Recensioni per
Quello strano furore un po' panico
di Mary Black

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/12/17, ore 17:52

Stupenda. Il sorriso terrificante di Remus ti s'inchioda nella mente a fine lettura, quel "finge di non notare" di Tonks, poi, lo rende terribilmente inquietante! La storia è così disperata, così travolgente, che persino l'immagine di una carezza diventa un colpo incendiario. Tonks accarezza Remus e lui con quel gesto ricorda soltanto il modo in cui Sirius è svanito - con grazia: è la parte che ho preferito di tutta la storia, dove l'angst trabocca con altrettanta grazia e al tempo stesso crudeltà. L'idea che questa potesse essere la prima volta di Remus e Tonks mi sembra addirittura canon, considerando le dinamiche della morte di Sirius e della nascita della coppia, ed è tragicamente bella. Leggendo ho ricordato i sospetti di Harry riguardo un presunto attaccamento amoroso di Tonks verso Sirius e l'ho riadattato alla disperazione che Remus le riversa in queste righe, è stato affascinante. Il fatto che non ci sia una Wolfstar implicita rende le dinamiche ancor più particolari e intriganti, ed è inutile dire che la presa emotiva è alle stelle. Mi sembra di vedere Remus precipitare e al tempo stesso cercare un appiglio senza neanche vederlo davvero. Tonks appare come una figura schiacciata, a confronto, e lo è letteralmente. Però nonostante questo scenario lacerato sappiamo che la coppia esiste e questo rende il tutto più sofferto, più ricco di sfumature, più emozionante e terribile. Non vedo dello sporco, ma un bisogno incondizionato e inevitabile di sentirsi di nuovo vivi. Storia breve, intensa e ricchissima. Complimenti.

Recensore Master
03/01/16, ore 17:19

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love']

Finalmente riesco a recensirti... Ho sfogliato la tua pagina, letto più di una storia, ma alla fine ho scelto di recensire questa. è... patricolare. Un po' OT, per me, nel senso che non me lo vedo Remus a comportarsi in questo modo con Tonks. Nonostante questo, però, mi è piaciuta tanto. è breve, ma intrisa di emozioni e molto calzante per la citazione del contest. In sostanza, OT o meno che sia, è una storia molto bella e tu scrivi davvero bene! Complimenti

Recensore Junior
09/08/14, ore 15:47

Questa fic è stupenda! Hai dato il meglio di te. Complimenti, era straziante, galoppante, da sospiri.

Choco

Recensore Master
19/06/14, ore 22:26

Ciao, Mary! Finalmente, sono qui a recensire questa storia che mi ero ripromessa di commentare nell'istante in cui l'avevo letta, il tempo purtroppo è tiranno.
Io l'ho trovata fantastica, nel modo in cui può essere fantastica una storia brutale e senza sconti come la tua. Il tuo stile tanto ricercato e carico di adrenalina - l'ho sempre visto un po' così! - trovo che sposi benissimo il tema di questa storia, ed è forse il pregio del tuo stile ad aver reso tante emozioni in così poche righe.
So che prediligi tante pagine a poche battute, che preferisci dilungarti e non sintetizzare, eppure hai fatto un lavoro davvero degno di nota!
Rare volte ho letto di Remus dopo Sirius, in genere, si pensa a Harry o all'Ordine in generale, e si dimentica l'elemento più importante; d'altronde, per Harry Sirius era un'isola felice, ma per Remus era tutta la felicità e l'innocenza che ancora gli restavano. Il fatto che lui sfoghi il dolore e la frustrazione in modo tanto barbaro, tanto animalesco è in linea col personaggio, ne mostri il lato più oscuro, più Mannaro; è così "bestia" in questo frangente, da azzannare persino la donna di cui è innamorato. D'altra parte, si sa, un animale ferito non guarda in faccia a nessuno e ascolta solo il lamento del proprio dolore.
La citazione l'hai inserita ad arte, sembra nata per questa storia :)
Sul serio, Mary, tantissimi complimenti per questa storia e naturalmente per il meritato primo posto! Un Remus tanto umano si trova poco nelle fanfiction, nonostante sia forse tra i personaggi che la Rowling ha scelto per far risaltare l'umanità e la sfumature tra il bianco e il nero.
Parlando di Tonks, invece (personaggio che io adoro!), è stato straziante vederla così, in balia del proprio amore e della dolorosa rabbia di lui. Mi è sembrata spaccata a metà durante l'intero rapporto, poiché da un lato c'era la consapevolezza che non avrebbe dovuto accadere così e dall'altra la consapevolezza opposta, ossia che con Remus non poteva accadere se non così, perché lui resterà sempre un po' randagio, proprio come il suo fidato amico.
Ancora tantissimi complimenti e scusami se ho recensito dopo tutto questo tempo!
Un bacio :)

