oceano?
Beh, la sua intervista è piacevole, ma non particolarmente profonda. Continuo a pregare in una love story tra lui e Coral, comunque! Già pregusto il momento in cui i favoriti cattureranno la bella tributina e Stephen si prodigherà per salvarla. [E poi vedi che muoiono al bagno di sangue]
DISTRETTO 5
È stata tua l’idea di far abbandonare il disegno? Che poi come portafortuna è qualcosa di delizioso. Solo quattro in addestranento? Arcturus e Xen hanno preso più di lei, chissà come si deve essere sentita! Lei, che fa da mamma a tempo perso.
Tra l’altro, questo amore per i bimbi crea una meravigliosa contrapposizione con i suoi ricordi d’infanzia. Un’infanzia che è stata amata, nelle corse tra i canneti, ma che ora non c’è più. Forse è per questo che si sente così legata all’infanzia degli altri.
Arcturus mi fa morire! È dolcioso e inquietante al tempo stesso. Insomma, ma le doppie personalità qui sono un hobby? Almeno lui ne è consapevole al 100%: fingiamoci allegri che a ‘sti creduloni piace, ma intanto non dimentichiamo che Capitol City non è solo comode poltrone e capelli colorati. Buona filosofia, Arcturus è un tributo psicologicamente molto interessante. Non l’avrei detto all’inizio, ma più si va avanti più mi stupisce. (tra l’altro, solo a me viene sempre sa scrivere Arcuturus?)
DISTRETTO 6
La mia bambolina! Ha preso 8, gente, 8, e ha solo dodici anni.
Momo è caratterialmente perfetta, lo è sempre stata. Direi che con lei ci hai proprio azzeccato, è come vedere concretizzarsi la bimba che mi frulla in testa da tempo.
Solo che ora ho paura. Molta, molta paura. Parlo del bagno di sangue: in realtà io so perfettamente che Momo ce la può fare benissimo, che è sveglia e assolutamente esente dal provare ogni genere di blocco emotivo che la possa penalizzare in alcun modo. So che farà esattamente la cosa migliore da fare, perché tutti i miei tributi vengono creati secondo l’idea fissa che, anche a costo di vederli morire, l’importante è che non schiattino subito. Però ho paura! Tantissima paura! Anche perché so esattamente come agiranno Amina e Ronnie, ma Momo è tutto da vedere, varia in base alle circostanze e…e ho paura! Però non vedo l’ora.
Comunque, la storia del cognome è una genialata. Ti prego, fa che non muoia prima d’averlo saputo! (si aggrappa ad ogni filo si speranza)
Xen è il classico tesoro, ormai non c’è più nulla da fare. Però questo suo amore platonico verso la matematica è un’idea divina, complimenti alla creatrice/creatore. Caesar dice di esserne impressionato…beh, anche io, da Xen e da te. Quanto hai in matematica?
Beh, tutta l’intervista è incentrata sull’argomento che più piace al nostro tributino, quindi non posso indagare ulteriormente sulla sua personalità, ma penso d’aver quantomeno capito che Xen sia un ragazzo timido, forse un po’ pauroso, ma che riesce a farsi forza del suo sapere. Per ora mi accontento.
DISTRETTO 7 (secondo blocco e 1700 parole quasi)
Due pensieri su Axe: quale essere orribile ha vestito la guerriera mutilata con cappello di fiorellini rosa? E poi, come diavolo è morto Marcus? Edizione di Tito, mangiato vivo? O costretto a mangiare parti di se stesso? O ancora, mutilato lentamente pezzo dopo pezzo? Sbranato solo parzialmente da un ibrido mezzo leone-mezzo pachiderma e poi costretto a bruciare vivo? Mi sto divertendo, sì.
Con tutte le alleanze dell’edizione (davvero, davvero tante rispetto agli standard), come può Caesar definire quella dei favoriti “la migliore”? Okay, ci sono alcuni graziosi elementi come Stephen, Swyd e Alek (berseker, non uccidermi solo perché definisco il tuo guerriero “grazioso”), ma io direi che ci sono molti gruppi interessanti. Insomma, l’Alleanza della buona famiglia – Hazel e i bimbi -, l’Alleanza dei “ne troveremo uno normale”, con Alyson, Amina, Nate e Harvey, il duo spacca ossa Axe-Diana…
No, va bene, torniamo a parlare di Alek. In questi capitoli è stato possibile approfondire bene il carattere di Alek, ma c’è ancora qualcosa che mi sfugge, specialmente in relazione a suo fratello. Okay, in realtà mi sfugge proprio tutto in relazione a suo fratello. Poi mi pare di aver capito che non è uno da “prendo una decisione e via per la mia strada”, l’indecisione è una brutta bestia, i rimorsi un terribile nemico.
DISTRETTO8
Amber è bellissima. Ma proprio bella, ed è bella non per come è, ma per come è diventata. Se fosse sempre stata così non avrebbe avuto lo stesso fascino…ma il cambiamento si percepisce, ed è stato espresso in maniera veramente sublime, quindi mi complimento con te! Sono contenta che rientri nell’alleanza. E poi qua ci sono frasi davvero meravigliose! Non puoi sentirti davvero viva finché non affronti la morte. Altra passima Collinsiana.
