Recensioni per
Against the Odds
di andromedashepard

Questa storia ha ottenuto 94 recensioni.
Positive : 94
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/08/14, ore 15:08

Eccoci arrivati all'ultimo (ma non ultimo, visto l'"in corso" nel box iniziale) capitolo di questa epica fanfiction.
Come avevo già detto in privato, mi serviva un po di tempo per raccogliere le idee in modo da esprimere ciò che penso in modo sensato.
Sfortunatamente poi mi sono fatto prendere dagli impegni, quindi ho rimandato a data da destinarsi.
Per quano mi riguarda potrebbe anche finire così: cos'è un finale, se non la chiusura della trama, in cui tutte le questioni sollevata durante lo svolgimento della storia vengono chiuse in modo definitivo e si raggiunge il climax del racconto?
Ebbene, qui il soggetto principale non era la missione contro i collettori, usata più come "scusa" per raccontare una storia d'amore che ha per protagonisti due tra i migliori personaggi dell'universo narrativo di Mass Effect (il terzo è Marauder Shields, per chi se lo stesse chiedendo).
Una storia raccontata magistralmente, mai noiosa, mai scontata, mai volgare.
Ma questo, essendo la novantaduesima recensione positiva che ricevi, probabilmente lo sai benissimo.
Ciò che forse non sai è l'effetto che ha avuto su questo particolare NonTrovo.
Oltre ad avermi fatto letteralmente vergognare del mio stile rozzo nello scrivere storie, mi hai anche indirettamente insegnato come poter migliorare, fornendo validi esempi di come si possa gestire una storia basata su una romance senza essere noiosi, nonostante conosca ME2 a memoria (quindi abbia sentito la stessa storia dei Collettori mellemila volte).
Ora ovviamente sono passato alla lettura del seguito, anche se ho notato che è in revisione, quindi forse dovrei rimandarla....no non ci riesco, sono troppo curioso.
E visto che quando faccio le cose di solito le faccio nel modo più anacronistico possibile (perchè sono furbo, io) mi sono anche letto "Forever" e non mancherò di fornire una recensione, molto presto.
Che dire, spero tanto che quando tornerai ad avere il tempo per scrivere regolarmente tu dia un continuo a questa saga, magari raccontando integralmente la storia di ME3, o altri missing moments che coinvolgono altre coppie del gioco (per dire, Tali e Garrus o Miranda e Jacob, che secondo me al di la di tutto hanno fatto coppia prima di ME2).
Per il resto, continua così ragazza: vai forte! :D
N22

