Grammatica e stile
Andiamo con ordine. Questa storia ha davvero tante problematiche, di cui alcune abbastanza gravi. Mi riferisco soprattutto ai verbi, per cui esistono regole precise e per cui non si tratta semplicemente di una scelta personale (il congiuntivo, fra tutti). Inoltre “un” al femminile vuole l’apostrofo, ma non ho potuto riportarli tutti per una questione di spazio e di tempo.
Consiglio vivamente di rivedere la storia, dal momento che si tratta sempre e comunque un “biglietto da visita” e potrebbe scoraggiare (o incoraggiare, se scritta bene) a leggerla fino in fondo e a far guardare anche ad altre storie del profilo. Una buona grammatica è sempre un buon biglietto da visita!
In questa voce preferisco seguire l’andamento dello scritto, in modo che possa essere più semplice - volendo - correggere le parti che riporterò. Non escludo me ne sia sfuggita qualcuna, scrivendo l’ elenco.
- Sergio si trovava vicino alla scrivania, con i suoi auricolari all'interno delle orecchie, osservando i fogli con tutti gli appunti che gli servissero, non sapeva dire quante volte li avesse letti, aveva memorizzato ormai tutti i dettagli che gli occorressero ed ormai doveva solo battere tutto al computer.
Era così concentrato su quello che stesse facendo che quando sentì bussare violentemente alla porta quasi sobbalzò dalla paura.
Sorvolando su questioni stilistiche di cui preferisco parlare più avanti, qui utilizzi congiuntivi dove non ce n’è alcuna necessità. È un errore che ricorre spesso ed è abbastanza grave, quindi cercherò di segnalarlo anche in altre frasi (qui “servivano”,“occorrevano”, “stava”).
- Aveva un po' di timore, col lavoro che faceva certe volte c'era il rischio d'incappare in qualche scandalo, ma di certo non era il suo caso visto che si occupava per di più di interviste sportive, senza toccare argomenti che potessero sconvolgere la loro carriera.
Non era sua intenzione rovinarli e non era di certo uno di quei paparazzi che cercassero di infamare gli sportivi , il suo obbiettivo era sempre stato quello di raccontare eventi narrati da quest'ultimi senza inventare o modificare nulla, quindi sapeva di non aveva nulla da temere.
Qui il protagonista teme si tratti di qualche sportivo insoddisfatto da un suo articolo, ma concludi il tutto sostenendo che non ha nulla da temere, in realtà, visto il suo lavoro eticamente corretto. Forse dovresti specificare meglio che si tratta, inizialmente, di un timore istintivo e ingiustificato, oppure sistemare le frasi in qualche altro modo a te più congeniale.
Scrivi poi un “loro” senza specificare che intendi riferirti agli sportivi, rendendo la frase abbastanza complicata da comprendere con immediatezza.
Infine ti segnalo un altro congiuntivo fuori posto (che dovrebbe essere “cercano”).
- Afferrò la maniglia ancora con qualche leggere timore aprendo a porta che separava quel lungo corridoio da loro ufficio.
In questa frase si susseguono errori di battitura da ricontrollare (Leggero", "la porta", "dal loro")
- Aveva sempre saputo di essere gay
Nelle frasi precedenti stai parlando di Claudio, mentre ora parli di Sergio, sottintendendolo. Questo crea confusione e ti consiglierei di specificare un “Sergio” per evitare che il lettore si confonda.
- Le labbra di quell'ultimo si fiondarono sulle sue con una velocità incredibile che non ebbe neanche il tempo di chiedergli cosa si facesse lì a quell'ora.
Quel “che” sembra riferirsi alla velocità. Suggerirei una virgola seguita da “tanto che lui” o qualche soluzione simile.
- Ammetteva a che fosse il migliore
C’è una “a” di troppo.
- ma non fu così e lo dimostrava la passione con cui stesse muovendo la lingua nella sua bocca in quel preciso istante
Sarebbe “stava”, non "stesse", altro congiuntivo fuori posto.
