(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Ehilà! Eccomi qui per una recensione speciale.
Io ti ringrazio per aver scritto questa storia, davvero. Mentre la leggi senti che piano entri a far parte della storia come se Marco e Mika li conoscessi da anni e anni e ora succede quel che tu, scrittore, dici. Quando scrivi dipendiamo tutti dalle tue parole e dalle tue scelte e questo è fantastico.
Hai dimostrato che non tutto deve essere banale, infatti la tua storia non lo è, e che un racconto può ancora lasciarti senza parole, col fiato sospeso e con le lacrime agli occhi.
Ti sei dimostrato all'altezza di fronte ad argomenti forti, come una violenza fisica e morale, e ti sei soffermato a quello che davvero ti fa provare un amore che inizia e lo stesso che finisce o non si sa.
Ecco, le emozioni che tu scrivi sono realizzate con così tanta realtà che le sento dentro e piango e sorrido a seconda di come continua la storia. Esprimere emozioni in una storia non è facile, anche i grandi scrittori falliscono, e tu? Tu no. Tu sei rimasto in piedi destreggiandoti tra parole selezionate a cui hai affidato il peso che dovevano avere, né di più né di meno.
Non sei mai finito nel noioso o scontato e questo dà valore alla tua storia di cui nessuno mai si è stancato, tantomeno io.
I personaggi erano così veri che, ripeto, sembrava averceli accanto e vedere questi due ragazzi e il loro amore scorrere davanti ai nostri occhi. Il loro carattere ben definito ha aiutato a far scorrere questa storia e a capire come finivano in determinate circostanze.
Marco e Mika non erano poi così diversi. Entrambi avevano bisogno di quel sentimento che li smuovesse e che gli lasciasse un bel sorriso per un intera giornata. Entrambi volevano avere qualcuno di speciale a cui pensare e collegarlo immediatamente alla parola ‘Amore’. Hai descritto l’amore com’è realmente: diviso tra momenti di “Ammazza quanto ti amo” e momenti di “Tra poco ti ammazzo”. Rido.
Gli errori grammaticali che hai attribuito a Michael hanno reso il tutto ancora più tenero di quanto già fosse, sappilo. Per il resto, invece, non ho trovato errori il che ha reso il tutto più scorrevole, senza dubbi sull’esistenza della parola che si sta per leggere.
Cosa fondamentale, non ci sono sbalzi di tempo. Cioè, se parli al presente continui a scrivere attenendoti ai tempi che hai scelto senza, per esempio, parlare al passato.
Alla fine della storia, quando salti qualche anno descrivendo cosa fa intanto il nostro piccolo Marco, provo un senso d’orgoglio per lui. È forte, Marco, e quella forza lo ha spinto fuori da quella piccola cantina buia dove si vorrebbe stare quando succede qualcosa di brutto, così avrei fatto io. Hai lanciato un messaggio positivo a coloro che si sentono proprio come Marco. Quella forza, quel coraggio, l’hai trasmesso a tutti noi scrivendo una storia magica.
E noi tutti ci siamo ricreduti. Una storia può ancora lasciare un segno dentro così profondo.
La tua storia non è inutile, la tua storia ci ha lasciato tanto in quel posto speciale riservato alle cose che contano. Tu vali, vali tanto.
Tempo fa scrivesti di essere ‘Un granello blu in mezzo a tanti granelli giallo-ocra’. Sì, lo sei. Sei un granello speciale, Andrea.
Ed è per questo che, con decisione, segnalo agli amministratori la tua storia per farla finire tra quelle storie speciali che ci sono su questo sito.
Tu, invece, continua a scrivere come senti di farlo perché è il migliore dei modi.
Bacioni
Jessie (Recensione modificata il 14/10/2014 - 08:24 pm) (Recensione modificata il 14/10/2014 - 08:27 pm) |