Emmm...salve. Ciao Milletta. Innanzi tutto: Io amo quella canzone di Harry Belafonte, e poi è perfetta per questa ambientazione. Amo anche quasi tutti personaggi che hai messo. Anche Hector, sì pure lui. Be, mi è piaciuta tantissimo, mi sono anche divertita.

Ti saluto, alla prossima.

Come racchiudere in una smilza sfilza di volgari parole il mio apprezzamento per questa esperienza letteraria senza ombra di dubbio travolgente e folle, nel senso più nobile del termine?
Hai saputo racchiudere tutti i personaggi da te più amati, prendendoli in giro con bonaria e compassata ironia, inserendo argute e sottili riflessioni sul senso della scrittura e sull'incubo della mancanza di ispirazione e/o tempo che affligge vuoi o non vuoi tutti gli aspiranti scribacchini, in più hai usato un linguaggio colto ed estraniante e messo come sottofondo la simpaticissima Banana Boat song che aggiunge quel tocco di allegria e di ulteriore allucinazione al tutto.
Esperimento geniale, originale e coraggioso che va dritto nei miei preferiti: quando mi sentirò anch'io in uno scrigno asfissiante e delirante, mi ci fionderò ancora per riprendermi :D

Complimentissimi ;)
(Recensione modificata il 12/02/2014 - 05:33 pm)