“A mio parere, sono fortunati coloro a cui gli déi hanno concesso il potere di compiere qualcosa che merita di essere scritto o di scrivere ciò che merita di essere letto, e i più fortunati di tutti sono quegli uomini che possono fare entrambe le cose.” (Plinio il Giovane, Lettera allo storico Tacito, 106 d.C. ca.)
Credo che la citazione sopra riportata basti a chiarire quanto mi abbia colpita questa oneshot. Ma voglio comunque motivare il mio giudizio e non limitarmi a poche semplici parole scritte tanto per:
Amo il tuo modo di scrivere, di portare sul foglio bianco delle fotografie precise con pochissime parole, che arrivano dritte al cuore come spade. Sei di stomaco ma non stomachevole. Nel senso che con una frase semplice e diretta riesci a trasmettere un concetto, un sentimento, un’emozione, senza perderti in, a volte, inutili giri di parole. La tua scrittura è molto pragmatica, chiara e dettagliata.
Amo la tua capacità di scrivere di Sherlock, di vivere attraverso lui. La meraviglia sta nel non riuscire mai a capire dove finisce lui e inizi tu o dove finisci tu e inizia lui.
Amo tutte le tue storie ma questa particolarmente. L’ho fatta mia fin dalla prima riga su cui ho posato lo sguardo. E volevo che, stavolta, lo sapessi con una piccola recensione. Meriteresti una recensione per ogni frase che esce dalla tua bocca, che filtra attraverso le tue mani ma io sono troppo pigra per questo.
Posso capire perché la tua beta si è lasciata sfuggire qualche errorino. Mentre leggevo ero così presa dal contenuto che ho messo totalmente da parte la forma. Non è nulla di irrisolvibile comunque.
Ti faccio i miei complimenti, potrei innamorarmi di te solo per come scrivi! ;) |