Che bella, così semplice, leggera, delicata... io ho un debole per Radamante e mi piace molto pensare che lui, come gli altri giudici degli inferi, abbiano avuto una vita normale prima di risvegliarsi come spectre, dei sentimenti, delle emozioni che non siano rabbia, vendetta, odio e che abbiano potuto godere di una semplice quotidianità.

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Confesso che nella ridda di sentimenti che ho sempre provato per costui non ho mai annoverato nè tenerezza nè compassione. Direi piuttosto una brutale voglia di stampare lui e i suoi compari contro un muro a mo' di decalcomania con un bell' "Athena Exclamation".
Ma questa fan fiction è così dolce senza essere stucchevole, delicata e triste, che rende assolutamente verosimile la relazione che tratteggi tanto bene da farmi sentire come se li tessi guardando da una finestra.
E per una volta, lo ammetto, provo un sentimento ben più benevolo nei riguardi della Viverna.

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Ho gli occhi allargati. Per la felicità, la sorpresa, ma, soprattutto per la delicatezza di questa storia. La bellezza, che trasuda da ogni, singola virgola, che canta quotidianità, affetto e amore. Una vita normale, che sa di rose in giardino, gatti che si intrufolano in casa e spruzzi di farina sul naso. Il piccolo mondo perfetto di Rhadamanthys; perché anche i cattivi hanno un cuore. Perché anche i malvagi hanno qualcuno che aspetta il loro ritorno a casa.
Il lupo perde il pelo, ma non il vizio, e se i vizi sono questi, tre volte benedetti. È bello riaverti. C'è bisogno della tua penna. Sempre.
Un abbraccio.
E grazie.

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Hahaha, lo dicevo io che era solo questione di tempo. Brava.

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