Oh, beh. Cosine come queste mi fanno sempre pentire di non leggere granché le fanfiction, ma di smadonnare solo per scriverne di decenti :3
Questa storia mi è piaciuta tanto per il modo in cui è scritta: scorrevole, con uno stile non troppo ricercato (che stonerebbe) ma bello. Non c'è nulla che si intoppi o sembri meccanico, nemmeno nella descrizione dell'intimità (quanta invidia XD)
Però c'è una cosa che mi è piaciuta enormemente di più: la trattazione della scoperta dell'omosessualità e il cliché della notte/momento di sesso.
Cioè, sono due elementi palesemente utilizzatissimi in tutto il Fanom, eppure sei riuscita a utilizzarli non solo bene, ma anche in modo naturale e per niente scontato. Ci sta, eccome se ci sta, che due adolescenti scoprino le pulsioni sessuali e di essere attratti da un loro compagno, ma quello di cui si scrive raramente sono le conseguenze: la paura, l'imbarazzo e la vergogna. I comportamenti di Rukawa e Hanamichi adolescenti sono naturali e realistici, così come lo è la decisione di non parlarne più. Un po' più clichè è il fatto che uno sia andato in America diventando un campione (anche se Rukawa è perfetto nei Los Angeles Lakers) e che l'altro sia stato scoperto da un talent scout (un deus ex machina facile, ma chi non l'ha mai utilizzato? xD) Nonostante ciò, il tutto è ben calibrato e utilizzato più come sfondo alla vicenda in sè che come perno della narrazione, quindi credibile. Anche il momento dell'incontro è stato interessante: bella l'idea di diversificare le due lingue: nessuno ci pensa mai, anche perchè è un meccanismo che o parte in automatico o non si può portare avanti in storie lunghe, ma qui nella sua brevità calza a pennello e rimarca molto di più i dieci anni passati e la vita diversa che stanno vivendo. La storia si svolge poiù velocemente e in modo incalzante, forse troppo. Ma mi conosci, sono portata a drammatizzare ed esagerare, quindi onore a te per averla risolta brevemente: a me sarebbe venuta una roba lunghissima e indigesta XDD
Per concludere (non recensisco mai, ma quando lo faccio scrivo papiri informi), mi è piaciuta molto, soprattutto perché è diretta e concisa, va diritta ai punti senza perdersi in introspezioni troppo arzigogolate (e ciò nonostante, spiega i due caratteri perfettamente) e questo stile conferisce al tutto una certa aura drammatica. Bel lavoro! :3 |