In effetti non è male come storia, ma ci sono anche altre imprecisioni a parte quelle che ti hanno già segnalato.
Non credo che, per quanto forte, coraggioso ed ispirato, un commisario con la cassa toracica quasi aperta ed una gamba spezzata in due riesca a trovare la forza per troncare a metà una lama demoniaca, quasi impossibile già da scalfire (fidati di me, gioco il caos) e che addirittura riesca a conficcarla tel petto di un Principe Demone e a trapassarlo senza morire nello sforzo o senza che il Principe lo fermi sventrandolo.
Poi, quando il commissario urla "compattare!" e le truppe serrano i ranghi ed indietreggiano, mi viene da pensare che questo commissario non abbia molta esperienza.
Se hanno appena sganciato una testata da demolizione annientando un plotone intero in movimento, serrare i ranghi, ovvero stringere i soldati e poi farli indietreggiare, renderebbe solo la situazione più drammatica. Con tutti i soldati compattati tra loro e praticamente fermi per la ritirata, senza contare il morale praticamente a zero, una seconda testata li spazzerebbe via subito.
L'ideale sarebbe stato aprire i ranghi ed entrare in copertura, per dare al nemico più bersagli di prima, limitando i danni.
L'apparizione del demone mi sembra un po' scarna.
ovvero, se appare un Principe Demone nel bel mezzo di un campo di battaglia, non credo che appaia così all'improvviso.
Un portale?
Un'evocazione?
Un sacrificio?
Un'ascensione sul momento?
Un'altra cosa: non mi risulta che i demoni parlino il gotico imperiale (che alla fine sarebbe il latino). Parlano una lingua arcana, blasfema e malvagia che riecheggia per il campo di battaglia rendendosi comprensibile solo a chi è rivolta, in questo caso il commissario.
E poi il fatto della mostrina: prima di tutto non può essere una mostrina, poichè la mostrina è una decorazione per ufficiali, non un segno di riconoscimento.
Quella che dici tu è la piastrina di riconoscimento, dove viene scritto il nome del soldato e il reparto di appartenenza per riconoscerlo nel caso venisse dichiarato disperso o morto (e non riconoscibile) in battaglia.
Un caotico cancellerebbe subito tutti i suoi ricordi del passato, della sua appartenenza e schiavitù verso il falso Imperatore, specialmente un demone.
Come potrebbe un principe demone, creatura che per aspirare a questo rango deve aver prima tradito l'Imperium, poi fatto parte delle schiere del Caos, deve divenire un Campione ed infine compiere imprese tali da mostrarsi degno ai Poteri perniciosi per ricevere l'elevazione al rango di demone, conservare il nome da fantaccino semplice che aveva quando ancora era leale all'Imperatore?
Assumerebbe di certo un nome demoniaco fatto di parole profane che rispecchiano meglio la sua indole sanguinaria.
Dettagli:
Non hai specificato a che legione appartengono i marines del caos.
A quale dio si votano?
Se parli solo di stella ad otto punte, sono del caos indiviso, giusto?
Per il resto, come stile ed inventiva, non c'è niente che ti possa dire, tutto fila liscio come l'olio.
fai solo attenzione, e aspetta mooolto tempo prima di postare, rivedi e correggi la stessa parte di storia anche molte più volte di seguito.
Anche io faccio così, è da circa un anno che ho una storia sui Blood Ravens in cantiere e sto ancora rivedendo le prime parti del primo capitolo, figurati!
Sheogorath
|
