Recensioni per
Maga Sfigata
di Chelinde

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/09/14, ore 00:59
Cap. 1:

Recensione per storia partecipante al contest "Il meglio di me", con tabella di valutazione.

-Correttezza grammaticale: 6/10 
-Lessico: 4/5 
-Stile: 3/5 
-Originalità: 7/10 
-Caratterizzazione dei personaggi: 2/5 
-Coinvolgimento: 3/5 
-Gradimento personale: 7/10
-Totale: 32/50

Parto subito col dirti che questa storia ha diversi problemi, soprattutto relativamente all’aspetto formale del testo, ma che, nonostante tutto, l’ho abbastanza apprezzata e mi ha anche sinceramente divertita. Ma andiamo con ordine e passiamo ad analizzare la tabella di valutazione.


1) Correttezza grammaticale: una delle cose che più mi ha infastidito di questa storia è che è presenta un po’ troppi errori grammaticali e sviste di vario tipo, tanto che sono stata quasi tentata di chiederti di correggerla, prima. Qui di seguito ho elencato quelli che mi sono sembrati gli errori principali, quindi NON sono tutti. Ti consiglierei di rileggere con attenzione la tua storia, anche più di una volta, e di aggiustare un po’ tutte le varie imprecisioni. Comunque, quelle che voglio portare alla tua attenzione sono:

-“L’unica mia richiesta e di non fare troppi incantesimi”: manca l’accento su quella “e” verbo “essere”. È un errore piuttosto grave che hai ripetuto un paio di volte.

-“a me è successo di aver dato fuoco ad un albero che dovevo far crescere una volta”: dovresti mettere una virgola subito prima di quel “una volta”. Altrimenti, il significato della frase è completamente diverso: così come lo hai scritto sembra che il compito fosse di far crescere una sola volta l’albero e che lo studente invece l’abbia fatto crescere più volte e non credo fosse questo ciò che intendevi. Anche questo è un errore più volte ripetuto.

-“Ma non ti è successo quindici volte”: qui manca un punto interrogativo alla fine.


-“Fabrizio diete una leggera gomitata”: “diede”, non “diete”; questa immagino sia solo una svista.

-“la donna si alzò elegantemente e di diresse verso il contenitore delle lettere”: “si diresse”; anche questo, probabilmente, solo un errore di battitura, ma riscontrabile più volte nel testo.

-“Su Onille”: qui dovrebbe essere “Su, Onille”. Senza la virgola quel “su” non è un’esortazione, ma significa sopra. Allo stesso modo, ogni volta che c’è un’invocazione, un’esortazione, un “sì” o un “no” seguiti da una frase, devi mettere la virgola. Altrimenti, in alcuni casi, rischi di stravolgere tutto il senso della frase.

-“infondo sono solo tre giorni no?”: “in fondo” si scrive staccato. A volte lo scrivi bene, altre no. E ribadisco ancora che vicino a quel “no” va messa la virgola.

-“salire le tre rampe di scali”: “scale”.

-“speriamo solo che tran po’ scompaia”: “tra un po’”.

-“lui di risposta le andò vicino strusciandole il muso come a fargli le coccole.”: “farle”. Attenzione agli accordi di genere e numero.

-“indossava un vestito che le ricadeva morbido fino ai piedi viola”: non ho capito se è il vestito ad essere viola o piedi. Presumo sia il vestito: dovresti posizionare meglio quel “viola”, vicino a “vestito”.

-“dando fuoco a buona parte del bosco lì in torno.”: “intorno”.

-“il copo da farfalla”: “corpo”.

-“un drago è più veloce di qualunque altro animale alato siete in grado di evocare”: “che siate in grado di evocare”.

-“Te continua a cavalcare il più possibile che puoi”: “il più possibile” basta e avanza. O al limite “più veloce che puoi” o “più a lungo che puoi”.

-“Le uova dei Fortuncanto erano particolarmente dure e frette per natura.”: “fredde”.

2) Lessico: anche il lessico, semplice ed essenziale, spesso presenta dei problemi. I due esempi più gravi che mi vengono in mente sono due parole che ti sei inventata:

-“con il termine dei raccomanda menti”: “raccomandamenti” tutto attaccato, al limite, ma raccomandamenti non esiste. Si dice “raccomandazioni”.

-“la ragazza sentì tutte le pressioni della sfida allievarsi”: neanche “allievare” esiste come parola. Ho capito cosa volevi dire, ma devi trovare un’altra parola, tipo “diminuire” o “allontanarsi” o “scemare”.


3) Stile: nonostante questa storia fosse molto divertente e abbastanza interessante, ho avuto parecchie difficoltà nella lettura, soprattutto a causa dello stile confusionario del testo. Anche qui ti riporto alcuni esempi:

-“Eih! Dalila!” una ragazza dai lunghi capelli color del rame e dagli occhi verdi si voltò verso il ragazzo che le stava correndo incontro “Dimmi Fabrizio” il ragazzo dai capelli biondi e gli occhi scuri le sorride “Oggi hai l’escursione vero?” lei annuì “Ti chiedo un favore allora, ti prego, siccome la faremo nello stesso luogo” Dalia lo bloccò “Mi spiace, ma non posso darti una mano con la magia, è contro il regolamento, ognuno se la deve cavare da solo”.: questa è la frase con cui si apre la storia e mi sono quasi sfiatata per leggerla, perché quel primo punto sembrava non arrivare mai.
Il problema sta essenzialmente nella stesura tecnica dei dialoghi. Permettimi di darti un paio di consigli, riscrivendo questo pezzo in modo più ordinato.