Recensore Veterano
02/04/14, ore 18:13

Urge una premessa con una considerazione del tutto velleitaria, in quanto personale.
Sono dell'idea che i titoli di coda siano molto più importanti dello stesso film, perché segnalano dei dettagli che, durante la visione, sono passati quasi inosservati all'occhio di chi vede. Per comporre un singolo frame di un'animazione stop-motion ci vogliono ore, anche solo per un battito di ciglia!, per creare il "pupazzetto" ci vogliono tonnellate di concept art; per dare forma e spessore alla maquette, il modellatore deve seguire alla lettera un lavoro precedente, durato come minimo ventiquattro ore continue di travaglio da parte di chi "lavora sporco"... non ti dico cos'è fare una comparaison, perché è un'operazione assurda - in termini di pazienza, prevalentemente. Sono innamorata follemente del processo elaborato dietro ad un film, citare i titoli di coda però non deve essere per forza un ringraziamento per chi ha goduto della trama, ma la riprova che, per lavorare ad un'opera, c'è voluto tempo, sudore e voglia di una costante crescita culturale e professionale. Nel tuo caso, non solo hai buttato nero su bianco una storia, ma hai creato un'ambientazione vera e propria, che somiglia al gioco, ma assume in più delle caratteristiche personali e realmente importanti, perché hanno reso credibile una vicenda del tutto nuova. Ci vuole poco ad usare frasi fatte, luoghi comuni, o traslare opinioni per mandare ooc i personaggi e far valere subdolamente il proprio punto di vista... ma tu non fatto niente di tutto questo, lavorando per dare una forma specifica ed una "grafica" alla trama. Quando ti propongono di stampare un libro illustrato, la forma è fondamentale alla pari delle idee, e la tua forma per la stesura di questa storia è stata impeccabile. Rileggendo AtO per intero, posso confermarti che non sei andata mai e poi mai fuori strada, raggiungendo dei livelli che in pochi qui dentro si sognano. Non hai tentato virtuosismi, perché gli esperimenti fatti sono risultati affini alla storia, senza mai far cadere gli eventi nello scontato o nello stravisto. In tutto questo, la mia opinione è palese: hai fatto un salto di qualità assurdo, con questa storia, e sono convinta che in futuro, semmai decidessi di proseguire la vicenda, o scrivere un'opera tua, perdurerà questa volontaria crescita. 
Detto questo, passo direttamente al capitolo, perché anche qui urgono considerazioni su considerazioni.
L'immagine iniziale è efficace a dir poco, hai introdotto la vicenda presentandoci una scena raccapricciante, che culmina con una Miranda in difficoltà davanti ad un pulsante. Questo silenzio si ripercuote su tutto il capitolo, assumendo i tratti di una conversazione malignamente muta. Ci sono troppi pensieri e il più delle volte quei pensieri non portano a qualcosa di positivo, preferendo loro addentare il testo e proporci quanto verosimilmente frustrante potrebbe essere ritrovarsi alle prese con una situazione senza nessuna via d'uscita. La via d'uscita c'è, ma in quel momento risulta avere il diametro di un protone, da quanto è minuscola... 
Parlavamo, qualche tempo fa, di come fossero stupidi certi spezzoni di questa romance, non tanto per il contenuto ma... diamine, penso che lo Shepard di Mass Effect 2 abbia come soprannome "l'inappropriato", perché no, il suo atteggiamento non ha assolutamente alcun senso. 
Ho davanti l'ultima parte del capitolo e non so davvero come reagire, cioè, so come farlo, ma non come esprimere ciò che sento. Boh, parto da... boh!!! Diamine, sono talmente uguali e... hai descritto una scena di sesso? Oh, eccome se l'hai descritta!, e nel modo più erotico possibile: senza esplicitare i gesti. I riferimenti erano palesi, ma anche no, ma forse sì, ma tipo onde e scogli, fiori e farfalle, cavoli a merenda (stommuoro, voglio un calmante).
Il punto è questo, ultimamente mi sono disabituata a questa gamma di parallelismi, ormai la vista si è talmente abituata ad una prospettiva ad un solo fuoco che leggere queste raffinatezze mi commuove in maniera assurda. La carica erotica di quel pezzo è pazzesca, è una carezza mentale indiscutibile, non so davvero più da che parte voltarmi, perché boh, l'ammirazione? La stima? Hai fatto un lavoro stupendo. Quando l'ho letto per la prima volta, pochi secondi prima di salutarti, ero in una situazione emotiva tremenda, perché no, non potevo dirti nulla, su quanto avessi trovato perfetto quel tassello inevitabile (ed indispensabile) di trama xD ma ero anche pazzescamente piena di cose da dire, sulle quali riflettere, che ho dovuto lasciarmi un attimo di tempo per recuperare le idee e ritornare a rileggerlo con tutta la dovuta calma e pazienza per uniformare il mio pensiero. No, non è diventato né uniforme né coerente, ma sono talmente pigra da non riuscire a seguire gli appunti... diamine, è difficile, davvero difficile. Il punto è che quell'"incontro" (il colpo di tosse è indispensabile: *COUGH*) è realmente l'unico modo che potevano avere per uscire da questo dannato tiro alla fune che si portano avanti fin dall'inizio, perché non si sono mai né realmente mossi dal loro punto di ancoraggio, né si sono mai strattonati per portare l'altro a buttarsi in qualcosa che sarebbe andato contro ciò a cui era stato abituato, per mestiere o per necessità. 
Passerò alla fine del silenzio, dunque, che non è altro che l'apertura definitiva (o no?) del personaggio che tra i due si è espresso in modo diretto fin dall'inizio, ma in realtà era tutta una messinscena. Ann ha finalmente trasmesso, chiaro e tondo, quello che non poteva permettersi di dire. Lo accennava, lo ammetteva tristemente, ma mai e poi mai si era tranquillamente rivolta a sé stessa, dicendosi chiaro e tondo che sì, a volte è dannatamente più produttivo abbandonare l'autocritica per ammettere che le cose vanno in un certo modo perché è così che devono andare. Non so quanto possa essere efficace questa lettura, ma mi sento incapace anche solo a relazionarmi ad entrambi questi personaggi...
C'è tantissimo altro da dire, dalla videochat con Kolyat, al dialogo con Joker, e non fanno parte assolutamente del contesto, ma sono degli addendi che permettono ai personaggi di arrivare ad una soluzione altamente istintiva e necessaria, contribuendo alla necessità di reagire, a modo loro.
Però sono emotivamente esausta, e devo concludere, sentendomi fortemente in obbligo nei tuoi confronti, perché non solo ci hai presentato una rivisitazione di quella che tra tutte è la storia d'amore più bella del gioco, per femshep, ma ci hai dato un testo pulito, privo di eccessi e raffinato, cosa che è rarissima da trovare sia nella vita reale che in quella fittizia del virtuale. Non dire che non lo meriti, non dire che esagero o cazzate simili, perché è quello che penso. Il sacrificio per elaborare ogni dato e tradurlo in modo da adattarlo alla vicenda è stato enorme, immagino, perché non hai voluto assolutamente revisionare un lavoro precedente, ne hai creato un altro, esprimendoti con chiarezza, dando aspettative ed esaurendole con spiegazioni degne. Stima profonda, Against the Odds è una delle storie più belle che abbia mai letto e no, non mi intristisce che sia alle battute finali, perché anche Mass Effect è finito, eppure continuiamo strenuamente ad appassionarci alle sue vicende come se non ci fosse un domani. Per questa storia varrà lo stesso.