Rosmary

Recensore Veterano
14/05/14, ore 22:45

Grazie di aver partecipato al mio contest e complimenti per la storia (e per il primo posto! ;p)

15/15 punti per la grammatica, la punteggiatura e l’ortografia.
Niente da ridire. Non solo la grammatica è corretta, ma anche l’ortografia è utilizzata bene e non ci sono errori di battitura o simili.
L’unica cosa di punteggiatura con cui non concordo in pieno è nel primo paragrafo: “Remus suda freddo, seduto in una poltrona consunta e ricoperta di polvere. Remus è febbricitante, in quella casa che non riesce più a sentire come sua.
Remus ha le mani paralizzate ad artiglio e gli occhi pieni di spilli, Remus si chiede ossessivamente se morire faccia male, male almeno un po’.” Non capisco come mai alla fine di tutte le frasi metti un punto tranne che alla fine di “Remus ha le mani paralizzate ad artiglio e gli occhi pieni di spilli”, che finisce con la virgola. Dato che si tratta di un paragrafo dallo stile comunque molto azzardato, viste le ripetizioni forzate e le caratteristiche quasi poetiche della scrittura (specialmente nel ritmo e in quel: “se morire faccia male, male almeno un po’” che sembra il verso di una canzone), mi sarei aspettata almeno coerenza con la punteggiatura.

8/10 punti per lo stile, il lessico e la sintassi.
In generale ho amato la lettura di questa storia e ne ho apprezzato la musicalità e la raffinatezza.
Tuttavia ci sono un paio di aspetti che non mi hanno conquistata al 100%.
Una prima cosa che ho notato è l’insistenza nel mantenere implicito il soggetto qualora esso fosse “Lupin”, anche in frasi in cui non era per niente ovvio che il soggetto fosse lui. Ad esempio: ““Remus, m-mi dispiace... i-io...”
La zittisce con un cenno del volto tirato”. Solitamente dopo un discorso diretto il verbo senza soggetto si presuppone relativo a chi ha parlato. Il tipico “Ciao” disse tizio, per capirsi. Qui invece dopo il discorso diretto di Tonks passi al verbo relativo a Lupin, ma non metti nemmeno un “egli” come soggetto. Personalmente mi sono ritrovata un po’ confusa, credevo che fosse Tonks a “zittire”, ma non capivo quel “la”, poi ci sono arrivata, ma questo attimo di svarione mi ha altamente confusa e ha rovianto la lettura del passaggio. Un altro esempio è il passaggio: “Quando le apre la porta, accasciandosi contro lo stipite come un sopravvissuto di guerra, Tonks pensa che questa volta la vita ha esagerato sul serio” (sembra che Tonks sia il soggetto anche del verbo che precedeva).
Altre frasi o espressioni hanno mancato di centrare l’obiettivo, secondo me, nel senso che hanno ognuna qualcosa che mi fa un po’ storcere il naso. La parte “Tonks non ha mai visto qualcuno mentre si lava via il dolore, ma sa che cos’è un baratro e gli occhi di Remus sono già bui e freddi e senza fondo, così schiude docile le gambe quando lui la solleva dal relitto dei suoi jeans” è molto bella per tanti versi (l’idea di schiudere docilmente le gambe, come un animale mansueto, e l’immagine dei jeans strappati come un relitto). Tuttavia non scorre molto perché è troppo lunga e incatenata con coordinate a subordinate e con un’abbondanza di congiunzioni e punteggiatura che rendono il tutto molto macchinoso.
Poi c’è il passaggio “Il sesso cancella – Sirius lo diceva spesso. Un po’ per caso, un po’ per fortuna.
Remus fa a brandelli i suoi vestiti come fossero ricordi, e morde e graffia e tocca e s’impiglia. 
Il sesso cancella – Sirius a scuola gli scribacchiava di continuo frasi altere su bigliettini che lui stringeva in un pugno, macinando sorrisi”. Non mi ha convinto come il resto della storia perché qui stilisticamente e narrativamente mi sono sentita alla deriva. Non ho trovato di buon gusto che dopo la morte di Sirius Lupin se lo immagini mentre parla di sesso. Senza contare che non vedo Sirius come un personaggio particolarmente associato al sesso, dato che non è coinvolto in neanche una storia d’amore nei libri. Andando avanti, non ho proprio capito il secondo “commento” sulle frasi altere sui bigliettini. “Il sesso cancella” sarebbe una di quelle frasi altere? E perché Lupin teneva i biglietti nel pungo “macinando sorrisi”? Cioè non sorrideva davvero? Come mai? Sono confusa. Mi suona come se tu avessi iniziato un filo narrativo che hai sintetizzato ben troppo in fretta, lasciandolo un po’ troppo monco per essere apprezzato.
Ultima cosa che non mi piace è l’espressione “continua a spingere dentro di lei come se volesse attraversarla”. Suppongo che volesse essere poetica ma l’ho trovata volgare e scollegata al resto dello stile.
E ora che ho finito le “critiche” passo alle note positive, che sono tante. Come già avevo anticipato, mi piace la maniera ricercata e musicale in cui articoli la storia. Il lessico è vario e molto espressivo, visivo, d’impatto. Il passo “Tonks esplode di gioia e va in frantumi nello stesso brivido “ ad esempio è incredibilmente ricco di poesia e non smette di dare sensazioni diverse ogni volta che lo si rilegge. Non hai banalmente scritto “era triste ma anche felice” – non sia mai – e ti sei invece sbizzarrita con le parole. Anche “Remus fa a brandelli i suoi vestiti come fossero ricordi, e morde e graffia e tocca e s’impiglia” è bellissimo perché è toccante, ruvido, disperato sia come struttura, che come suono, che come immagine. Si vede che hai scelto i verbi con attenzione e li hai piazzati in una struttura singhiozzante e prolungata come il dolore del protagonista.


