È davvero una bella storia, complimenti per lo stile. Nel ricercare qualcosa di "rock" non mi sarei aspettata assolutamente di imbattermi in un racconto così tenero... Eppure non ne sono rimasta delusa, tutt'altro. Infatti, nonostante si parla di una notte di passione fra due uomini sconosciuti, è tutto molto poetico e per nulla volgare o smielato. Brava! :D Ho una domanda: per la band ti sei ispirata agli Yes, forse?

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Ma ciao ^^
Avevo visto questa os tempo fa, ma per via di mille impegni non sono riuscita a leggerla fino ad ora, ultimamente io e le recensioni non andiamo di pari passo, nemmeno con le letture veramente ç_ç.
Comunque sono felicissima di leggere nuovamente qualcosa di tuo e lo ammetto sei sempre bravissima <3.
La storia mi ha decisamente fatto innamorare, mi piace tantissimo il modo in cui descrivi i luoghi, l’atmosfera di quel periodo, mi è sembrato di vedere un vecchio documentario o un film ambientato negli anni settanta e poi c’è questo tuo modo di mettere le canzoni, mentre leggevo la storia le sentivo nella mia testa e poi io adoro i Deep Purple ed Emerson Lake e Palmer, mio padre mi faceva sempre addormentare con le loro canzoni.
Come ho detto l’atmosfera, ma anche l’intrispezione dei tuoi personaggi mi ha fatto innamorare, ma quello che mi ha lasciato sì, con un po’ di amaro in bocca e una lacrima è il finale. Non un lieto fine, ma un finale agrodolce e al tempo stesso aperto, anche se il titolo della poesia di Neruda incombeva su di loro come un pessimo presagio.
Ti faccio veramente tutti i miei complimenti, ho scritto una pessima recensione, ma la tua storia mi ha decisamente lasciato senza parole.
Bravissima, un bacione.
 
-Yuko-
 

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Ciao! ^^ 
Sono capitata in questa storia dal bando di un contest (mi aveva incuriosito il titolo...^^) e devo dire che mi è piaciuta tanto! Hai creato una bellissima atmosfera, una vera patina anni '70: sembrava di guardare un film ** Ho adorato le descrizioni casuali che lasci: il vestiario, i capelli, le espressioni... Sono molto efficaci. Mi sono piaciuti un sacco anche i dialoghi, perché sono molto puliti e sinceri, spontanei, danno un senso di intimità nuova, di qualcosa che s'è trovata per caso eppure funziona. Ho adorato la timidezza di Steve, le sue mani che tremano, i suoi discorsi un po' filosofici, così come la genuina emilianità (si può dire? XD) di Vittorio. Bellissimi anche tutti i riferimenti al panorama musicale di quegli anni, a Bologna, a tutta l'ambientazione in generale. 
Solo una cosa: è davvero strano vedere in una storia così curata e dal lessico così eleganti (utilizzi dei termini molto ricercati, a volte!) degli errori di ortografia o punteggiatura! Ti consiglio di rivederla, soprattutto la parte iniziale, perché ci sono un paio di virgole e un "eppoi" che vanno messi a posto :) 
Un caro saluto, spero che tu voglia scrivere altre originali :)
babyjenks

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Penso di aver avuto un'immensa fortuna a scovare questa one-shot così particolare.
Mi è piaciuta in ogni paragrafo, in ogni periodo. L'atmosfera impalpabile, dolciastra ma mai stucchevole, che aleggia attorno al testo è meravigliosa. Mi sono stupita del modo composto e direi "pudico" con cui hai trattato l'avvicinarsi e l'allontanarsi dei due personaggi, come se fossero in mezzo ad una corrente, un flusso inarrestabile. Potrei elencare ogni punto di forza di questa storia, a partire dall'ambientazione, dalla collocazione temporale, dai collegamenti musicali, per finire poi allo stile semplice e profondo allo stesso tempo, ma non sarei capace di rendere davvero giustizia a tutto questo.
Credo che sia una delle poche letture originali davvero meritevoli che mi siano capitate ultimamente sotto mano ed è per questo che mi permetto di aggiungere la tua storia tra le mie preferite.
Complimenti davvero,
con tutto il cuore.
Alessia
(Recensione modificata il 22/01/2014 - 11:11 am)

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