bella! Fra tutte le pacchianate, i versi incollati in qualche modo, le poesicciuole da ubriaconi di osteria, ne ho finalmente trovata una degna di una recensione positiva! Ottimo, veramente bello ciò che dici, forse la forma è migliorabile, ma..OK!

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La rosa... Un fiore che ispira, che scrive da sola i versi che la riguardano: mi è capitato spesso di elaborare qualcosa riguardo ad una rosa, soprattutto se è marcia, se sta morendo e l'istante della poesia è l'unico in cui posso salvarla. Insomma, questo è un fiore speciale per me e mi è piaciuto molto l'accostamento tra il fuoco e la rosa, consumata, distrutta quasi con cinismo dalle fiamme: sei stata brava, ci sai fare nonostante questa sia il tuo primo scritto in questa categoria. :) Io, dietro quella rosa, ci vedo quasi un sorriso sarcastico, una beffa tra il lettore e la "cosa" che sta bruciando: mentre decade, decade anche l'ironia amara di un sentimento andato a male, di una tristezza che non si sa celare. "Guarda la rosa cadere,proprio come stai facendo tu,/
perché tu sei come lei ora": mi sento cadere nel fuoco, troppa nostalgia, troppo sentimento. Sono onorata di recensire: sei stata brava, ripeto. Complimenti,

Rita Whitlock <3


P.S. Aspetto presto un'altra poesia simile, magari un po' più perfezionata nella forma, spezzando i versi: puoi anche no farlo, però! La poesia non ha limiti particolari, sentiti libera di seguire o no il consiglio :D

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