- non doveva tornare prima del meriggio successivo(.)
Manca il punto alla fine di questa frase e suggerirei di usare “pomeriggio” e non “meriggio”.
- che Sergio non avesse mai visto in precedenza.
Anche qui dovrebbe essere “non aveva”.
- Appena avvertì quel palmo afferrargli il suo membro
O scrivi “afferrargli il membro” oppure “afferrare il suo membro”.
- con quelle caldi, dolci, intensi gesti, con quale riusciva sempre a farlo cadere ai propri piedi.
Dovrebbe essere “quei caldi” e “con i quali riusciva”.
- concentrata su quello che stesse facendo
Altro congiuntivo che sarebbe “stava”.
- I loro diciannove anni diciannove anni di differenza
Un errore di distrazione.
- avrebbe continuato a stringerlo a se fra le sue braccia.
O scrivi “a sé” (con accento) oppure “fra le sue braccia”.
- camicia bianca con righe azzurre che l'uomo stesse indossando.
Altro congiuntivo dove non deve andare (non "stesse", ma “stava”).
- che incominciò a leccare e succhiare con una certa voga.
Il termine corretto sarebbe “foga”.
- «No! non usarlo.»
Manca la maiuscola.
- Quando sentiva […] fu travolto da ondate di piacere che inebriarono completamente il suo corpo
Dovrebbe essere “sentì”.
- magari altre esperienze che fecero maturare la sua tecnica
Anche qui “che avevano fatto” e non "fecero".
- con un umo più grande di lui
Errore di battitura in “uomo”
- ostilità prese il controllo di se
Il soggetto è “ostilità” e quindi quel “se” (in cui andrebbe comunque l’accento) le sembra riferito.
- sotto di se
Sarebbe sempre “sé”.
Inoltre ho notato qualche ripetizione (o simili) che stona un po’. Non sono il problema fondamentale di questa storia, ma te le segnalo comunque:
- quando l'altro fu assunto in un'altra città
- ho visto la tua Hyundai, così ho pensato di vederti.
- ma era sempre stato spaventato dalla loro differenza di età, ma non gli importava più nulla
Ti suggerirei, poi, di fare attenzione a qualche virgola e alla punteggiatura in generale. So che si tratta spesso di una questione personale e di gusti, ma ti segnalo qualche frase anche qui:
- entrambi non avevano voglia di vivere una relazione a distanza(,) così troncarono i rapporti.
Virgola da inserire.
- sussurrò …
Secondo me qui i punti di sospensione sono superflui e potrebbero essere sostituiti da un punto.
- Farsi masturbare da un ragazzo di diciannove anni più giovane[,] doveva essere una cosa impensabile, sbagliata.
Eliminerei la virgola segnalata.
- eppure(,) nonostante sapesse tutto quello(,) non riusciva a sottrarsi
Suggerirei di inserire queste due virgole.
- Amava riservare quei dolci trattamenti a quell'uomo, i preliminari(,)
Aggiungerei la virgola dopo “preliminari”.
- osservò l'altro(,) continuando
- disse(,) atterrando l'altro
In entrambi gli esempi andrebbe la virgola.
Lo stile è spesso “didascalico”. Esponi ogni singola azione, specificando dettagli che non sono necessari e funzionali alla storia, appesantendo i periodi e i concetti. Ti riporto solo alcuni esempi:
- con i suoi auricolari all’interno delle orecchie
Non sono necessarie specifiche, a mio parere, sull’utilizzo degli auricolari.
- Era certo di essere solo, nessuno era solito rimare in ufficio fino a quell'ora, a parte lui in quel momento.
Rimosse le cuffie adagiandole delicatamente sulla scrivania, andò ad aprire chiedendosi chi fosse, non aveva la più pallida idea di chi potesse andare lì alle dieci di sera
Hai rimarcato davvero molto, e con troppi giri di parole, quanto sia inaspettato che qualcuno bussi alla porta.