**Disclaimer: Nessun Volus di nome Varn è stato sfruttato per rotolare scomposto nei tasti del mac del recensore. E se quel piccino sostiene il contrario, significa che non è lo stesso Volus e siete dei dannati razzisti! Solo perché -poveriloroivolus- sono piccoli e ansiogeni, non significa che gli piaccia essere discriminati. Tzè, questi alieni a cinque dita... quando ero giovane io, sei dita bastavano e avanzavano per mandare un Krogan nei recessi della Galassia! Queste minoranze che si atteggiano a superiori... poi voglio vedere voi a sopravvivere senza un Pallazzo che vi rialza gli scudini!**

Recensore Junior
07/03/14, ore 23:00

Mi unisco a shadow nel ringraziarti per questa storia che ci hai regalato, e di cui hai voluto renderci partecipi.
Davvero, prima di iniziare a leggere le tue storie su Thane e Shepard, vedevo il Drell in modo distaccato e forse anche un pochino superficiale, "Against the Odds" me lo ha fatto riscoprire, incuriosendomi a tal punto dal chiacchierare con lui ogni volta che ne avevo l'occasione, nel secondo walkthrough che ho affrontato in ME2.
Tornando al capitolo, sono assolutamente senza parole. Sai quanto adori Jeff, e nel momento in cui lo si manovra durante quei terribili momenti dell'attacco alla Normandy, ero a dir poco angosciata. Per lui, (per l'equipaggio anche, eh...), principalmente.
La reazione di Miranda, seppur esagerata, è comprensibile, soprattutto al riguardo della "liberazione" di IDA. Era necessaria per salvare la nave, concordo con te e con i programmatori, ma a me ha lasciato un senso di inquietudine indecifrabile e impossibile da quantificare. IDA l'adoro, intendiamoci, ma....non lo so. Credo che io stia diventando tecnofoba a furia di guardare BSG.
Analizzare questo penultimo capitolo, è come iniziare a preparare la valigia prima di tornare a casa da un posto in cui hai lasciato il cuore e l'anima, come se davvero si stesse chiudendo un capitolo della tua vita, ma per Shepard, come ben sappiamo e come tu ricordi in vari passaggi, se ne sta per aprire uno ben più terribile.
C'è Omega4 dietro l'angolo, ma c'è un qualcosa che sarà ancora più terribile per lei, per la tua Shepard.
Le ultime righe, credo che siano state il pezzo che più di tutto abbiano riassunto la tua storia. Li abbiamo visti prendersi, lasciarsi, allontanarsi e riavvicinarsi. E ora, si sono trovati, una conclusione perfetta.
E mentre prepari quella famosa valigia, che ho menzionato prima, interrompi la preparazione e ti siedi sul bordo del letto chiedendoti se stai davvero finendo quel viaggio. Quella meravigliosa vacanza/esperienza.
Io mi sento così in questo momento. La fine arriva per tutto, lo so, ma non si può fare a meno di odiare i titoli di coda, e penso che resterò in sala ad aspettare un'eventuale finale segreto. E nonostante le luci si stiano riaccendendo una dopo l'altra.
Sperando che quella parola fine non compaia poi così presto, ti auguro, con tutto l'affetto possibile, un grosso in bocca al lupo per tutto ciò che ti aspetta e sperando di ritrovarti all'interno della sezione con altre storie, altri meravigliosi momenti come ci hai regalato in questa tua storia sulla romance con Thane.
Un grossissimo abbraccio e una pinta di Guinnes offerta dalla casa.
A presto.
Nad.

