Giudizio del Contest "Quasi inedite – II edizione"
Grammatica e sintassi: 9,8/10.
Non ho riscontrato errori. Hai fatto un uso molto particolare delle virgole e della punteggiatura in generale, ma non è un errore e te ne parlerò quando commenterò lo stile.
L’unica imprecisione che ho trovato è stata questa:
“Forse non sono adatta: non è detto che l’arte si trasmetta di madre in figlia, è risaputo.
” “È questo ciò che credi veramente?”
Alla fine della prima battuta, sei andata a capo prima di chiudere le virgolette, lasciandole orfane all’inizio della seconda riga, aprendo subito dopo le successive. (-0,2)
Stile e lessico: 9,5/10.
Come ti ho detto prima, il tuo stile si riconosce lontano un chilometro. Ti aiuti a delinearlo con il tuo timbro mediante l’uso della punteggiatura, che è davvero molto caratteristica. Fai un buon uso del punto e virgola, cosa molto rara di questi tempi (anch’io non ne vado pazza, però mi piace molto trovarlo nelle opere altrui). Il ritmo che dai alle parole è prettamente tuo e l’ho sempre apprezzato.
In questa flashfic, poi, mi è piaciuto da morire il modo in cui hai adattato anche il lessico alla circostanza, rendendolo quasi magico, mistico. Non parlo solo dei dialoghi tra Henrietta e il suo famiglio, ma proprio anche delle descrizioni, sebbene ve ne siano poche e il dialogo la faccia da padrone.
In particolare, mi ha molto colpita questa espressione: “I suoi occhi brillarono come due grosse lune. Henrietta alzò finalmente gli occhi al cielo: tra le fronde di due alberi gemelli passò, pacato, l’astro bianco, cerchio perfetto.” Lo trovo quasi poetico, perché il modo che hai utilizzato per riprendere il concetto della luna è davvero magnifico.
Originalità e comunicatività: 9/10.
Non sono molto avvezza al genere soprannaturale, per cui non posso dire effettivamente che sia una cosa già vista o mai vista. So solo che, nei vari contest che ho indetto, non mi è quasi mai capitata una storia su maghi e streghe. In particolare, prima di oggi non sapevo nemmeno dell’esistenza della Luna di Ghiaccio. Se Aleyiah dovesse leggere questa valutazione, probabilmente verrebbe a tirarmi i capelli perché sono molto ignorante in materia, ma sono anche sicura che questo argomento sia uno dei meno comuni tra tutti, per cui a livello di originalità sei davvero a buon punto (e non posso di certo decurtarti dei punti per il semplice fatto che questo prompt ti sia stato dato, visto che poi sviluppare la storia è stato un tuo compito e di nessun altro).
A livello di comunicatività, direi che l’ansia di Henrietta e la sua paura di non essere all’altezza sono molto palpabili. Sebbene ci siano poche descrizioni e un’introspezione pressoché assente, i pochi dettagli con cui hai condito il tutto sono stati molto funzionali a delineare le paure della protagonista, i suoi dubbi e successivamente anche la sua forza. Ho apprezzato queste sottigliezze che hanno raccontato molto pur dicendo poco, anche se avrei comunque preferito leggere un’analisi un po’ più approfondita delle emozioni, in modo da avere la certezza riguardo a ciò in cui mi stavo immergendo.
Caratterizzazione scena e personaggi: 9,5/10.
Come ti ho già detto poche righe sopra, l’assenza di dettagli non è stata molto utile al fine di delineare lo scenario della flashfic, ma sei riuscita comunque, con poche parole qua e là, a darmi un quadro dell’ambientazione (il vento che fruscia tra le foglie, la terra stretta nei pugni, la luna luminosa…). Per cui, devo dire che il dono della sintesi non ti manca riguardo a queste cose. La capacità di disseminare dettagli all’apparenza insignificanti, facendo poi trovare il lettore alla fine della storia con un grande bagaglio di informazioni, è molto importante quando si scrivono storie brevi.
Riguardo ai personaggi, ho avuto qualche dubbio iniziale su Onran. Probabilmente la colpa è in parte mia, che ho letto le note iniziali solamente alla fine, ma ci ho messo un po’ a capire che fosse un gatto. È anche vero che chiamarlo “gatto” sarebbe stato riduttivo, visto che è chiaramente molto di più, e quindi ho apprezzato il modo in cui hai descritto le sue azioni dando lentamente la consapevolezza di che cosa fosse. Ho apprezzato molto anche la sua caratterizzazione proprio a livello di personalità, perché in qualche modo mi è sembrata molto adatta alla sua specie – piena di saggezza, o furbizia, e controllo della situazione.
Henrietta è invece stata più difficile da inquadrare. Probabilmente è molto, molto giovane e anche inesperta, ma ha una madre esigente e lei si sente sotto pressione per questo. È un po’ la storia di ogni adolescente, per cui ho apprezzato come tu abbia inserito questa tematica “normale” in un contesto che di normale non ha molto. Brava!
Gradimento personale: 8/9.
Ci tengo molto a specificare che il genere soprannaturale, di solito, non mi piace affatto. Sono satura di fantasy e magia varia dopo tutte le saghe che ho letto quando ero più piccola, per cui tendo a lasciarmele alle spalle ogni volta che posso. In questo caso, però, ci sono tante altri aspetti che ho apprezzato, e ammetto che Onran ha conquistato il mio cuore. Essendo una gattofila (gattara, meglio), leggere di una presenza così rassicurante e, soprattutto, parlante mi ha fatta felice. Ma, siccome abbiamo già parlato della mia passione per i felini, è anche inutile che stia qui ad annoiarti quando dovrei dire qualcos’altro sulla flashfic.
L’aspetto che mi ha vinta definitivamente è stato il rapporto tra Henrietta e Onran. È vero sì che una strega e il suo famiglio hanno una connessione mentale molto forte, ma qui ho letto della vera amicizia, forse anche l’impossibilità di vivere separati, ed è stato davvero il mio colpo di grazia.
Andando momentaneamente off topic, ti faccio anche i miei complimenti per aver utilizzato il limitaprompt, dato che io ho spulciato spesso quella lista senza mai essere stata in grado di scriverci niente. Brava davvero per tutto!
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Totale: 45,8/50. |