Mi fa sorridere il fatto di essere stata seduta di fianco a te tutto il tempo mentre scrivevi queste righe. Invidio la seplicità con cui ti racconti, quella che io non ho avuto mai nella vita. Un po' conosco già come prosegue la storia, ma continuerò a leggerla, per il gusto di trovare tra queste parole sensazioni familiari, come quella di occhi che diventano un problema, o di mancanze incolmabili o anche di una lontananza che non è assenza, ma che al contrario, a modo suo, ingombra e invade tutta una vita.

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