Recensioni per
Per ricordarci di non dimenticare
di kike919

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
28/01/14, ore 15:25

Davvero bella e significativa.. Credo che sia stato molto corretto da parte tua fare questa storia

Recensore Master
28/01/14, ore 02:22

Ciao.
Ammetto che prima di recensire questa piccola introspezione ci ho impiegato un po’, riflettendo bene per non commettere errori di sorta data la delicatezza con la quale avrei dovuto rapportarmi in merito e di cui, purtroppo, ammetto di non esserne propriamente fautrice.
Ragionato parecchio sulla questione, però, ho preferito farlo ugualmente e a mente lucida, finendo col rileggere più e più volte l’operato prima di dire la mia nel dettaglio; a tal proposito, infatti, preferirei dividere il mio commento in due parti ben distinte fra loro: quella concettuale e quella sintattica/stilistica.
Il messaggio che volevi trasmettere con le tue parole, di certo è arrivato al lettore – per lo meno a me che mi ritengo una tra i tanti – e sebbene non volessi leggere nulla sull’Olocausto nel giorno della memoria, evitando così di farmi giudizi sbagliati sulle persone o sulle storie che ne hanno trattato in un momento a dir poco particolare, alla fin fine sono stata attratta da questa e per lo meno concettualmente non mi sono pentita della scelta.
È chiaro ciò che dici, molto figurato e straziante: una bambina, un’anima che ha perso se stessa nel momento stesso in cui è stata costretta a mettere piede in un posto simile, dove l’uomo non è più tale, dove nessuno esisteva per ciò che è sempre stato, bensì come superfluo. Bene, ho colto anche un piccolo rimando – non so se fosse o meno voluto, tra l’altro – a Schindler’s List con il colore rosso delle scarpette inserite nella fotografia e ho apprezzato particolarmente l’intento con il quale è stato dato lo stesso tocco nell’ultima frase – la quale, tra l’altro, non posso che reputare perfetta i suo, forse l’unica davvero superba del complesso.
D’altro canto, però, oltre la drammaticità intrinseca, ho notato alcuni errori nella punteggiatura e nell’esposizione del concetto; per esempio credo sarebbe stato positivo l’uso d’una elisione al quarto verso (C’è al posto di Ci è), dei due punti alla fine del secondo verso, al posto della virgola che da continuità a un discorso di specificazione, nonché altre cose che potrei citare fino a una soggettiva correzione completa – e dico soggettiva perché non credo d’essere io stessa un genio infuso di sapienza sintattica, sia chiaro.
Il punto e virgola, tra l’altro, credo sia stato inserito per lo più a sproposito e in punti poco indicati, ma dovresti rivedere meglio questo dettaglio per capirlo da te, credo, senza che sia io stessa a suggerirti dove o meno farlo spuntare.
Stilisticamente posso dirti che trovo davvero bella l’anafora, ma non l’avrei usata così tanto, ecco: buona in alcuni punti, quali ad esempio i due versi che iniziano con prima e i tre con quella, ma troppo presente negli altri con allitterazioni varie.
Spero che prenderai questa recensione come uno spunto per migliorare, non di certo come una critica vera e propria, anche perché noto del potenziale nelle parole usate in quest’introspezione e non posso far altro che essere felice di questo.
La bandierina che userò per il commento è neutra, purtroppo, per gli errori di punteggiatura che ti ho spiegato e per gli altri che non ho citato; ma non arancione per via della delicatezza del tema, per alcune figure retoriche, per i rimandi al bellissimo film sopracitato e per il fatto che tu abbia voluto dare un tocco diverso al classico incontro “lui e lei durante la guerra” – per l’originalità, dunque.
Alla prossima,
xoxo