“Eih! Dalila!” Una ragazza dai lunghi capelli color del rame e dagli occhi verdi si voltò verso il ragazzo che le stava correndo incontro.
“Dimmi Fabrizio.”
Il ragazzo dai capelli biondi e gli occhi scuri le sorride. “Oggi hai l’escursione vero?” Lei annuì. “Ti chiedo un favore allora, ti prego, siccome la faremo nello stesso luogo …”
Dalia lo bloccò: “Mi spiace, ma non posso darti una mano con la magia, è contro il regolamento, ognuno se la deve cavare da solo.”

Ecco, spero che questo esempio basti a farti capire che cosa non vada e in che modo, a grandi linee, andrebbero strutturati i dialoghi.

-“Entrò nell’edificio grigio e subito iniziò a pregare di non far esplodere niente questa volta salì le scale che portavano alla sala riunioni dove veniva deciso tutto e vi entrò era un po’ in anticipo, infatti non c’era nessuno nella stanza, si mise a sedere nella sedia prenotata per lei alla destra del piccolo palco e poggiò il piccolo zaino nero accanto a lei sospirando pesantemente.”: anche qui, ma quando arriva il punto? Queste sono tipo tre o quattro frasi messe tutte insieme, senza nessun segno grafico che le separi l’una dall’altra, né una virgola, né tantomeno un punto. Anche qui, permettimi di mostrarti come sarebbe meglio scriverla:

“Entrò nell’edificio grigio e subito iniziò a pregare di non far esplodere niente questa volta. Salì le scale che portavano alla sala riunioni dove veniva deciso tutto e vi entrò. Era un po’ in anticipo, infatti non c’era nessuno nella stanza. Si mise a sedere nella sedia prenotata per lei alla destra del piccolo palco e poggiò il piccolo zaino nero accanto a lei sospirando pesantemente.”

-“Si voltò verso la fonte della voce vedendo arrivare Dalila in groppa ad un asino, si, aveva notato solo la testa, corrergli incontro subito seguita da un drago che sputava fuoco in continuazione”: quando nel mezzo di un discorso qualsiasi viene aperta una parentesi bisogna, appunto, mettere le parentesi:

“Si voltò verso la fonte della voce vedendo arrivare Dalila in groppa ad un asino (si, aveva notato solo la testa) corrergli incontro subito seguita da un drago che sputava fuoco in continuazione”

4) Originalità: dal punto di vista delle creature magiche e dei loro nomi, questa storia sicuramente è molto originale e straordinariamente fantasiosa. Un po’ meno lo è per il contesto generale che ricalca molto quello dei classici manga ambientati in un universo magico, con il tipico protagonista buono, simpatico e pasticcione e non proprio una cima a scuola. Mi vengono in mente, ad esempio, Natuto del manda Naruto e Novita di Doraemon. Tuttavia, come ho detto, nel complesso è abbastanza originale e piena di fantasia.

5) Caratterizzazione dei personaggi: come ho appena detto, nonostante la storia abbia un’impronta tutta sua, in molti aspetti è abbastanza stereotipata e i personaggi non fanno eccezione, dalla protagonista al preside. Allo stesso tempo, però, questo fa sì che abbiano un’impronta molto caratteristica e che siano facilmente presentabili con poche parole.

6) Coinvolgimento: lo stile poco ordinato e gli svariato errori grammaticali, purtroppo, non mi hanno permesso di godermi questa storia come avrei potuto se fosse stata scritta un po’ meglio. Perché, nel complesso, è interessante e divertente, sembra quasi di vedere una puntata di un anime, e tutto sommato è abbastanza coinvolgente e sicuramente molto godibile.

7) Gradimento personale: insomma, se nel gradimento personale ti ho dato un sette è soprattutto a causa del testo pasticciato che mi ha reso la lettura piuttosto difficile e rallentata. La storia, di per sé, è sicuramente divertente, piena di fantasia e riflette una personalità allegra, solare e frizzante. Mi ha strappato più di un sorriso e sicuramente mi ha intrattenuta, perciò credo che, con le dovute correzione, ha tutte le potenzialità per regalare ancora più emozioni e sorrisi.
In conclusione, complimenti per questa storia così carina, ti faccio i migliori auguri per le tue future opere e ti saluto con un abbraccio. Alla prossima,

Lilith

STORIA CLASSIFICATA QUINDICESIMA

Recensore Junior
10/04/14, ore 17:31
Cap. 1:

Ciao, carina questa storia, semplice e scorrevole da leggere.
Simpatica l'idea di scrivere le formule usando parole italiane messe all'incontrario, se non lo avessi fatto notare non me ne sarei mai accorta.

Salutiii

The_Grace_of_Undomiel