- era sempre stato un tipo diretto che non riusciva ad avere difficoltà nell'esporre i suoi pensieri
Non sarebbe bastato scrivere “era sempre stato un tipo diretto che non aveva difficoltà nell’esporre i suoi pensieri”?
- Le mani di Claudio iniziarono a sfilargli la cintura dei suoi pantaloni
Io eliminerei “dei suoi pantaloni” o, al più, sostituirei con “dai pantaloni”, per evitare lo stesso complicato giro di parole che si riscontra nelle frasi precedenti.
- Fu un bacio passionale che travolse entrambi portandoli a provare sensazioni così intense da far battere così fortemente i loro cuori che entrambi riuscirono a sentire il suono dell'altro.
Altra frase arzigogolata e di difficile comprensione.
- magari accompagnare gli articoli con le sue fotografie così da vedere su carta i loro nomi assieme, Articolo di: Sergio Velardi Fotografie di: Claudio Murano, era il suo più grande sogno e sperava che almeno una volta avrebbero potuto collaborare.
In questa parte suggerirei un punto dopo “assieme”, di riportare a capo la frase “Articolo di: Sergio Velardi. Fotografie di: Claudio Murano” (magari in corsivo) e di proseguire nuovamente a capo con “Era il suo più grande…”
Si tratta di un suggerimento per dare enfasi alla parte dell’articolo immaginario e non creare una strana sensazione nel lettore quando se la ritrova nella narrazione.
Per ultimo ti suggerisco di scegliere se far seguire i dialoghi da maiuscola o minuscola (che io preferisco e che credo essere la scelta ritenuta più corretta) e adottare una sola delle soluzioni, senza cambiare nel corso della storia.
Personaggi e trama
È davvero complicato guardare a personaggi e trama quando una storia presenta tanti problemi di tipo formale, ma tenterò di giudicare solo ed esclusivamente gli aspetti previsti da questa voce.
Sergio è un giornalista sportivo, nonché il vero protagonista di questa storia. Ha intrapreso una relazione con un giovane ragazzo e si pone il problema della sua età. In questo senso riscontro due problemi fondamentali. Il primo riguarda il fatto che la storia si intitola “il figlio del capo”, ma questa questione viene accennata (se non del tutto ignorata, ad essere sinceri), preferendovi la questione dell’età. Eppure sono due ostacoli non da poco. Anzi, credo sia decisamente più “pericoloso” intraprendere una relazione che può portare al licenziamento, piuttosto che una relazione consenziente con un maggiorenne. Hai esposto alcuni dubbi morali, insomma, ma ho trovato il tutto poco approfondito.
Il secondo problema riguarda le motivazioni per cui Sergio non riesce a troncare la relazione. Non lo vuole davvero, questo punto mi sembra chiaro, ma le sue giustificazioni oscillano fra il piacere fisico e l’amore senza un filo logico o un vero e proprio ragionamento introspettivo. Sono frasi che mi sono risultate poco solide, poco indagate psicologicamente, se così vogliamo dire. Sergio sembra amare Claudio solo per il sesso, per sintetizzare, ma questa scelta non mi sembra voluta, quanto più il risultato di una mancanza di approfondimento del personaggio.
La trama è adatta ad un racconto erotico, con l’incontro fisico e il racconto di alcune esperienze di Sergio, nonché della sua relazione con Claudio in generale.
L’ultimo problema che ho riscontrato riguarda il finale, in cui Sergio sta lavorando – osservato da Claudio – e dopo poco si dà per scontato lui stia dormendo, senza neanche cercare di collegare i due diversi momenti.
Gradimento personale
Ho fatto davvero molta, molta fatica. Questa storia presenta delle problematiche oggettive gravi, come esposto nelle altre voci, che mi hanno impedito di godere anche solo della trama e dei personaggi.
A parte questo, però, il gradimento personale raggiunge la sufficienza, anche se non sono una grande appassionata di storie erotiche che spiegano in modo eccessivamente dettagliato gli incontri sessuali, preferendovi una certa “delicatezza” di narrazione. |