Recensioni per
TOO: Titan Only Outwardly
di WhiteAngel

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
16/03/14, ore 23:42

Che carina questa fic ^^
Dolce e scorrevole, mostra il lato un po' più nascosto di Eren :3
Spero di poterne leggere altre, un abbraccio :D

Recensore Junior
13/02/14, ore 22:33

Ciaooo ^^
Allora, eccomi qui a lasciare una recensione, come non potevo farlo trattandosi della mia coppia preferita alla fine? XD
Dunque la tua storia mi è piaciuta tantissimo *___* Armin mi piace da morire, è sicuramente il mio personaggio preferito e il modo in cui lo hai rappresentato non mi dispiace proprio per niente ^^ Anche Eren non è male, forse leggermente OOC ma alla fine Armin è il suo migliore amico d'infanzia e questo giustifica un po' il fatto che Eren per una volta non sbraiti contro chiunque uwu
Per quanto riguarda il testo è abbastanza fluido e leggero, o almeno così mi è sembrato u.u 
Ora vado e spero di leggere qualcun'altra delle tue storie ^^
Ciao ciao~

Nuovo recensore
13/02/14, ore 15:04

Prima di cominciare veramente la recensione:
"Nella piccola camera i ragazzi della squadra di ricognizione chiacchierano tra di loro dopo una giornata faticosa."
Hai notato che passi dal presente al passato remoto? Di solito questo succede quando si cambia idea a metà strada, no big deal.

Per la vera recensione invece partirei dai dialoghi, dal momento che la tua one-shot è basata principalmente su uno scambio di battute.
Prima di tutto la punteggiatura: ho notato che non ti risparmi punti di domanda e punti esclamativi, il che va bene... Se vuoi che il personaggio risulti esaltato e vagamente assillante.
Troppi segni esclamativi e interrogativi fanno molto spesso perdere credibilità al personaggio e serietà alla scena, perfino in una scena comica non se ne dovrebbe abusare. Inoltre
"- Acrobazia*?!?* ACROBAZIA *???* Persino un impedito può stare in equilibrio su una sola gamba! Non mi sembra niente di speciale...vero, MOSTRICIATTOLO ? -"
I segni multipli fuori dalle chat dovresti evitarli, anche questi servono solamente a togliere serietà al testo; gli unici che sono ammessi sono !? quando la battuta è più un'esclamazione che una domanda e ?! per il contrario, e anche questi dovresti usarli molto poco perché abbiano più effetto quando compaiono in un testo e soprattutto per non ottenere l'effetto ridicolo.

I tre puntini.
I tre puntini sono la maledizione di quando si inizia a scrivere, si usano troppo e si finisce per lasciare in sospensione il lettore... In un momento in cui al lettore darebbe solo fastidio e anche un po' di confusione. I tre puntini sono una esitazione, un momento di suspance o un tono aperto che lascia intendere un seguito: se stai per usarli per qualcos'altro fermati e chiediti se sono davvero necessari. Molto spesso si confondono con le virgole perché sono entrambi pause, ma sono tipi diversi di pause.
"- J-Jean credo che Eren abbia bisogno di riposare, meglio che andiamo tutti a dormire-"
"- Senti Eren, ho notato una cosa prima... -"
Ora rileggi i tuoi, magari a voce alta, e senti come pesa di più. La punteggiatura è super importante, classico esempio:
"Andiamo a mangiare nonno!"
"Andiamo a mangiare, nonno!"
Una virgola salva la vita.


Non ho ben capito come usi il caps lock:
"- Acrobazia?!? ACROBAZIA ??? Persino un impedito può stare in equilibrio su una sola gamba! Non mi sembra niente di speciale...vero, MOSTRICIATTOLO ? -"
Di solito c'è una specie di comune accordo che il corsivo viene usato per sottolineare il tono ambiguo o accusatorio della parola, il grassetto per un tono marcato, e il caps lock per le frasi gridate. Per questo sembrava che Jean stesse urlando in questa parte.
Ovviamente, queste tecniche grafiche dovrai cercare di eliminarle nel caso tu voglia scrivere qualcosa di più serio.
Ma sono scelte stilistiche.

Quando devi cambiare soggetto dell'azione nominalo, il lettore preferisce le ripetizioni alla confusione:
"Il biondo fece per sfiorarlo di nuovo scostandogli i capelli castani...questa volta Eren era preparato e non ebbe reazioni evidenti, almeno non visibili ad uno sguardo superficiale, ma lui notò che c'era stato un leggero tremore."
Quando usi "Lui" ti stai riferendo all'ultimo soggetto che hai nominato, in questo caso Eren.
Questo è un altro errore comune: per paura di essere ripetitivi si evita di usare troppo i nomi e si usano giri di parole, "Nomignoli" o pronomi che fanno confondere il lettore e risultano perfino fastidiosi. Ti dico qualcosa di assurdo e meraviglioso: i nomi sono trasparenti.
Apri qualsiasi libro e guarda quante volte il nome di un personaggio c'è in ogni pagina, il lettore registra i nomi automaticamente e quasi non li sente, ci passa sopra semplicemente come se stesse guardando un'immagine. Ovviamente di tanto in tanto devi dare un po' di respiro e puoi usare formule quali "L'uomo", "Il ragazzo", o giri di parole che lasciano intendere chi sia il personaggio.
E cerca di evitare appellativi quali "Il biondo", "il ragazzo con gli occhi azzurri" a meno che l'essere biondo, l'avere gli occhi azzurri non sia una caratteristica particolare del personaggio, qualcosa che tutti notano e che continuano a fargli notare.

