Giudizio per il contest "Le parole di un grande".
14/15 punti per la grammatica, la punteggiatura e l’ortografia.
In generale c’è un’attenzione impeccabile alla punteggiatura e all’ortografia e quindi non ho commenti. L’unica frase che non mi quadra è : “È una di quelle domande a cui è meglio non darsi risposta”. Ci sono due costruzioni ridondanti. Innanzitutto “cui” è sufficiente (indica già il complemento di termine), quindi “a cui” è ridondante (e lo so che nella citazione c’è un ridondante “a me m’ha”, ma lì era il protagonista/narratore che parlava in maniera sgrammaticata, qui è un’altra storia). Poi “darsi” è di nuovo ridondante perché essenzialmente dici “dare risposta alla domanda” e “darsi risposta” dicendo “domande cui non darsi risposta”. O la dai a te la risposta o alle domande.
9/10 punti per lo stile, il lessico e la sintassi.
Questa storia procede con un ritmo musicale, incalzante e cadenzato e con uno stile che sfida i limiti della prosa, inafferrabile e quasi onirico. I periodi sono perlopiù brevi e le ripetizioni abbondanti. Ricorda un po’ lo stile di “Novecento” in sé, il monologo – metà messa in scena teatrale metà racconto da leggere ad alta voce – in cui il protagonista parla, (o, nel tuo caso, pensa) con tutte le ripetizioni e le frasi brevi ed enfatiche del caso. Alla fine è uno stile semplice, ma che racchiude in sé una quantità di emozioni complesse. Incanta, con tutte quelle ripetizioni cantilenanti, e incuriosisce. Il modo in cui esprimi le emozioni, i pensieri e le paure di Neville è quasi irreale (siamo onesti, nessuno pensa in maniera tanto letteraria, immaginando metafore su metafore), ma allo stesso tempo è tanto vicino al lettore perché, con quel pizzico di irrealtà dovuta alla buona scrittura, catturi tante paure che sentiamo tutti.
Non ho quindi critiche sulla struttura di specifiche frasi o su come hai impostato lo stile, perché, come ho appena detto, è coerente con la citazione, è interessante e, aggiungo, è adatto alla lunghezza della storia (perché se fosse stata più che una flash, probabilmente sarebbe stato uno stile troppo pesante).
Ho solo qualche dubbio di natura lessicale quando scrivi: “Come una ventata gelida in pieno inverno che ti sferza, come un lampo che cade dal cielo, come la consapevolezza che, lenta, ti invade le vene. Lesta, improvvisa”. Come fanno a essere nello stesso paragone il lampo e la consapevolezza lenta? Come fai a dire in una frase “lenta” e in quella dopo “lesta”? Sono confusa. Magari la contrapposizione era voluta, ma in tal caso avresti dovuto spiegare come le due cose coesistano. Altrimenti sembra solo che tu non abbia deciso se vuoi stare nel campo semantico della lentezza o della velocità.
11/15 punti per la caratterizzazione dei personaggi e la trama.
Qui la sottrazione di alcuni punti non è dovuta al non aver caratterizzato bene o al non aver costruito bene la trama, quanto al non aver creato un antefatto che mantenga l’IC. La trama in realtà va anche bene. Per una flash ci si può concentrare su un istante, l’istante in cui Neville rivede Luna e ha un’epifania improvvisa sulla vuotezza della sua vita. E adoro il finale! Quell’uscita di Luna che rompe il filo dei pensieri e ci riporta alla realtà con un sorriso a denti stretti, ancora amaro di malinconia, descrivendoci con maestria, nel frattempo, anche la faccia di Neville (la faccia di uno che ha un Gorgosprizzo in testa).
Comunque, va bene che è una flash, ma centrare tutta la caratterizzazione di Neville su questo istante senza spiegare come mai provi quello che prova per Luna mi lascia confusa riguardo l’IC. Fosse stata una storia su protagonisti che nei libri si sono amati e lasciati, ok. Ma qui siamo nel regno del fanon, quindi mi devi spiegare un po’ meglio perché Neville non è felice con sua moglie o da quando sia innamorato di Luna, altrimenti siamo OOC.
9/10 punti per l’utilizzo del prompt
Non posso dire che tu non l’abbia utilizzato! Al contrario, forse l’hai utilizzato un po’ troppo. Sarebbe stato punteggio pieno se non avessi sentito che talvolta hai insistito un pelino troppo nel voler ripetere il concetto a discapito della fluidità della narrazione e della completezza della caratterizzazione. E forse in tutti quei “come quando” avrei voluto leggerne uno che facesse un riferimento a mondo magico (tipo, “come quando uno Schiantesimo ti leva il fiato”, lo so questo fa schifo, ma cerca di capire cosa intendo), per adattare meglio la citazione Babbana al mondo Magico.
Totale 43/50
Una bellissima e dolcissima storia! Sono felicissima che tu l'abbia scritta per il mio contest e onorata di averla giudicata. :)
A presto (e buona Pasqua!),
MmeBovary. |