Recensore Veterano
01/03/14, ore 12:43

Siamo noi a dover ringraziare te per questa storia che ci hai regalato.
Tutto il tempo che ti abbiamo dedicato è ben poco rispetto a quello che tu hai impiegato per scrivere ogni capitolo, con attenzione e amore. Si vede dalla cura estrema che risalta in ogni particolare, mentre ti si legge.
Anche Against the Odds sta giungendo verso la fine, con il suo carico di sofferenza, nonostante il capitolo si chiuda con dolcezza e con un senso di serenità. In un modo o in un altro, per sopravvivere senza farsi afferrare dalla sterile disperazione, si deve trovare il modo per superare il dolore, per andare oltre. Non sono certa che essere in due renda più facile questo processo, perché oltre al proprio dolore si avverte quello dell'altro (che può far male anche più del proprio, e questo lo sappiamo bene).
Credo sia un discorso troppo complesso per poter essere affrontato in poche righe e, fra l'altro, non può essere sviluppato a prescindere dai protagonisti coinvolti. C'è però una soddisfazione immensa quando, in due, si oltrepassa ogni ostacolo lasciandoselo alle spalle, così come hai descritto in questo capitolo che forse è quasi più poesia che prosa.
Per arrivare fino a quel punto si soffre, si provano sentimenti estremi, con intensità inaspettata. Parlo della tua storia, ma ovviamente mi viene spontaneo avvicinarla alla mia. Ti chiedo scusa se io vedo similitudini dove forse tu non ne trovi (perché magari sto sbagliando io e non ce ne sono), ma quando ho letto questo capitolo, soffrendo intimamente, ho provato le stesse sensazioni che mi hanno spinto a scrivere alcuni brani dolorosi della mia storia.
Ritrovare quelle stesse sensazioni, questa volta espresse da te con un linguaggio diverso e con uno stile che ammiro molto più di quanto sia in grado di raccontare, mi ha turbato. Perché forse il dolore vero vibra dentro nello stesso identico modo, anche se le cause e le situazioni sono diverse.
Credo che quello che più mi sconvolge sia l'ineluttabilità, il sapere perfettamente che nulla si può fare per cambiare una situazione. E questo è un tratto comune alle nostre due coppie di protagonisti, almeno in questa parte finale delle nostre storie.
Anche nella realtà non c'è nulla che mi possa sconvolgere maggiormente, perché la mancanza della speranza è insopportabile. Faccio fatica io, così come fanno fatica Ann e Thane.
Poi sì, va bene, come ho già detto sopra, il capitolo in qualche modo sembra chiudersi in dolcezza. Senza speranza, ma con una dolce accettazione del futuro. Però c'è l'ultimo inciso che la dice lunga...
Perché quell' "autentico assaggio di paradiso prima di raggiungere l’inferno" la dice lunga e non lascia immaginare che questo momento di "completa e totale gioia" possa durare a lungo. O sono io a essere eccessivamente pessimista? Non lo so, Ann. So che in questo momento la tua storia affonda gli artigli nei miei sentimenti, perché io sto scrivendo e descrivendo momenti non troppo diversi. Forse ho una sensibilità esasperata, ma non mi sento rassicurata dal finale di questo capitolo.
E chiudo queste righe augurandoti di vivere dei momenti ricchi di entusiasmo e soddisfazione. Sono certa che sarai in grado di affrontare tutte le sfide che ti si presenteranno senza perderti d'animo. In fondo scrivere del comandante Shepard deve avere reso anche tutte noi un po' più coraggiose :)
Un abbraccio forte, con la speranza che troverai anche il tempo per continuare a pubblicare i capitoli che ancora restano.