Oh mio dio, le mie preghiere sono state esaudite. Sia lode all'eroe trionfatore. :D
E' una fluff coi fiocchi questa. Niente male davvero.
L'ho letta stamattina appena sveglia, mezza stordita, ma ero troppo curiosa. E già mi era piaciuta. Poi ne abbiamo parlato e ora l'ho riletta, ripensando alle cose che mi hai detto e... wow, è bellissima.
Ma andiamo con ordine. Il titolo, Saturday Night Fever, è geniale. Solo per quello ti ho mandato un applauso virtuale.
La situazione della storia è proprio dolce. Non lo si può definire con nient'altro, solo dolcezza. Ovviamente questi due sono dolci sempre, ma qui in particolar modo. E poi, la trovata del latte col miele è la ciliegina sulla torta.
Mi piace Paul, qui, che desidera stare vicino a John anche se è ammalato, povero piccolo. E questa frase: "Per un attimo, John rabbrividì. Non per il freddo che aveva avvertito, non per la differenza di temperatura tra di loro. Rabbrividì perché quello era Paul. Era il suo tocco, erano le sue dita. Lì, solo per prendersi cura di lui."
Questa frase l'ho adorata. L'hai impostata benissimo, secondo me. :)
La fine è altrettanto geniale quanto il titolo e racchiude tante di quelle cose, che posso solo dire che è perfetta. Una volta mi ricordo che le parti finali delle tue storie erano un po' incerte, ma ora stai diventando esperta anche in queste.
Bravissima come sempre, sorellina efpiana. (Recensione modificata il 08/03/2014 - 12:29 pm) |