Clyph ha un fratello! Ed è vero, ce l’ha, non è un’altra bugia. Bene, e ora che siamo finalmente giunti al settimo capitolo scopriamo una cosa sulla sua vita. Qui si fanno passi da gigante. E a lui della sua famiglia non gliene importa proprio nulla. Che personaggio triste…ma incredibilmente impressionante. Clyph è una sorpresa ad ogni capitolo!
DISTRETTO 9
Sapphire è istintiva solo a parole, o anche con i fatti? Beh, amo la sua sconcertante sincerità. Quasi mi spiace per Caesar, ma l’arancio-carota poteva proprio evitarlo, diciamoci la verità. Forse il giallo-limone sarebbe stato peggio…
Okay, torniamo a Sapphire. Un po’ mi manca Teherese, sai? Era carina, proprio come Timmy…sì, la sto un po’ tirando per le lunghe, ma non è che Sapphire non mi piaccia! Ho solo poco da dire.
Ma poi c’è Alex e il mondo torna a splendere. Ma quanto figo è questo personaggio? Sono morta leggendo la sua intervista! Il creatore di Alex è un genio: pessimista tragico che vede in Capitol City il male del mondo, un tributo forte, profondo, unico! E infatti, unica è stata la sua intervista. Osare accusare di omicidio tutti i capitolini…fossi stata lì mi sarei alzata in piedi per applaudire.
DISTRETTO 10
E ora quella bellissima bimba di Amina. Così vera, giusta, lei! Mi ricordo che all’inizio avevo criticato alcuni suoi comportamenti. Beh, sappi che sei riuscita a rimediare appieno: agisce come agisce la mia amica! Lei è la piccola borderline di mamma. Hai citato perfino il vuoto, e messo in rilevanza la caratteristica più importante di un borderline: la paura dell’abbandono.
A lei è anche stata dedicata l’intervista più lunga, ma d’altra parte viene dopo lo shock di Alex, e lei è una tributa muta. Comunque, tanti applausi a Yoyo!
Nathaniel qui mette il luce qualche altro aspetto shoccante sulla sua vita. Tutte tristi, le vite dei tributi, ma la sua trasmette un forte senso di desolante angoscia. Comunque ripeto ancora una volta che voglie Nate nella Brigata! LO VOGLIO, LO VOGLIO, LO VOGLIO, DAMMELO!
DISTRETTO 11
Esther, io la amo. Qui mi ha fatto morire dal ridere, la sua considerazione sulle capacità intellettuali dei capitolini è largamente condivisa. E hanno riso sul serio! Beh, non che ci si potesse aspettare molto altro…piccoli cosi colorati.
Okay, lo so che è poco quello che ho scritto su di lei, ma non voglio aspettare Settembre per mandarti la recensione. Quindi…felicità, Esther rimane la migliore e noi passiamo a quel gran figo di Ronnie.
Quel gran figo di Ronnie. Sì, me lo aspettavo, lo sapevo che avrebbe commesso una cazzata di questo tipo, e ne vado profondamente orgogliosa. Ora sono piuttosto convinta che il tipo della censura sia un rincitrullito addormentato…o un anti-capitolino, non si sa mai. Vuoi unirti alla brigata? (il gatto recluta membri)
Comunque lui lo amo, e io non voglio che muoia…cioè, certo che voglio che muoia! Ma non subito. Ci rimarrei di merda…come con Momo. Momo e Ronnie sono le mie luci, quando sarò una scrittrice userò come pseudonimo “Momo Centodue” e creerò una saga per ragazzi intitolata “Ronnie”. Non mi credi? Sta a vedere.
DISTRETTO 12 Ci siamo arrivati? Sì, ci siamo arrivati!
Diana! Okay, nello scorso capitolo ho tagliato la parte del commento dedicata a lei perché la luce è saltata prima che io riuscissi a salvare. In ogni caso, nella fretta di fine recensione, finisco sempre con il darle poca importanza, ma non è colpa sua, né tua. Diana è un buon personaggio, che ha preso sempre più le distanze da Katniss. Il suo amore per la famiglia lo si vede soprattutto da questo capitolo: è l’unico –insieme a quello di Harvey – incentrato solo di loro. Una famiglia complessa, non c’è che dire, e finalmente ho scoperto chi è questa Rina! Mi sta già simpatica, la cacciatrice di frodo. Comunque, bell’intervista!
Liam caro, perdonami se taglio di nuovo, ma sono morta. In ogni caso, sappi che ti amo!
Okay, Yoyo, sei un genio. Lui per me è un personaggio complessato e intrigante, da amore puro, e chiedo davvero perdono per queste quattro righe che non sarebbero sufficienti a descrivere Liam nemmeno se fossero ricche di aggettivi.
Perché il gatto ci ha messo tanto a recensire? Risposta: scuola. La scuola dell’ultimo mese è stato un inferno che nemmeno Dante.
La scuola dell’ultimo mese è stata un campo di schiavitù, il teatro di una guerra senza luce, l’abisso di un fiume tempestoso, di un pozzo scuro, notti senza stelle. È stata il fuoco di un incendio, il labirinto di Creta, dove il tributo ero io.
Ora finalmente, SI PUO’! Detto ciò, tu quando puoi pubblicare il nuovo capitolo?
Un saluto dal gatto peloso! |