Credo che, anche senza leggere la data in cui è ambientata questa storia, sia facile, quasi immediato, capire il contesto in cui è calata la vicenda. A dire il vero, sembra quasi che questa Seconda Guerra Mondiale sia immersa in un universo Distopico, perché si alternano elementi riconducibili ai campi di concentramento in cui venivano rinchiusi gli ebrei ed elementi che assocerei ad un fantascientifico. Perciò, c'è da dire che in quanto a questo, sei riuscita in modo eccellente a ricreare l'atmosfera senza ricadere nel banale. Oltre a ciò, hai descritto in maniera magistrale i pensieri, le sensazioni, anzi, della protagonista evitando di incorrere nella tanto, odiosa lista della spesa. Sono stata capace di immedesimarmi in lei fin da subito, fin da quell'odore dolciastro che permeava tanto l'aria da renderla parte integrante di sé. Se posso essere sincera, inoltre, mi è parso di leggere un bestseller, o di guardare un film non convenzionale: le immagini si sono susseguite nella mia mente con una chiarezza tale che sono rimasta senza fiato. Non posso ancora dire molto riguardo alla trama, certo, però ho l'impressione che sia stata "studiata" con meticolosità, non "così per fare". E se questa è la tua prima originale, non posso che farti i miei più sentiti complimenti. |
Ciao, |
Tu donna, come hai osato distruggermi l'esistenza scrivendo e pubblicando ciò? |
ci ho dovuto riflettere e ancora non so così cosa dire. Terrificante è riduttivo, non perché non sia bello o non sia scritto bene, ma proprio per questo è terrificante. Si sente l'orrore, si sente la paura di ciò che si conosce e ciò che non si conosce. Come l'ho letto sono rimasta paralizzata un po' a fissare la pagina e sono ancora sconvolta. Non è un tema facile quello con cui hai cominciato, ma secondo me sei riuscita a renderlo al meglio. |
Ok, ho lo stomaco incartato ora. |