Ed eccomi qui.
Ormai mi considera una tua stalker personale all'interno del fandom, non appena pubblichi una storia mi ci fiondo immediatamente a leggerla. Come al solito non deludi le mie aspettattive, te ne faccio i complimenti. Non capitano in giro molte AoKuro, il fandom inglese è molto più prolifero al riguardo; tuttavia, mi ha fatto davvero piacere leggere qualcosa su questa coppia. Non possiamo negare che il legame che c'è fra Aomine e Kuroko sia un qualcosa di molto profondo e radicato nella cultura di entrambi, non esagero col dire che probabilmente entrambi rimaranno legati l'uno all'altro anche in un futuro prossimo; raramente amicizie ( o amori ) del genere si concludono definitivamente. Hanno fatto ognuno tanto per l'altro; ma alla fine sono rimasti entrambi distrutti dal mondo che li circondavano e che credevano di appartenere.
Tornando alla tua storia, invece, ho apprezzato davvero il tuo AU; in un panorama musicale credo che tu sia riuscita ad afferrare personalmente gli strumenti adatti a questi due personaggi. In particolare, ho davvero apprezzato il flauto nelle mani di Kuroko: rispecchia perfettamente la sua personalità e il suo modo di vivere, inoltre ce lo vedo benissimo a suonare un fiato traverso. Per quanto riguarda Aomine, invece, io di solito lo trovo come violinista qui invece è un pianista veramente notevole che però, come al solito, non riesce a trovare il modo di apprezzare veramente quello che fa. Ci troviamo a due mondi completamente diversi: da una parte c'è Kuroko che, pur volendo, non riesce ad eccellere come vorrebbe, dall'altra abbiamo Aomine e questo suo annoiarsi e non provare passione per quello che fa. Nonostante abbiamo due caratteri differenti e il primo inizialmente lo ignori, finiscono per avvicinarsi ed inevitabilmente ad amarsi.
Se devo essere sincera, mentre leggevo questa storia mi stavo ascoltando il "Valse Triste" di Sibelius - che se non sbaglio si trova anche in "Allegro non Troppo" - e ho finito col commuovermi leggendo la fine. Che cosa striste. E dire che, per un attimo, era stato tutto perfetto. Per un attimo avevano potuto stare assieme; nel loro amarsi non c'era traccia di invidia o rancore, quello che vivevano era così puro e sincero da librarsi in cielo col fare del silenzio e della tranquillità. Se Kuroko fosse rimasto al suo fianco, probabilmente Aomine avrebbe finito per comprendere a pieno la bellezza del suo dono e forse il primo avrebbe un po' allentato la corda, pur continuandosi ad allenare così disperatamente. Ma a volte, sono queste esperienze che ci rendono più forti e maturi; ci occorrono per comprendere al meglio quale bellezza avevamo fra le mani e ci è stata portata via.
Comunque sia, gran bella shot. Come hai notato, mi è piaciuta davvero molto e ho apprezzato la coppia che hai deciso di rappresentare; spero che pubblicherai presto molto altro, sia sull'AoKuro che su altre coppie. Io aspetterò trepidante!
mughetto |