Recensioni per
La Dernière Dance
di Sen

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/09/14, ore 15:47

Ciao Sen, passo con notevole ritardo a sbirciare di nuovo nel tuo universo, ma quando ho visto questo spin-off che mi ero persa mi sono fregata le mani e mi sono detta "Fermi tutti! Nei prossimi dieci minuti non ci sono per nessuno!". E ho fatto dannatamente bene.
Ritrovo qui il tuo stile, che come ti ho già esternato in diverse occasioni commentando la tua long fic mi piace sempre tantissimo. E poi ritrovo loro, i personaggi del tuo ultimo "lungometraggio". Sì, uso una metafora volutamente cinematografica, perché il tuo linguaggio riesce a farmi vedere le storie che racconti, perfino nelle espressioni dei suoi protagonisti. El Cid: taciturno, solitario, un po' rustico. Un eroe d'altri tempi che spacca i massi con le mani ma capitola davanti a una ragazzina che è di tutti e di nessuno.
Ho trovato molto intrigante il rito di iniziazione da parte di Sage. Questo tuo universo completa e rende più credibile la triste situazione del Santuario. Che tristezza la ragazzina venduta per pochi soldi al migliore offerente per fare la puttana, ma è tremendamente credibile, e orribilmente vero (anche ai giorni nostri).
Colgo l'occasione di questa tardiva recensione per dirti che spero di leggere presto qualche tuo nuovo lavoro. Come sai sono una tua fan! E se non hai in programma nulla di nuovo, ci troveremo in altri spazi virtuali. Se vuoi passare a trovarmi nella mia long-fic sei sempre la benvenuta!
Tè e pasticcini in arrivo. Ciao!
(Recensione modificata il 30/09/2014 - 06:12 pm)

Nuovo recensore
09/04/14, ore 23:15

Mi è piaciuta molto, nonostante all'inizio mi rimanesse un po' strano pensare ai cavalieri che si concedono questi momenti di piacere con ragazze del genere. Però sono stata conquistata in primis dal fatto che stiamo parlando di El Cid, che io adoro perdutamente e dal fatto che lo hai reso benissimo, nella sua rigida compostezza. Un uomo tutto d'un pezzo... ed è proprio per questo che è così bello vederlo cedere ai sentimenti! In secondo luogo, la storia mi è parsa così delicata, bella e un po' malinconica allo stesso tempo... un gran bel lavoro insomma!

Recensore Junior
09/04/14, ore 13:11

E di nuovo ciao! Molto carino questo spin-off!
Ammetto che Francine nella long-fic mi era sembrata un pò una gatta morta, ma leggendo questa OS si capisce tutto quello che ha dovuto passare prima di arrivare tra le braccia forti e sicure di El Cid, per cui è comprensibile che sia rimasta un pò traumatizzata.

Quindi le ragazze di Meline sono "prostitute consacrate"? Beh, è una cosa strana e molto particolare! E il povero vecchio Gran Sacerdote, costretto ad andare a letto con loro! Che sacrificio xD A parte gli scherzi, credo che lui lo veda un pò come un dovere piuttosto che come un piacere, e comunque tratta Francine con molta tenerezza, e questo ci fa capire la sua integrità.

El Cid mi è piaciuto da morire, un uomo tutto d'un pezzo, che si lascia scalfire dalla semplicità e la dolcezza disarmante di Francine! Un uomo che protegge, che lotta, che ama con sincerità!
Mi ha fatto una gran pena la parte in cui Aspros si accanisce sul corpo della piccola : faccio bene a farmelo stare sugli zebedei!

Una parentesi molto bella su una storia che promette grandi sorprese! Brava!
Appena posso mi leggo l'aggiornamento della long-fic!
Baci, Sara.

Recensore Master
03/04/14, ore 13:33

Parrà banale, parrà doveroso, parrà inopportuno, parrà quel che parrà, ma sono io a dover ringraziare te.
Per questa storia, uno dei tanti piccoli tasselli che mi hai regalato e con cui riesci a declinare il mio leit-motiv senza annoiarti (almeno lo spero!) e facendomi vedere nuove vie di fuga per cui imbrigliare la fantasia. È come con le note. Sono solo sette, ma quante cose si possono fare con loro!
Così è per queste tue storie. Io sono sicura che tu riusciresti ad inventarti sempre nuovi modi ed incastri con cui creare dei gioiellini come questo, preziosi e timidi, che si ricavano una nicchia nel cuore di chi legge e hanno in comune ben più di un protagonista fisso (e che si chiami Rodrigo o Javier, o che viva nel XVIII o nel XX secolo poco importa davvero): quel senso di vissuto, di reale, di possibile che ti resta attaccato, alla pelle e alla gola. Come uno sbuffo di vaniglia o una boccata di fumo.
Ancora (e sempre), per dirla con la petite, merci.

P.S.: andata, ma il caffè ce lo prendiamo con la moka, d'accordo?
(Recensione modificata il 03/04/2014 - 01:35 pm)