Ciao, ieri cercavo qualcosa da leggere di nuovo e, capitando nel tuo profilo, mi sono resa conto che c'erano diverse one shot che non avevo mai letto prima. Quindi ne ho approfittato e le ho recuperate tutte ieri sera prima d'addormentarmi. Stamattina che ho una mezzora cercherò di recensirle tutte. Se riesco. Incomincio da questa che è non solo la più vecchia in termini di tempo, ma anche la prima storia che hai scritto in questo fandom. Guarda, la prima cosa che mi salta all'occhio è quanto tu abbia affinato il tuo stile e quanto sia migliorata in molte cose. A iniziare dalla più banale impaginazione. Ti faccio i complimenti ora, anche se sembra forse fuori luogo.

Ho notato che hai cominciato la tua avventura qui con una post Reichenbach, logico considerato che era il 2014 e che eravamo nel bel mezzo del "dopo Reichenbach". Ho letto davvero tantissimo sull'argomento, ma ciò che riesce ancora a sorprendermi è quanto gli autori riescano a mostrarci una prospettiva delle cose sempre differente, da una storia all'altra. Mettendo sentimenti e parole sotto a una luce diversa. Qui ti concentri su un momento presumibilmente collocato dopo il ritorno di Sherlock, ma non è l'incontro (Quello che sappiamo esser avvenuto al ristorante). Questo è un altro momento, non ben specificato. Un confronto duro, ma necessario. Dai toni molto amari. Entrambi hanno addosso la sofferenza, e si vede. Questo è chiaro dall'amarezza e dalla durezza delle parole di John, che suonano come un pugno nello stomaco. Sembra un chiarimento doveroso, un passettino in più verso un qualcosa di più grande per tutti e due loro. Qui non succede apertamente, Sherlock non confessa di amarlo e John non si muove dal proprio dolore e dal risentimento che prova. Sembrerebbe un finale in negativo, eppure quel primo passettino di Sherlock, quel dito che sfiora il dorso della mano di John, è uno spiraglio della luce nel buio. Lascia sensazioni positive e fa decisamente ben sperare.

Guarda, voglio dire una cosa. Anche se a distanza di quattro anni dalla tua prima fanfiction su Sherlock Holmes. Ti ammiro molto come autrice e, lo sai perché te l'ho detto diverse volte, ammiro in special modo la profonda conoscenza che hai di Sherlock Holmes in quanto personaggio canonico (e non canonico). E si vede. Lo si percepisce benissimo da come scrivi. Questa è una storia forse acerba, e non c'è nulla di male in questo, però è incredibilmente precisa per come hai descritto il loro breve dialogo. C'era della stoffa insomma.

Koa

Precisamente mi spieghi perché sei così decisa a farmi affogare nei feels? :'
E' bellissima!
Non solo per quello che riesci a trasmettere ma anche per come l'hai scritta *-*
Inutile dire, da Johnlock shipper, che è perfetta! Brava brava :'
Ora vado a leggere le altre u.u

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Oddio mi viene da piangere :'( comunque complimenti ,sei molto brava! :)

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Per essere la tua prima fanfiction, sei brava! Mi piace il modo in cui fai notare con piccole cose il dolore di John. Gli unici errori che ho trovato sono questi: A fine frase,nei dialoghi,devi mettere un punto; nella frase detta da John "Cosa, dimmelo, cosa" mancano i punti interrogativi ("Cosa? Dimmelo, cosa?"). Per il resto va tutto bene! Spero di leggere altre tue fanfic!

Alla prossima,
Shinobu_

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Come fa male, questa storia. È scritta molto bene, con molto rispetto e delicatezza. Mi piace come descrivi John, che si chiude sempre più su se stesso, sulle scelte che ormai ha compiuto e a cui non può più sottrarsi.

"Stavo tornando da te."
"Non mi avresti trovato."

Ouch. Tanti complimenti, comunque, è una bellissima storia :)

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