Ho trovato questa storia molto poetica, con un bel finale a sopresa. Le immagini metaforiche che hai creato per ciascun capitolo sono originali e davvero ben scritte!
In effetti i dialoghi tra i bambini nel terzo capitolo mi sembravano un tantino surreali, però alla luce di ciò che realmente costituivano i loro incontri acquisiscono più senso.
In ogni caso ti consiglierei di farli parlare un po' più da bambini, sempre mantenendo l'ambiguità che viene chiarita solo alla fine.
Ti faccio degli esempi: “Non posso ancora restare con te, ancora.”
“Lo so.”
“Sento la mia mamma che mi chiama.” "La mia mamma mi sta chiamando."
“La sento anche io anch'io.”
Non trovi che suonino un po' più naturali come bambini? ^^
P.S.: Sono curiosa. Cosa vuol dire: "* AFI -Prelude"? |