Non urlare, non gridare, non aprire la bocca, muori ma se chiedi aiuto soffri e tossisci, per la pioggia, pulita, limpida, calda, fresca, dolce, salata, cattiva... Bello, rende bene l'idea dell'angosciosa attesa soffocata dalle lacrime del cielo. Piange.

Credo che per me stia piovendo da troppo, troppo tempo.
Credo che quella pioggia mi abbia lentamente corroso.
Credo che, morendo, abbia dedicato un ghigno di compiacimento a quest'orribile mondo.
Credo che, il mio corpo martoriato, continui a camminare, sorridendo innocuamente ad ognuno di voi.
Credo e non dovrei credere.
Non so più come complimentarmi con il tuo genio. Non lo so. Non lo faccio. Sappi solo che, nel profondo di quell'organo che ormai batte lento nel mio petto, si è riattivato qualcosa. O si è definitivamente fermato?
Sei brava, che altro dire?

Un crescere di ansia, di angoscia, di oppressione, di sentimenti che comprimono lo stomaco e lo chiudono, che comprimono i polmoni e li svuotano. Trovo che sia da incentivare invece il tuo scrivere poesie, ed io mi sento di farlo dall'alto del mio basso. Inoltre, è probabile che la similitudine di alcuni modi di scrivere ci abbia attratto verso i rispettivi scritti, perchè non sfruttarla visto che quì quasi nessuno sembra capire a fondo ciò di cui blatero? Bellissimo pezzo. Senza uno straccio di commento. La gente è vuota. Beati loro....