Recensioni per
Naive Purity
di Evillinnie
Ah, che belle le fiction su Itachi e Sasuke. Ho notato tanto ciò che le differenzia dalle altre: è la delicatezza utilizzata per narrare il loro rapporto, che sia incestuoso o semplicemente fraterno. Amo leggere della (morbosa) ammirazione che brilla negli occhi di Sasuke ogni volta che li volge al fratello. E l'indifferenza di Itachi, che ferisce più una lama. E' per questo che Sasuke teme di essere sporco, in Naive Purity. La perfetta algidità di un Itachi che da il meglio di sé in quell'allenamento stupisce il fratellino. E l'ossessione... oh, l'ossessione. Bramare ardentemente di voler esser tanto agile, preciso, letale. Pulito, in altre parole.
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Ciao!XD
Sono Zaza-chan! Ma dal nick mi sa che si era capito...!^^'' |
Però, quante persone costret- cioè, interessate a commentare la tua fiction. ù.ù Allora, Naruto... non mi è facile una recensione su questo fandom e ancor meno sui due Uchiha che conosco ben poco. < Sasuke, ogni giorno, alle sette di sera, faceva il bagno. E controllava e ricontrollava se fosse sporco. [ Se Itachi non gli prestava attenzione, era per quello. Solo per quello. ] Questa frase, questa frase è quello che mi ha colpito in primis. Sa di metodicità, di ossessione nelle abitudini (ogni sera, sempre alle sette), ma anche di dolore. Quel sottile dolore per l'indifferenza del fratello che tenta comunque di giustificare. Già, perché nella mente innocente, nonostante tutto, di Sasuke il fratello non gli presta attenzione "solo per quello". In realtà, Sasuke conosce, nei recessi di sé, la crudeltà di Itachi, crudeltà che si mostra nei piccoli gesti di freddo distacco, ma vuole proteggere lui e se stesso da questa verità. Inutile dire, che la parentesi quadra lì è perfetta. La pulizia dell’Aniki (che poi, a proposito, che significa? XD) è ambigua. Pulizia è sinonimo di perfezione, la perfezione degli allenamenti a cui Sasuke assiste, prima di temere il fratello; è sinonimo della perfezione di quell’essere tanto irraggiungibile perché più grande e più saggio. E’ la perfezione di chi conta qualcosa per la famiglia e il villaggio. E’ quella che Sasuke vuole raggiungere (almeno come la vedo io, eh?); l’uscire dall’anonimato di persone, compresa la famiglia, che Itachi non vede. Da lì, l’ossessione della pulizia, dell’acqua, che lenisce anche l’animo nero, imperfetto. Le ripetizioni, l’uso degli avverbi, sono perfetti per sottolineare in modo sottile lì ossessione di Sasuke. E’ lo stesso Itachi a istillare quelle sensazioni nel fratello, anche se non sempre volontariamente, ma è sempre lui a sollevarlo dalle “paranoie”. Per Sasuke, lui resta buono e gentile e morbosamente pulito. Credo che sia durante la passeggiata che si nota il carattere “da bambino” di Sasuke, irrequieto, rispetto a quello serafico di Itachi. Anche il tempo sembra essere troppo poco per l’anima pulita del fratello. Itachi con la domanda “Ti dispiacerebbe se non tornassi a casa?”, sembra voler quasi aprire il suo mondo al fratello, sperando che una sua eventuale risposta lo aiuti a capire che tipo di sensazione dovrebbe provare per la famiglia. Lo sporco ritorna, ossessivamente, con la katana macchiata di sangue. La ferita lo porta a scrogere una nuova sfaccettatura del fratello, la preoccupazione, che forse Itachi stesso non immagina di poter provare per l’altro. L’allenamento affatica entrambi, ma è il suo stesso sudore che Sasuke avverte, non quello del fratello che continua a permanere nella sua mente, come una idealizzazione. Ancora una volta, protagonista l’acqua ed è in quel bagno pulito , in quell’acqua simbolo di pulizia, ce Sasuke viene a conoscenza della verità. E’ Itachi ad essere realmente ossessivo, è lui ad essere realmente sporco. Ma il Sasuke bambino quasi non se ne rende conto, la stessa paura non sembra rendersi conto di ciò che accade e è accaduto. E qui siamo alla fine… il passaggio dal Sasuke bambino, al vendicatore solitario nel quartiere altrettanto desolato degli Uchiha. E sono ancora le sette di sera e lui fa ancora il bagno. La sua risata… .credo non ci possa essere una risata con maggiore condensazione di questa. Ossessione, disprezzo per ciò che si è provato da piccoli, disprezzo e ancora ammirazione per quella figura ancora così lontana. Ancora una volta stava lavandosi, per essere pulito, per lui. La ferita al braccio sinistro, dove già in passato faceva capolino la ferita procuratasi per la cocciuta voglia di impressionare Itachi. Sono entrambi molto IC, perfetti nei loro gesti, quasi come se il dialogo fosse superfluo. L’atmosfera da incubo/ sogno/ ricordo poi è perfetta. E la grammatica awww Sei un geniaccio, lo sapevamo già . |
Però, quante persone costret- cioè, interessate a commentare la tua fiction. ù.ù Allora, Naruto... non mi è facile una recensione su questo fandom e ancor meno sui due Uchiha che conosco ben poco. < Sasuke, ogni giorno, alle sette di sera, faceva il bagno. E controllava e ricontrollava se fosse sporco. [ Se Itachi non gli prestava attenzione, era per quello. Solo per quello. ] Questa frase, questa frase è quello che mi ha colpito in primis. Sa di metodicità, di ossessione nelle abitudini (ogni sera, sempre alle sette), ma anche di dolore. Quel sottile dolore per l'indifferenza del fratello che tenta comunque di giustificare. Già, perché nella mente innocente, nonostante tutto, di Sasuke il fratello non gli presta attenzione "solo per quello". In realtà Sasuke conosce, nei recessi di sé, la crudeltàdi Itachi, crudeltà che si mostra nei piccoli gesti di freddo distacco |
Strano ma vero, non sono qui a fare edit. |
Sono qui a recensire perché |