Recensioni per
Non sarò sola, tra le fiamme
di Ashihei

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
16/02/14, ore 22:13

Sono tutta un brivido. Che episodio terrificante, che epoca terrificante.
La storia di Giovanna D'Arco è davvero straziante. L'ho sempre trovata estremamente triste e in qualche modo molto romanzesca.
Il ritmo di questa tua storia sembra scandire l'angoscia che può aver provato quella misera ennesima vittima della crudeltà dell'Inquisizione. La tensione dell'atmosfera è quasi tangibile.
Molto bella, mi è piaciuta davvero, non ho nessuna critica da fare, nemmeno il più minimo accorgimento. Sono sicura che la brevità è frutto di premeditazione. Complimenti, dunque.
A presto
Weightlessness
(Recensione modificata il 16/02/2014 - 10:15 pm)

Nuovo recensore
16/02/14, ore 20:18

"..mentre Jeanne ripeteva a gran voce un’unica parola, più e più volte. 
« Gesù! »"


L'idea di fondo è più che buona, ma mi aspettavo una trattazione un pò diversa. Chi ti scrive è una semplice lettrice che non ci pensa nemmeno ad ergersi a "grande saggia" sulla materia dello scrivere. Scrivere non è facile e me ne rendo conto e chi lo fa ha già la mia riconoscenza. Però a me personalmente non è arrivato nulla. Da una storia del genere ci si aspetta che quelle stesse fiamme ti entrino dentro e ti facciano sentire lo stesso dolore provato da una giovane ragazza destinata ad una tragica fine. Perchè, alla fine, è proprio tutta questione di "sentire". Lo scrittore deve costringere (nel senso buono del termine) il lettore a sentire il dolore dei personaggi, a patire con essi! Mi spiace, ma io questa costrizione non l'ho sentita. Io voglio essere costretta, non voglio sforzarmi a provare qualcosa leggendo una storia. Dev'essere una conseguenza naturale.
Con questo non voglio di certo dire che la storia sia da buttare, perchè del buono sicuramente c'è. Mi sono piaciuti molto i seguenti passaggi:
"La sua pelle era pallida. Non ricordava l’ultima volta che aveva visto la luce del sole, che aveva sentito il calore dei suoi raggi entrarle nella pelle, riscaldandola.
Si sentiva sfiorita, e ogni speranza di salvezza era perduta." 

Qui mi è piaciuto molto il contrasto tra il ricordo del sole e il suo sentirsi sfiorita. Complimenti!

"Le membra cominciarono a bruciarle, e a poco a poco il fuoco si diffuse in ogni parte del suo corpo, mentre Jeanne ripeteva a gran voce un’unica parola, più e più volte.
« Gesù! »"

Questa parte è proprio quella che mi ha fatto venire i brividi..
Ma tutto il resto non mi ha trasmesso molto. La trattazione è stata troppo veloce, per i miei gusti: niente emozioni, pochi dettagli. Insomma: troppa fretta.
Ashihei, tu hai sicuramente buone capacità. Ti auguro di sfruttarle al meglio!