Recensione premio
Rieccomi! Ho riletto questa poesia qualche volta. Mi è piaciuta la sua musicalità e l’ordine dei versi (che sembrano seguire una certa logica). Nelle prime due strofe ci sono due opzioni e una conseguente scelta. Nel terzo ci sono due opzioni e nessuna scelta. Questi tre versi iniziano tutti con la frase “se dovessi scegliere”. Sembra che le scelte siano date da qualcosa di esterno, forse dalla vita stessa. La quarta è la quinta strofa presentano una svolta. Il protagonista prende in mano la sua vita e trova la forza di esprimere le sue preferenze: “preferirei essere un pazzo”, “preferirei essere un alito di vento”. Evochi immagini poetiche usando parole semplici, cosa che ritengo essere positiva.
Se all’inizio appare tutto abbastanza concreto, quasi banale, con la penultima e l’ultima strofa conduci il lettore verso un mondo più astratto da cui si possono ricavare interpretazioni profonde. Questa è la mia parte preferita: “Vorrei incarnarmi in qualcosa/tra la libertà e la solitudine/tra l'abbraccio e la stretta di mano/tra la corsa e la risata.” Ho percepito un misto tra gioia e malinconia in queste parole.
Nell’ultima parte, ho trovato piacevole l’uso dei due ossimori che contribuiscono a rendere la poesia più originale e per niente scontata. Mi sembra, oltretutto, che questo finale condensi il senso generale del testo nel suo complesso: ovvero, il desiderio di distinguersi dagli altri, di essere speciali pur mantenendosi semplici e genuini.
(Spero di non aver esagerato troppo con l’interpretazione XD).
Alla prossima,
Monique
PS: ho letto ora l'introduzione. Ti consiglio, se ti va, di togliere quel "piccola cazzata che m'è venuta in mente a scuola, dopo delle ore pesantissime. Pensieri stupidi nemmeno in rima, credo si possano definire!" Se credi siano cazzate e pensieri stupidi era meglio che non li pubblicavi. Cerchiamo di avere un po' di autostima per quello che si scrive, per favore! ;) (Recensione modificata il 20/03/2017 - 12:29 am) (Recensione modificata il 20/03/2017 - 12:30 am) |