Ciao!! ^^ come promesso, eccomi sui lidi londinesi!!
Malgrado sia temporaneamente ( e sottolineo " temporaneamente" ) profana del fandom, devo ammettere che mi sto affezionando a Sherlock e a John :) E questo merito va indubbiamente a te che con lo stile che ho modo di apprezzare ( in qualunque tua produzione ;) ) riesci a coinvolgermi. Tu sai bene che, in tutta onestà, pensare a questi due protagonisti come coppia mi era parso davvero strano ( sai considerando la tradizione letteraria) ...tuttavia, considerando il modo in cui gestisci la narrazione e le ispezioni subacquee degli animi, mi sto " convincendo" ...Insomma, come già hai mostrato in " una scommesa da non perdere" , anche qui c'è la parte più ombrosa e più affascinante di Holmes....la sua fragilità e il suo egoismo umani e " puerili" che rappresentano la parte volutamente repressa. Lo hai descritto benissimo, con quelle poche frasi eleganti che si alternavano nei dialoghi, espediente del racconto che io adoro. Una cronaca in diretta di come si svelano le esitazioni e le reazioni che uno non vorrebbe commettere...mi è piaciuta molto la parte degli sms e specialmente la bozza che è significativa...Poi la riflessione di chiusura quando emergono i tormenti dei sentimenti, dell'immagine di John, dell'ostacolo frustrante di Mary, una coltre minacciosa che non solo avvolge l'avvenire del protagonista ma lo mette davvero in crisi. Perchè, come ho già detto prima, non vi è soltanto il desiderio della persona amata ma anche un'indagine interiore. L'egoismo e la solitudine...Tutto va a finire nell'ansietà di non comprendersi fino in fondo, cosa che Sherlock vorrebbe sbattere in faccia al..." complice" e che però pure lui non è in grado ancora di fare...Il turismo interiore non è certo un viaggio di piacere!
beh, con ciò concludo aspettando il seguito del caso... ;)
brava!brava! |
