Pensavo di leggere e recensire domani, a mente più sveglia, ma quando ho letto la presentazione della storia ho preferito leggerla adesso. Fermandomi più e più volte durante la lettura per naturali ragioni, mi sono ritrovato a quest'ora della notte, senza stanchezza e con il bisogno di recensire subito.
Avevo già capito che sarebbe stata una lettura drammatica e come si sarebbe conclusa; ci abbiamo anche scherzato su XD Ma non pensavo di trovarmi di fronte a questi determinati argomenti: l'autolesionismo e la fragilità mentale, argomenti che, per altro sento molto vicini e mi interessano. Non sono argomenti facili da trattare e, come dico sempre, si corre sempre il rischio di peccare di buonismo o di superficialità. E posso assicurarti che questo non è il tuo caso. Hai parlato di Blaine e del suo problema con realismo e delicatezza e anche con partecipazione.
Ci sono stati parecchi passaggi che hanno fatto male, come l'impotenza di Kurt, il dolore di Blaine che "cerca di uscire" e che urla, e le sue urla sono rosse come il sangue, ma anche la freddezza di cui, molte volte, si macchiano gli esterni (in questo caso Feumann) che, quando si trovano davanti persone come il tuo Blaine, dimenticano che è un essere che avverte il dolore in maniera più violenta e forte del normale.
Sul finale non posso dire nulla. Forse era giusto che finisse così, come sarebbe stato giusto se Kurt fosse riuscito a salvare Blaine. La vita è formata da due strade che si diramano; che si prenda l'una o l'altra, in genere è così che va, anche se è ingiusto o innaturale, ma è anche la realtà.
Mi hai lasciato molto con questa tua storia, sappilo.
Brava.
Aspetto di leggere le prossime storie ; )
A presto.
Lusio |