[Recensione di consolazione per il contest "In una valle di lacrime"]
Ciao Belle!
Purtroppo non frequentiamo gli stessi fandom, quindi eccomi a commentare la tua unica Originale.
E per essere stata una sorta di scelta obbligata, lasciami dire che sono molto felice, perché questa storia mi è piaciuta un sacco ^^
Prima di tutto, la forma. Io adoro le drabble (probabilmente perché sono troppo logorroica per riuscire a scriverle). Chi pensa che sia facile perché "Cosa ci vuole a scrivere solo 100 parole" non ha capito nulla. Riuscire a sfruttare così poche parole per raccontare una storia è complicato, e tu ci sei riuscita benissimo, complimenti!
In pochissimo spazio hai inserito due personaggi e uno sfondo, e ogni elemento è ben definito.
Credo sia molto semplice immedesimarsi nella protagonista. Il tema della friendzone, in realtà, non mi affascina per nulla, ma ho comunque sentito quello che prova lei, e ho condiviso i suoi sentimenti. Sei stata molto brava a descrivere le sue emozioni. Insomma, si sente la stizza nei suoi commenti gelosi, e al contempo la sua razionalità, con un pizzico di rassegnazione, che fa capolino ("stupida gelosia") nel ricordarle quanto il suo sentimento sia privo di senso.
Lui è davvero descritto benissimo, è proprio il tipico maschio. Non riesco a trovare una definizione migliore. La testa che si gira automaticamente per guardare il fondoschiena delle ragazze - perché ci metto la mano sul fuoco che non le stava guardando l'acconciatura xD - e l'incapacità di leggere l'atmosfera e quello che pensa chi è intorno a lui - perché lei gli avrà sicuramente dato qualche indizio. Il problema è che noi donne siamo troppo abituate a leggere tra le righe e ci dimentichiamo che gli uomini non ne sono in grado.
E Londra? Una delle mie città preferite al mondo. E devo dire che usare proprio questa città come sfondo per la tua storia è perfetto. Innanzitutto perché ti ha consentito in poche parole di far capire a tutti dove ci troviamo in modo esatto e preciso, ma anche perché una grande città, con tutta l'alienazione dell'individuo rispetto alla comunità che ne deriva, è proprio l'ideale per una storia di due persone che sono allo stesso tempo vicine e lontane. Per esempio, lei dice "Siamo soli". Dubito che, a qualunque ora del giorno, in centro a Londra si possa essere da soli nel vero senso della parola. Ci saranno sicuramente dei passanti attorno a loro, ma lei percepisce come una bolla, che li divide dal resto del mondo. Lui, lei e Londra, non esiste nient'altro. Una Londra che, tra l'altro, riflette benissimo le emozioni della protagonista che si riflette nel grigiore della metropoli (il "sorride amara" è meraviglioso!)
Dal punto di vista stilistico, mi sono piaciuti molto gli a capo frequenti. Permettono di concentrarsi molto sulle frasi - e dato che siamo in una drabble, ogni singola parola qui ha il suo peso.
Mi permetto solo di dirti che la frase "Come quando, sul London Bridge, mi hai detto che, lì, ci avevi portato una ragazza" è troppo spezzata (sebbene dal punto di vista sintattico sia perfetta). Insomma, il suono è un po' troppo frammentato (probabilmente è il lì che frattura) e non scorre benissimo. Ma questo è un giudizio molto personale, se non sei d'accordo non farci caso.
Insomma, questa drabble mi è piaciuta tantissimo. Spero che ne scriverai altre, perché sei davvero brava!
Un abbraccio,
K. |