SECONDA CLASSIFICATA AL CONTEST "LA METAMORFOSI"

 

 

 

 

Grammatica e ortografia: 9,5/10 

 

Ho riletto le tue due Flash più volte e non mi è sembrato di notare alcun errore di ortografia (tranne due piccole sviste che, purtroppo, ti sono costate mezzo punto, visto che, confrontato con gli altri, il tuo scritto era molto più breve: “li bloccò prima di ricordare perfettamente cioè che era successo.” Quel cioè è fuori posto, penso che fosse un ciò e anche qui: “voleva nascondersi una volta per tutte e non pensare alla vergogna e cui era stata sottoposta nel pomeriggio.” quella e doveva essere una a)  o grammatica e di questo, come ben sai, ti faccio i miei più sentiti complimenti, perché è sempre un piacere immenso poter leggere delle storie che non siano gravide di errori.

C’è forse solo una frase che andrebbe aggiustata un pochino, aggiungendo qualche virgola ed è la seguente: “Sentiva il becco e percepiva la presenza delle ali e aveva la sensazione di essere svincolato da tutti e da tutto per la prima volta in vita sua.” … ci sono un po’ troppe e di congiunzione, prova a riguardarla un momento.

A parte questo sei stata bravissima, davvero un ottimo lavoro. ^^



Stile: 9/10

 

Lo stile che hai usato non mi è dispiaciuto per niente: preciso e coinvolgente, non eccessivamente dettagliato, ma comunque ben descrittivo dei sentimenti e delle sensazioni (benché così diverse) provate dai due protagonisti.

L’unica cosa che ho notato sono alcune ripetizioni (nulla di grave, ma sai che quella è una delle mie tante fisse! XD) e forse un paio di parole che stonavano leggermente nel contesto (tipo la parola “fedifrago” che si stacca totalmente dal lessico usato fino a quel momento) e che lo appesantivano un pochino, come in questo passaggio: “poté assaporare il sapore di rivalsa e di liberazione che aleggiava nell’aria, l’ossigeno aveva tutto un altro sapore lassù” assaporare e sapore stonano un pochino, perché sono troppo simili e l’assonanza che si crea non è delle migliori, ti consiglierei un sinonimo, tipo gustare o qualcosa di simile. Come vedi, niente di così grave da sottrarti troppi punti, però, purtroppo, conosci fin troppo bene la mia pignoleria. XD

Un buon lavoro, insomma, complimenti! ;)

 

Originalità: 9/10 

 

Premetto dicendoti che l’idea di trasformare le persone in cose o animali durante una sbronza di quelle drastiche non è delle più innovative del mondo.

Ma sei riuscita a rendere il tutto molto originale dandomi solo pennellate di sensazioni, evolvendo le due storie in modo tale che io ne potessi realmente viverla la storia: senza badare all’inizio o alla fine, ma concentrandomi essenzialmente su ciò che sta nel mezzo, sul dolore o sulla gioia provocata dalla trasformazione in sé.

Il lavoro che mi hai presentato, quindi, è stato molto bello, ben descritto e delineato, veramente, sei stata fenomenale e tutto in così poche parole, oltre tutto.

Ti sembrerà un commento forse un po’ parco, ma non ho trovato altre parole di aggiungere per non rischiare di diventare ridondante.



Gradimento personale: 9/10 

 

Ok, ok… il commento qui forse è inutile, ma lasciamelo ripetere, hai fatto veramente un gran bel lavoro, non scherzo! ^^

Mi sono immedesimata nei due personaggi e ho vissuto con loro la trasformazione: felice di librarmi in alto nei cieli trasformata in un uccellino che abbandona a terra i propri dispiaceri oppure zampettare sul pavimento e passare inosservata come uno scarafaggio, in attesa della fine.

Mi hai fatto provare delle emozioni molto forti che ho sentito sulla pelle, complimenti.



Caratterizzazione dei personaggi: 4,5/5 

 

Come ti ho già detto sopra, hai fatto veramente uno splendido lavoro, anche nella caratterizzazione, che ho sentito con forza benché i due testi fossero così brevi.

Nonostante tutto, non me la sono sentita di darti il punteggio completamente pieno per il semplice fatto che, alla fine, della storia vera e propria dei due protagonisti so molto poco: dell’uomo so che ha subìto qualcosa, qualcosa di ingiusto e che il bere lo aiuta ad arginare i ricordi, dimenticandosi di tutto, soprattutto quando si trova a spiegare le sue belle e nuove ali al vento, facendosi cullare da esso e annullando la sua essenza. Della ragazza, invece, so che è vittima di un nuovo tradimento che l’ha sconvolta, come ogni altra volta (immagino, riferendomi alla frase: “per non essere puntata come la solita che non sa tenersi un uomo”) e che, piuttosto che vivere, preferisce nascondersi e aspettare in silenzio la fine.

Ho trovato entrambe le Flash molto toccanti e, come già detto, ben descritte, ho sentito la passione che ci hai messo dentro, però, per questi piccoli dettagli, ho preferito sottrarti un mezzo punticino.



Attinenza al tema: 5/5

 

Ah!

Qui il punteggio pieno te lo meriti tutto, perché le tue due storie sono proprio incentrate sul momento, sull’attimo, sulle sensazioni provate dai protagonisti senza nome nel momento in cui la trasformazione inizia e poi si rende reale.

Che lo sia per davvero o solo nel loro immaginario annebbiato dall’alcool non lo so, ma hai fatto veramente un ottimo lavoro.

Brava, bravissima! ^u^