Recensioni per
Cambiamento
di Queila

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/09/14, ore 15:23
Cap. 1:

*Recensione Premio per aver partecipato al Contest: "La metamorfosi" indetto da darllenwr, giudicato da ManuFury*

HOLA! ^_^

Ti chiedo immensamente scusa per il ritardo con cui arriva questa Recensione Premio, ma ho avuto problemi e sono stata diverso tempo via! >.<
...
Ma... a te questo non interessa... ^^''
Passiamo oltre, allora! ^^

Considerando che non mi avevi lasciato i link delle storie cui volevi una Recensione, ho scelto da me! ^^
Ricordo che questa storia partecipava con una mia a un Contest e quindi ho pensato di darci un'occhiata (sì, avrei dovuto farlo prima, ma la vita reale è sempre in agguato).
E' una storia veramente carina: rispecchia in pieno i periodi neri e le brutte storie che si sentono spesso e volentieri. Di amori traditi e lacrime sul viso: di quando il dolore ti prende allo stomaco e ti stringe il cuore così forte da farti male. Ma quello che non si racconta mai è il dopo: la voglia di riniziare a vivere, di provarci ancora a trovare qualcosa di positivo nelle brutte esperienze... la voglia di fare come il vento, spegnersi e poi riaccendersi, più forte che mai, più libero di qualsiasi altra cosa.
Quello che mi piace di te è che, in un modo o nell'altro, riesci sempre a includere nelle tue storie il tema della "libertà" ed io la trovo una bellissima cosa! ^u^
Sono stata davvero felice di leggere questa storia: in poche righe ho conosciuto Marco e i suoi problemi e ho capito, come ha fatto lui, che esiste sempre qualcosa di positivo anche nelle brutte esperienze. Lui, dal tradimento, ha imparato che, da quel momento in avanti, avrebbe potuto essere libero come il vento con cui faceva a gara da piccolo.

Hai scritto proprio una bellissima storia, ti faccio i miei complimenti! ^^
Ci sentiamo alla prossima, ok? ;)
ByeBye

ManuFury! ^_^

Recensore Veterano
04/05/14, ore 10:31
Cap. 1:

Recensione - giudizio per il contest "Circoli e Salotti"


Stile e lessico: 12/15
Che dire? Nel complesso il tuo stile mi è piaciuto: è molto semplice e diretto ed evoca con semplicità le emozioni e i pensieri del protagonista, senza soffermarsi troppo su particolari di poco interesse. L’ho trovato molto suggestivo nel momento in cui hai descritto la scena sulla terrazza del Campidoglio, perché è stato davvero affascinante e particolare, soprattutto in relazione alle emozioni del protagonista. Anche il lessico è semplice e adatto, assolutamente privo di fronzoli, quindi ho trovato che fosse perfetto per questa storia, che parla di liberazione e dell’istinto di seguire un desiderio infantile, di rinascere.
Il motivo del punteggio è essenzialmente l’utilizzo di periodi non troppo scorrevoli a causa dell’utilizzo delle virgole in luogo di altri segni di punteggiatura, che ha reso alcuni passaggi ostici e un po’ confusionari.
Vagò per il centro di Roma per ore, forse giorni, guardando la gente che gli passava a fianco senza sfiorarlo, cercava di concentrarsi sulle loro facce e indovinare i loro problemi, rifletteva sulla vita di sconosciuti per dimenticarsi, anche solo per pochi secondi, della sua, riempiva con il peso dei dispiaceri altrui il vuoto che gli si era formato in petto. → questa frase è un esempio abbastanza eloquente di quello che sto dicendo, in quanto al posto di alcune virgole sarebbe stato meglio un punto e virgola, che è una pausa leggermente più consistente e avrebbe messo un po’ di ordine. Per il resto, il tuo stile semplice ed evocativo mi è piaciuto molto, peccato per queste piccole imprecisioni.
 
Trama e originalità: 13/15
La trama forse non è originalissima, poiché l’uomo che scopre il migliore amico a letto con la moglie è un tema abbastanza sfruttato, ma trovo che tu abbia saputo trattarlo in modo intelligente non soffermandoti sul rapporto dei tre in sé, ma sul desiderio di cambiamento e rinascita del protagonista, che non perde tempo a crogiolarsi nel suo dolore e cerca immediatamente una via di uscita, che gli permetta di ricominciare a vivere serenamente lasciandosi alle spalle questa brutta esperienza; anzi, accetta stoicamente quello che è accaduto, senza accanirsi contro la moglie o l’amico, in virtù del fatto che si è sposato troppo presto, forse senza neanche rifletterci più di tanto. La positività del protagonista, del resto, emerge fin dalle prime righe: si vede che è un personaggio ricco di vitalità, che non si lascia abbattere dalle sue sfortune e che anzi riesce sempre a rimettersi in gioco. È bello che tu abbia inserito riferimenti a questo aspetto del suo carattere fin dall’inizio, poiché rende il finale più realistico e significativo. L’ultima frase, inoltre, ci fa capire che la sfida non è finita e che “Roma sta a guardare”, qualsiasi cosa accadrà e comunque si evolverà la situazione del protagonista e di tutte le persone che lo circondano.
 