15/15 punti per la caratterizzazione dei personaggi e la trama.
Mi piace tanto la trama che hai creato, l’idea di far finire insieme Tonks e Lupin per disperazione, perché crea un’atmosfera intensa, oscura, umana. Siccome si tratta di due personaggi con una storia così complessa, che nei libri ha tanto – troppo – poco spazio, si può giocare con queste sfumature dark. Se Lupin non voleva trascinare Tonks con sé nell’inferno della licantropia, perché alla fine ha ceduto? In tante storie ho letto cose fluff su come lui alla fine si renda conto di amarla tanto e non riesca a starle lontano. Nella tua storia dark e complessa si srotolano un milione di sfumature psicologiche, ma essenzialmente si vede un uomo distrutto da una perdita che cerca di nascondersi dal dolore col sesso e col far male a qualcuno (e lui sa di stare facendo veramente male a Ninfadora concedendole quell’amore solo per disperazione, quel’amore che lei vorrebbe davvero, sempre, senza che ui abbia gli occhi vuoti di chi si nasconda dalla vita).
Sono perfetti quindi anche i due protagonisti tormentati e maledetti. Uno schiacciato dalla perdita, una lacerata da un amore che le sa fare solo male.

9/10 punti per l’utilizzo del prompt
L’idea di abbinare questo prompt a questa coppia è originale e ben studiato. Come ti dicevo, troppo spesso nelle fanfic prende una nota fluff, perdendo tutto il potenziale tormentato che ha. Invece nel tuo racconto il prompt è stato usato con maestria per creare una situazione in cui l’amore è una distrazione, il sesso è qualcosa che cancella il dolore, che riempe un buco nell’animo. Mi piace che tu abbia ripetuto più volte la frase chiave “il sesso cancella” e soprattutto che l’abbia usata magistralmente come conclusione. Tuttavia non l’ho vista molto bene abbinata alle parole del giovane Sirius. Inoltre era una citazione lunga e tu hai sfruttato bene la prima parte, mentre con la parte “la vita ne esce stropicciata come un biglietto stretto in un pugno”, credo, hai creato quel passaggio sui bigliettini che Lupin teneva in pugno macinando sorrisi che, come ho spiegato sopra, non mi ha convinta molto.
Complimenti comunque.

