Non sono ancora riuscita a capire bene cosa scateni in me questa storia. Voglio dire: è indubbiamente ben scritta (geniali sia i tamburi alla fine che la descrizione del padre all'inizio: non avevo nemmeno capito che fosse morto) ed è piena di spunti davvero interessanti e di cose dette e non dette. D'altro canto, però, mi fa innervosire in una maniera che non comprendo, e non so quanto questo dipenda dall'interrompersi delle vicende descritte proprio nel punto in cui avrei voluto vederle procedere e quanto, invece, dalla caratterizzazione dei personaggi. Ecco, penso che il punto focale sia proprio questo: i personaggi sono tanti e tutti davvero molto realistici, senza possibilità di redenzione in vista, così pieni di difetti che non si sono mai sforzati di colmare. Così poco ostinati. |
wow,davvero molto toccante questa storia. |
Finalmente riesco a lasciarti un commento ^^ |
Ed eccomi qua... |
Questa storia mi ha catturato sin dalle prime righe per un motivo in particolare: l’ho trovata vera, perfettamente credibile, anche – e soprattutto – perché sono emersi proprio i difetti e le difficoltà che riscontra questa famiglia nell’interagire. La scena iniziale, per qualche strana ragione, l’ho trovata proprio ad effetto – credo che emerga già tantissimo di Clara in quelle poche righe. Il vederla prendersi cura del padre morto con tutta quella dedizione che ha mostrato sempre, sia con lui che con la madre come si scopre leggendo il seguito, i commenti sui fratelli che già lasciano intravedere le falle nelle loro dinamiche, l’evidente differenza con cui parla delle sue due nipoti, Marie e Martina. I brevi stacchi su Davide e Francesco lasciano intravedere qualche primo scorcio sulla vita di entrambi; in particolare ho apprezzato molto la parte con Davide e Marie, mi sono piaciute le riflessioni del padre nel riconoscere se stesso e la figlia quasi come due amici, entrambi con in mano il cellulare. La cena è stato un vero crescendo di tensione e la situazione, già incrinata per via del momento delicato e dell’episodio fra Clara e Marie, degenera. Ho apprezzato molto come tu sia riuscita a sfruttare questo momento per offrirci tantissime informazioni sui personaggi, sui loro background (come l’interesse di Francesco nei confronti di Vittoria), sul rapporto che c’è fra di loro. La scena finale è stata veramente ad impatto, e colpisce proprio come quel Tu-Tum che hai inserito fra le righe. Mi piace moltissimo il personaggio di Marie, questa ragazzina forte, ma che si trova a dover fare i conti con i pregiudizi dei propri familiari, e per questo ho apprezzato tantissimo il fatto che il racconto si chiuda con lei, così come mi è piaciuto leggere una parte di storia dal suo punto di vista. Ti faccio ancora tanti complimento, ho davvero apprezzato moltissimo il tuo racconto! |
Eccomi qui! |
Questo posto “pieno di rovine romane e gatti” è quello di cui mi avevi parlato su facebook? Stai minando la mia determinazione a non venirci subito! |
Ciao! Eccomi qui a recensire, finalmente, la tua storia! |
Ciao. |
Tamburi – Marge86 |
Ehi, ciao. Ho letto molto volentieri la tua storia! L'ho trovata bella, originale nel contesto, e molto ricca di sentimento. Mi è piaciuta molto l'impronta che hai dato ai caratteri dei tre fratelli, ed anche l'inserimento nei dialoghi di un accenno alla loro storia passata. Hai costruito dei personaggi talmente veri... che mi ci sono pure rispecchiata. Ho adorato le due ragazzine, così attuali, nei loro gesti e pensieri. |