QUARTO CLASSIFICATO PARI MERITO al contest contest "Percabeth or Pernico? This is the problem"
Grammatica e Sintassi: 9/10
Stile e Lessico: 9/10
Originalità e Trama: 9.5/10
Utilizzo Citazione: 5/5
Gradimento Personale: 4/5
Totale: 36.5/40
Come tutte le altre storie in concorso, ho letto questa parecchie volte e, mentre lo facevo, trovavo nelle parole nuovi e diversi significati. Il linguaggio è polisemico, dopotutto, no? Questa one-shot ha un buon ritmo, quasi come fosse una poesia invece che un testo in prosa. Con la poesia, poi, ha anche molte figure retoriche in comune. Le antitesi sono sparse un po’ dappertutto, con il contrasto grigio/nero e Percabeth/Pernico, che rimanda molto al big issue che dà il nome a questo contest. E, nonostante io non sia una persona amante la poesia, ciò che ci ho trovato in questa ff mi è piaciuto. Sono entrata sin dall’inizio nella mente e nei dei desideri di Nico, quando la dolce carezza non è quella delle labbra ma delle lacrime. Io trovo il figlio di Ade un personaggio introverso e riflessivo, qualcuno che dialoga con se stesso, anche perché sono poche le persone con cui parla. Per cui, le continue domande che si pone mi sono sembrate IC. Questo “gioco” ha fatto sì che la citazione entrasse perfettamente nel contesto, non risultando fuori posto. Hai parlato di sensazioni, emozioni, colori e, ovviamente, dell’amore – corrisposto e non.
Non so se tu hai letto il Marchio di Atena, ma questa frase “Senti il mio cuore accellerare i battiti e i polmoni gonfiarsi implacabili in cerca di ossigeno (…)” mi ha ricordato un episodio centrale che riguarda lui e l’ossigeno. Non voglio fare spoiler, quindi spero capirai cosa intendo^^ “Mi senti affogare nel mare del mio dolore, figlio di Poseidone?” Sei stata molto brava a non scrivere Percy ma figlio di Poseidone, il figlio del dio del mare, che sa respirare sott’acqua a differenza degli altri, che affogherebbero. “Lo senti, il mondo che mi crolla addosso?” Quest’immagine mi ha rimandato al mito di Atlante, che sorregge il mondo, un mondo soprattutto di vivi che stanno sopra gli Inferi, regno di Ade di cui è appunto figlio Nico.
Le stelle, poi, mi ricordano di Zoe Nightshade e di come sia diventata costellazione; inoltre, la sua morte è nello stesso libro in cui muore Bianca, e trovo plausibile che Nico abbia guardato il cielo stellato di notte e abbia pensato all’amore per sua sorella, mentre ora pensa a quello per Percy. Passando ai ‘dark side’ di questa one-shot, sono felice che non ci siano stati grandi o importanti errori grammaticali. Perché si scrive con l’accento acuto, quindi “é” e non “è”; accelerare vuole una sola “l”. Ho trovato un po’ fastidioso i punti di sospensione che, se in alcuni casi calzavano a pennello, in altri potevano essere meglio sostituiti da un punto fermo o una virgola. In generale, è una Pernico molto malinconica e introspettiva, da interpretare in centinaia di modi diversi, e sono davvero contenta che tu l’abbia scritta per questo mio contest!
|