Totale 47/50

Recensore Veterano
06/04/14, ore 16:15

Bella nella sua brevità, l’ho trovata molto significativa. Hai fatto un buon uso delle ripetizioni e degli incisi, il risultato è di grande espressività, e gli hai dato un ritmo incalzante, ripercorrendo i gesti disperati di Remus, che davvero coinvolge e travolge. C’è un uomo, morto dentro, che ha perso l’amore e si illude blandamente di ritrovarlo in un altro corpo. Ma non finisce qui, non è così semplice. Intensa la sua disperazione, quasi commovente il suo accanirsi a non voler vedere, spegnendo temporaneamente il cervello e la memoria con tutte le sue ossessioni, il suo sforzarsi di sentirsi vivo, almeno per un po’, riscaldandosi nel calore di Tonks. E bella Tonks, la sua accettazione che non è semplice passività, non è un subire gratuito, ma un accogliere più profondo, per amore, consapevole di non essere lei l’oggetto di quel sentimento, ma anzi come se stesse espiando la colpa di aver portato via a Remus la sua ragione di vita. Il dettaglio che più mi ha colpito è stato non tanto la violenza di Remus, il suo non guardarla nemmeno, ma  “quei capelli rosa acceso che si spengono di colpo, come una lampadina fulminata”: è allora che è troppo, anche per una tosta come Tonks, troppo da sopportare, perchè c’è un limite al dolore, come al piacere. Complimenti per l’uso azzeccato della citazione,  “Quello strano furore un po’ panico” – non saprei descrivere meglio questa scena di come hai fatto tu. :) 

Recensore Master
04/04/14, ore 17:36

Ciao, Mary!
Ho fatto un giro tra le storie del contest a cui partecipo e devo dire che la tua è una delle mie preferite in assoluto. Mi ha colpita, non immagini quanto mi abbia potuta colpire! ;) Talmente tanto che non avevo mai considerato molto questa frase di Baricco e il senso di furore un po' panico che voleva trasmettere, ma tu vi hai dato un'espressività maggiore. Ho persino condiviso la frase come stato sul mio profilo Real, ma se mi sono potuta innamorare al meglio di Baricco è anche un po' merito tuo, che hai scritto meravigliosamente bene questa storia e vi hai impresso tutto il furore e la paura che lo stesso Baricco voleva trasmettere. Un'interpretazione superba, insomma, metto immediatamente la storia tra le mie ricordate. :D
Mi è piaciuta tanto tanto tanto. La coppia Remus-Tonks non è una delle mie preferite ma direi che indossa a perfezione questa frase, ottima scelta e ottima caratterizzazione. Bravissima anche per lo stile, e in bocca al lupo per il contest! ;)
Kiss! :)

Recensore Master
30/03/14, ore 14:36

Cavoli, è davvero molto intensa questa flash, brava! Ci credo che ti è costata fatica partorirla...
Io amo le Remus/Dora, ma amo anche di più le Remus/Sirius, per cui hai fatto bene a specificare che qui i due Malandrini sono solo amici. Dal testo della fic sembra siano molto di più, ma credo alle tue parole ;-)
Ad ogni modo mi fa piacere leggere una storia in cui, per una volta, viene evidenziato il profondo dolore che prova Remus per la perdita del suo ultmo vero amico. La Rowling ha descritto l'episodio come se nemmeno avesse perso il gatto >.<
Poi il suo avventarsi su Dora mi è parso un po' fuori luogo rispetto al personaggio come lo immagino io. Ma in fondo chi può dire quali siano le vere reazioni di fronte ad un dolore così grande?
Perchè, in effetti, anche il comportamento di Dora può lasciare stupiti. Ok che lei è già innamorata persa di Remus, ma questo rapporto sessuale è quasi un atto di violenza e lei sa che sta fungendo da valvola di sfogo per l'uomo. Non so se non si sarebbe ribellata...
Ma a parte queste mie pare mentali, la fic è comunque molto bella :)
Alla prossima ^^

Recensore Master
30/03/14, ore 11:42

Wow o.o
Mi è piaciuta, è una ff intensissima! E vira fra lo slash e l'amicizia, sappilo XD Però posso capire: anche perdere un amico è straziante.
Beh, mi è piaciuta u.u
Credo che ora seguirò il contest solo per stalkerarti e vedere i risultati u.u