Hai mai sentito parlare di "Show don't tell"?
È una tecnica interessante e davvero molto utile. Consiste nel mostrare ciò che vorresti raccontare; in questo modo rendi più dinamica la scena, dai al lettore l'impressione di essere più immerso nella storia e più intelligente (Gli scrittori sono manipolativi: il tuo lettore *Crede* di essere un genio, di essere profondo o chissà che altro, in realtà segue esattamente il sentiero che tu gli hai tracciato). Esempiooo
"Cristoforo era vecchio."
"Prima di salire sull'autobus, Cristoforo poggiò il bastone consumato contro il muro e si massaggiò la schiena con una smorfia di dolore. -Ha bisogno di aiuto signore?- domandò una smorfiosa con la gonna troppo corta. Cristoforo storse la bocca sdentata e si lisciò la barba bianca. -Faccio da solo- borbottò infastidito-"
Dentro il tuo testo.
Ad un certo punto Armin dice "Scusa ma sono sconvolto" qui hai due alternative: la prima è cambiare parola perché "Sconvolto" è troppo forte e un po' innaturale da usare in un dialogo. Di solito quando una persona è sconvolta nemmeno riesce a parlare. Altrimenti, se vuoi proprio dimostrarlo sconvolto puoi
"Dopo aver visto la reazione di Eren Armin rimase ammutolito; gli occhi spalancati, così come la sua bocca, e la mano che aveva toccato la nuca di Eren sospesa a mezz'aria. -Potrebbe essere un tuo punto debole- mormorò -Non puoi avere punti deboli, dobbiamo evitarlo! Non voglio perderti per una sciocchezza del genere!- (...)"
Show, don't tell.

Altra cosetta sulla forma prima di passare ai contenuti:
Quando scrivi leggi a voce alta i dialoghi, specialmente se si tratta di una scena come questa. Prova a recitarli, non ti suonano un po' forzati? A volte per renderli naturali basta togliere o cambiare qualche parola. Prova ad ascoltare le persone quando parlano (Senza essere inquietante ahah), prova a simulare una conversazione naturale come quelle che ascolti. Certo non puoi trascrivere direttamente dal parlato allo scritto, dovrai modificare qualcosa, ma la realtà è sempre un buon punto di partenza per rendere credibile il tuo testo.


Infine, mi dispiace dirtelo, ma mi sembra che tu abbia interpretato male un po' tutti i personaggi. Non te la prendere, i personaggi di shingeki no kyojin sono una tragedia, io quando ho scritto la mia prima fic mi sono bloccata per settimane perché non riuscivo a mantenere ic i personaggi, sono troppo complicati, hanno troppe sfacettature.
Jean l'hai scritto come un prepotente rabbioso. In realtà era il ragazzo medio che ancora non ha accettato il mondo degli adulti, l'egoista, l'egocentrico per eccellenza, infatti voleva far parte della squadra che aveva la vita più facile. Questo finché Marco non è morto. In quel momento ha capito che il dramma era reale, più vicino di quel che credeva. Ha imparato che poteva soffrire, che la morte non è niente di eroico o teatrale, e da Marco in poi ha cominciato a prendersi cura degli altri personaggi e si è un po' calmato. Jean è una testa calda, ma in fondo è profondamente altruista.
Eren è come Jean, ma lui prende con rabbia la morte della madre piuttosto che con sgomento. È un personaggio rabbioso e appassionato, di tanto in tanto è un po' infantile e ignorante, anche per questo non sono d'accordo con il registro che hai scelto per interpretarlo. Un Eren Jaeger non direbbe mai "Perdonami", ma al massimo (Dimenticato l'orgoglio) comincerebbe con una sfilza di "Scusami, non volevo"; non li vedrai mai dire "Sei in grado di parlarmi" soprattutto con un amico di infanzia, al massimo può sforzarsi e chiedere "Ti va di parlarmi?".
Armin invece l'hai reso come un cucciolo indifeso, un bambino impaurito che ha bisogno di protezione. L'unica pecca di Armin è che non ha una grande forza fisica, ma se ci fai caso è lui che ha parlato con i cannoni puntati addosso, è lui il bugiardo che, mentre era a terra ferito, ha ingannato il titano femmina e ha scoperto la sua identità. Armin è forte e vagamente subdolo, uno stratega che ha meno paura di quello che ti aspetteresti, ma non è cattivo e si preoccupa per i suoi amici.

Questo è un riassunto molto generale dei problemi che ho trovato, non sono molto d'accordo con la forma, ma non ti correggo frase per frase (Anche perché sono una principiante in fondo). Sono errori che facevo anche io qualche anno fa, devi solo fare un po' di esercizi e abituarti.
Poi certo, non sei costretta a seguire i miei consigli, in effetti fare recensioni serve tanto a me quanto a chi recensisco ahah
Spero di esserti stata d'aiuto!!