Si dice che in punto di morte una persona sia più sincera con sé stessa, perché si trova a dover fare un redde rationem di quello che ha fatto o non ha fatto, di quello che ha avuto e ha dato, di quanto detto o quanto subito, insomma un bilancio della propria esistenza.
Nel caso di specie della protagonista, questo bilancio è decisamente deficitario, e lei non è immune da colpe, essendosi innamorata dell'uomo sbagliato (che non era nemmeno nel pieno possesso delle sue facoltà) contando di tenerlo a sé grazie a una sorta di debito/legame morale che quest'ultimo non sentiva minimamente di avere, al massimo lo considera un incidente.
Non è vietato sognare, certo, ma in questo caso essendosi fatta troppe illusioni si trova nella spiacevole situazione di chi deve affrontare una mano importante e lei si trova con il due di picche, è molto triste vedere come si sia ridotta, ma è difficile pensare che non abbia colpa della sua situazione, in fondo (ma davvero in fondo) arriva a capirlo la stessa protagonista.
Per fortuna suo figlio sistemerà i conti di famiglia (con un modo peculiare di "onorare il padre", ma quanto sarà troppo tardi per lei o per avere una qualsiasi reazione in merito.

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Ciao!

Il personaggio di Merope Gaunt mi incuriosisce molto, anche perchè non c'è molto su di lei qui su efp, quindi ho scelto di leggere la tua FlashFic, ma devo confessarti che non ho ancora capito se mi sia piaciuta o meno.
La grammatica è impeccabile (se non per un piccolo, "potteriano" errore: il filtro d'amore è l'Amortentia, non l'Ammortentia, ma potrebbe anche essere stato un errore di battitura.), il linguaggio è semplice ma efficace... Allora perchè ti sto lasciando una recensione 'neutra'? Perchè mi è parso che ti sia concentrata più su una fredda successione di avvenimenti piuttosto che sulla raffica di emozioni che quella donna deve aver provato.
Non scrivi male, affatto, infatti ti prometto che leggerò altri tuoi testi, se ne avrò l'occasione, ma l'impressione che ho della tua fanfiction è questa.
Forse, per descrivere un dramma della portata di quello che deve aver provato la povera Merope Gaunt, ma volendo inserire anche inquadrature di immagini come hai fatto tu, sarebbe più indicato un genere come la One-Shot, dato che ti darebbe maggiore libertà e dovresti sottostare meno alle leggi imposte dal ridottissimo spazio.
Ecco, un'altra cosa, ma questo non incide sulla 'valutazione', perchè è un'incomprensione mia, ma che ad altri lettori potrebbe essere ben chiara: perchè Merope dice di essere il proprio nemico? Questo non l'ho proprio capito.
Spero di non essere stata troppo dura, perchè non era mia intenzione, ma questo è quello che penso.

Carly.

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