Innanzi tutto devo ammettere le mie colpe. Ebbene sì, non ho ancora letto il Silmarillion e me ne dispiaccio. E il motivo di questo mio dispiacere è che le storie antiche di Arda, quelle che parlano di un tempo sacro e remoto, sono le più intense e "mistiche", se così si può dire. Hanno proprio quell'alone di magia, qualcosa di immacolato e pieno d'incanto che un po' si perde nel Signore degli Anelli (pur rimanendo ad oggi il mio libro preferito).
Tu scrivi bene, il racconto è intrigante;anche se non conosco bene la trama del contesto, posso intuire sensazioni e intrighi dei personaggi che hai presentato. Mi piace che due membri di fazioni opposte si svincolino dal proprio ruolo di "nemici" in nome di qualcosa di più alto come l'amore. Mi piace anche che tu abbia descritto un'esplicita scena erotica in modo elegante e delicato (a parte il termine "leccare" che non amo particolarmente, ma, da quanto mi par di capire, si sta parlando delle pulsioni umane di un essere mortale, quindi ci sta!).
Mi farebbe piacere se anche tu passassi a dare un'occhiata all'inizio della mia storia, più che altro perchè ritengo di poter ricevere utili insegnamenti da te. Mi sembra, infatti, che tu ne sappia parecchio sul mondo di Arda e mi piacerebbe sentire un tuo parere.
Rinnovo i miei complimenti :)
Fjorleif

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grandissima dolcezza, in tutto quanto! Merito di Aeglos che copre di ambrosia tutto ciò che compare alla sua portata... è dolce anche quando è aggressivo, tipo come quando un gattino piccolo è irruento nel giocare e sguaina gli artigli e mordicchia qualsiasi cosa... ma rimane comunque innocente. Bello aver assistito al loro matrimonio, e al sipario calato sul grande Feanor. Nonostante poi la scena esplicita, in realtà hai continuato ad essere, come tuo solito, epica e leggiadra nella narrazione, e non c'è neanche un passo volgare. Piacemi, e tanto!

E ora è finita la parte bella della recensione.
Alatariel, vecchia zoccola, ho capito perchè ti odio.
-------Non importava come ci eravamo lasciati, non importava che l'ultima immagine che aveva di me ero io che estraevo la spada dal ventre di uno dei suoi consanguinei, non potevo pensare che lui mi odiasse per questo.
Alatariel idealizza l'amore, lo prende e lo estranea da ogni cosa, come se non fosse parte della vita ma di un'altra cosa. A questo punto dei suoi pensieri lei dice "me ne frego di tutto", e il bello è che quel co***zzo di Aeglos le va dietro a ruota. E' una cosa splendidamente romantica e struggente, questo amore assurdo e idealizzato tra due egoisti e irresponsabili quali sono Aeglos e Alatariel. Frega un cazzo, a loro. Perchè il mio odio? Beh, potessi farlo io, di mandare affanculo ogni aspetto della vita, ogni errore, ogni dolore!
Sarete felici, miei cari, finchè avrete un talan sulla testa, e Rumil (URRA'!) che vi porta la frutta e vi fa fare le passeggiate.
Ma vi voglio vedere, quando avrete il mutuo da pagare!
*fine della parte brutta della recensione*

*Inizio della parte comica*
Una lemon con Feanor, no, eh?

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