Premetto che vorrei suddividere questa recensione in due parti, perché mi piacerebbe prendermi la libertà di farti due appunti grammaticali che potranno solo esserti utili in futuro – e inizierò esattamente con questi.
Per tutta la durata della storia hai continuato a scrivere Furia Buia, ma per quanto magari su internet diversi siti riportino tale trascrizione con le iniziali in maiuscolo, è scorretto in grammatica – non è un nome proprio ma il nome di una razza. E’ come scrivere rottweiler con la prima lettera maiuscola, cosa che anche qui, se cerchi su internet ci sono diversi scontri ma per la grammatica italiana 'rottweiler' è un nome comune e per tanto, l'ortografia di questa parola non prevede la maiuscola iniziale. Dovremmo scrivere anche umano, in maiuscolo allora.
Altra cosa, ho notato che dopo i tre puntini di sospensione non metti invece la maiuscola – e qui ci vuole, sempre.
Detto questo, passo con il resto!
Ho trovato questa storia tanto struggente quando profondamente positiva. Attraverso colpi davvero bassi e incisivi sei stata perfettamente in grado di rimarcare uno dei concetti che più ho amato in Fullmetal Alchemist – per ottenere qualcosa, bisogna dare in cambio qualcos’altro del medesimo valore – e io sono convinta che Hiccup e Sdentato valgano al cento per cento le loro gloriose azioni e la salvezza di Berk e della sua gente – quella a cui Hic voleva bene e che ha voluto proteggere. Sono degli eroi, e mi è piaciuto davvero molto come questo concetto sia stato palpabile proprio tramite qualche parola – e frase – un po’ più pesante delle altre.
Il piccolo accenno Hic x Astrid è poi per me un tocco di classe; amo questa coppia e mi piace come tu non abbia voluto alterare il loro equilibrio – il loro essersi appena avvicinati – non esagerando con la disperazione di Astrid. Sarebbe risultato assai improbabile se Astrid ne avesse sofferto eccessivamente – come una vedova, per dire –, ma così come hai fatto – limitandoti a farle provare la giusta dose di dolore raffinatamente nascosta dal buio della notte – credo abbia contribuito a rendere tutta la storia perfetta – così come Stoick che si dimostra, nonostante tutto, un punto fermo per il suo villaggio e una colonna di marmo di cui nessuno può dubitare. Con quest’accaduto, ha perso definitivamente tutta la sua famiglia; gli è stato infine strappato dalle mani anche il figlio senza che lui potesse fare nulla per impedirlo – ma anzi, ne è stato addirittura la causa –, ma lui ha un villaggio da sfamare, delle responsabilità che non può ignorare e io, se devo essere sincera, ho avvertito chiaramente il pianto interiore che si porterà dietro per sempre – per i suoi errori e per la perdita del suo ragazzo, quella piccola lisca di pesce parlante che si è dimostrato più forte di quanto tutti loro avrebbero mai potuto immaginare. Che si è dimostrato essere un Cavaliere di Berk.
Non mi ero mai soffermata a pensare se, al posto di salvarsi entrambi, Hiccup e Sdentato fossero rimasti vittime della sfortuna di quella circostanza e sinceramente ammetto che per quanto preferisca che nella realtà dei fatti, siano rimasti vivi, la tua è una prospettiva che mi dà da pensare parecchio – ed è bello stravolgere le cose, proprio per poter apprezzare di più l’eventuale finale positivo che non c’è stato… Anche se in questo caso c’è stato MA COMUNQUE CI SIAMO CAPITE. x°
In sostanza, bellissima fanfiction come al solito, presto tornerò a farti compagnia – devo solo stendere quelle due o tre idee che ho in mente e quelle ventordicimila storie che ho in progetto. Gh.
Spero di poter leggere presto qualcos’altro di tuo, perché è sempre un piacere!
Alla prossima, dunque.
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