Caratterizzazione: 13,50/15
La caratterizzazione del protagonista è molto buona: come ti ho già detto, si vedono dall’inizio la sua vitalità e positività, che lo portano ad affrontare tutto con una certa leggerezza e senza lasciarsi abbattere dagli eventi. È sicuramente un personaggio che fa molto pensare e che va preso come buon esempio, visto che spesso capita di crogiolarsi nei propri problemi senza affrontarli e cercare di ricominciare. Per questo l’ho molto apprezzato. D’altra parte, Beatrice e Paolo non sono stati approfonditi più di tanto: al protagonista non interessa come la loro relazione si sia evoluta, ma si chiede soltanto come possa non aver capito che doveva esserci sotto qualcosa. Insomma, riesco perfettamente a comprendere la scelta di lasciarli da parte, data la brevità e la natura della trama, ma personalmente avrei inserito qualcosa anche su di loro, qua e là, per dare un’idea ai lettori della loro personalità, permettendo così di avanzare delle ipotesi sul perché abbiano fatto una cosa del genere al protagonista. Tuttavia, leggendo ci si rende conto che a lui in fondo non interessa, quindi forse non dovrebbe interessare nemmeno a noi. Certo, risulta un po’ difficile da credere che un personaggio, per quanto spensierato, non sia interessato a conoscere le ragioni del tradimento della donna se, se non ama più, comunque deve aver amato, anche se comprendo la scelta.
 
Rispetto delle regole del circolo
 
Rating massimo: arancione: 2/2
Direi che ti sei mantenuta benissimo sotto il rating indicato, visto che la storia è adatta proprio a tutti.
 
Le storie devono avere una punta malinconica: non necessariamente la trama deve essere tragica, ma nemmeno voglio vedere protagonisti totalmente spensierati: 2/2
Beh, nonostante la velocità con cui il protagonista riesce a superare il trauma del tradimento della moglie, notiamo comunque un dispiacere non indifferente, dal momento che la perdita di una moglie e di un migliore amico non è facile per nessuno, soprattutto quando per amore si è rinunciato alla vita che si desiderava e si è scelto un lavoro non appagante.
 
La narrazione deve essere dal punto di vista del ragazzo: 2/2
Il punto di vista è dell’uomo ed è perfettamente adatto alla storia e alle tematiche (in effetti, non vedo quale altro punto di vista avrebbe potuto essere funzionale).
 
Giudizio personale: 9/10
La tua storia mi è piaciuta davvero molto, soprattutto per il messaggio che lascia, ovvero che non è mai troppo tardi per ricominciare da capo e cercare una nuova felicità, lasciandosi alle spalle problemi e rapporti interpersonali che, evidentemente, non vanno più bene. La voglia di vivere permea tutto il racconto, soprattutto quando descrivi il desiderio infantile del protagonista di essere come il vento primaverile: libero. Credo davvero che questa storia mi abbia lasciato qualcosa oltre il semplice fatto di essermi piaciuta, perché c’è un insegnamento di vita molto significativo: bisogna lasciarsi alle spalle i problemi e le insoddisfazioni ed essere sempre pronti a ricominciare da capo e a seguire la corrente, in cerca di una nuova vita.
 
Bonus per  grammatica e forma: -2
Purtroppo devo assegnarti questa penalità, visto che ho trovato un po’ di errori.
La pioggia lo aveva sempre reso triste ma quel giorno → la congiunzione “ma” dovrebbe essere sempre preceduta da una virgola;
ominciò con un ombrello rotto e finì con il volto rigato dalle lacrime, lui che non aveva mai pianto, versò in quel giorno di primavera calde lacrime che sapevano di sale e di speranza → al posto della prima virgola forse stanno meglio i due punti, dal momento che spieghi cosa accade al protagonista. La seconda virgola invece dovresti toglierla, perché separa soggetto e verbo;
La scena che gli si presentò davanti una volta aperta la camera che condivideva con la moglie, rimase impressa nei ricordi del ragazzo per molto tempo → anche qui, la virgola divide soggetto e verbo: ho notato che hai ripetuto questo errore parecchie volte, quindi ricontrolla bene il testo;
non si era mai avuto sentori → non aveva mai avuto sentori;
I due amanti, accorti del terzo incomodo piombato in camera → dopo essersi accorti/accortisi (è orrendo, lo so xD);
Quella luce eterea che andava morendo gli dava l’impressione che queste erano le due sole soluzioni → che fossero: meglio il congiuntivo, dal momento che si tratta di un’impressione soggettiva;
Avrebbe dovuto aspettare per sposarsi e, il ricordo → non bisognerebbe mai inserire una virgola dopo la congiunzione “e”, a meno che non sia seguita da un inciso;
quel bambino spensierato era cioè che doveva diventare → ciò che, ma immagino sia un errore di battitura.
 
 
Totale: 51,50/62

Recensore Master
24/04/14, ore 14:14
Cap. 1:

Ciao compagna di contest^^ Sono passata a spulciare la tua storia e alla fine di una lettura ricca di lacrime, ho deciso di recensire. Si, perchè questa storia mi ha colpita davvero. Non è la solita nenia in cui lei tradisce lui e lui si dispera e magari si suicida. No, questa è una storia di speranza e di voglia di rimettersi in gioco e in discussione. Marco si scontra con la dura realtà e dopo aver riflettuto su quello che ha sacrificato, decide di riprovare, di darsi una seconda possibilità, come quando era bambino e correva per i prati sfidando il vento. Bella e commovente, capace di farti capire che quando la vita ti butta a terra bisogna trovare la forza di rialzarsi e di affrontarla. Stupenda
Hime

Recensore Veterano
23/04/14, ore 18:18
Cap. 1:

Ciao!
Ho letto la tua storia perché ho deciso che partecipare al festival del Circoli e Salotti contest potesse essere una bella occasione per leggere cose che di solito non avrei preso in considerazione.
La tua storia è molto carina. Soprattutto, mi è piaciuta la parte finale, in cui Marco ripensa a se stesso bambino, alle sfide che faceva con il vento correndo nel prato e decide di darsi una nuova occasione per ricominciare. Anche il suo pianto liberatorio è molto toccante, così come Roma che sembra stare lì a guardarlo, forse per consolarlo.
Che dire? Complimenti per la storia e in bocca al lupo per il contest!
Beatrix B.