Anche se non ti va di dare un senso a questa storia, io (e molti altri, ne sono certa) un senso l'ho trovato comunque.
C'è questa donna, una donna che voleva creare una determinata immagine di sè e che desiderava una vita programmata fin nel minimo particolare. Qualcosa è andato storto, forse qualcosa di molto piccolo, qualcosa che magari non avrebbe bloccato nessuno, ma che ha stoppato lei.
Era così intestardita a seguire solo un certo programma che il trovarsi davanti a un imprevisto l'ha distrutta.
Melissa e la sua morte, in un certo qual modo, sono quello che potrebbe accadere ad ognuno di noi se pensassimo troppo al bianco e al nero senza prestare attenzione al grigio.
La vita va vissuta in ogni sua sfumatura, sempre pronti a tutto e decisi ad andare avanti, solo così possiamo sperare, anzi, desiderare di vedere l'alba di domani. Se come Melissa ci lasciassimo andare all'autocommiserazione e alla disperazione, potremmo non uscirne fuori.
Non sono una fan delle flashfic, ma a volte le cose brevi sono quelle a maggior impatto.
Lupacchiotta blu |