Recensioni per
Gred, ti scrivo
di kaki16

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/07/14, ore 00:56

10 - “Gred, ti scrivo” di Kaskata.
Totale: 38/61.

1) Grammatica e ortografia: 9/10.

Considerando che questa storia conta la bellezza di 175 parole, ci sono davvero troppi errori. Ti consigli di rileggere più spesso ciò che scrivi, la prossima volta.
“Sono passati dieci anni da quel dannato giorno, il peggiore della mia vita e sei da quello che ritengo il secondo migliore momento della mia vita.”: tra “della mia vita” e “e sei” ci vuole una virgola per chiudere l’inciso (- 0.10).
“Non sarebbe mai potuto essere il primo, quello era già passato ma questa è un’altra storia.”: anche qui, tra “passato” e “ma” ci vuole una virgola (- 0.10).
“E’ una canzone Babbana che mi ha consigliato il nostro prefetto perfetto Granger e descrive perfettamente come mi sento.”: allora, la “È” si scrive con l’accento e non con l’apostrofo (- 0.25) e “Prefetto” va scritto con la maiuscola (- 0.15).
“si come quando eravamo scappati dalla scuola quando c’era ancora quel rospo della Umbridge”: “sì” affermativo va scritto con l’accento (- 0.15) e dopo di esso ci vuole una virgola (- 0.10).
“ho intenzione di andare da lei con una pluffa e le scope che usavamo noi due a Hogwarts spero che così ci riconcilieremo.”: “Pluffa” va scritto con la maiuscola (- 0.15).

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 6/10.
Beh, che dire… Il tuo stile decisamente non mi piace.
È infantile e anche vagamente sgrammaticato (“Amo ancora Angie, ogni volta che la vedo però non provo più quella sensazione, si come quando eravamo scappati dalla scuola quando c’era ancora quel rospo della Umbridge, ma mi sembra che ci sia soltanto un “tenero” Grattastinchi che si agita nella mia pancia.”, non dirmi che questa frase è corretta! È quasi incomprensibile), la punteggiatura è praticamente inesistente e le frasi hanno un ritmo affrettato che, unito al fatto che non ti soffermi a spiegare ciò che sta succedendo, non produce un bell’effetto.
Il lessico è banale e niente affatto ricercato; la storia è semplice ai limiti della sopportabilità eppure non è di facile lettura; non c’è lo straccio di una figura retorica o di un’immagine che abbellisse il racconto. Ti consiglio di curare maggiormente la forma delle tue storie, oltre a tutto il resto, perché anche una trama avvincente perde consistenza se scritta in maniera barbara.

3) Titolo: 5/5.
Il titolo è sicuramente azzeccato. Mi piace molto il fatto di riprendere l’incipit della lettera che George scrive al fratello che ormai non c’è più, dà un senso di intimità e calore che non mi dispiacciono per niente. Anche la scelta di utilizzare “Gred” (e poi anche “Forge” nel testo) è molto in linea con il personaggio e sdrammatizza il tutto, quindi ottimo.

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 7/15.
Qui sinceramente non so come farò a dilungarmi come mio solito, visti i pochi elementi che mi hai lasciato.
Sarò sincera, trovo la storia superficiale e poco coinvolgente. L’idea di base, ovvero che George si sfogasse riguardo i suoi problemi scrivendo lettere al gemello morto, poteva anche essere carina, ma non mi piace come l’hai messa in pratica.
A parte che qualcuno potrebbe obiettare che è di cattivo gusto che George chieda consiglio a Fred riguardo quella che era la sua ex ragazza, ma visto che è canon su questo non posso dirti niente. In ogni caso, il tutto non mi ha convita: George non sente più quell’ardore iniziale per Angelina (tralasciamo la metafora di Grattastinchi) e per sistemare propone di prendere Pluffa e scope? Si risolvessero tutti così i problemi matrimoniali! No, penso che tu non abbia considerato che George non è più un ragazzino, per quanto sia di indole vivace in stile Peter Pan anche lui dev’essere maturato, soprattutto dopo la morte del fratello.
Un’altra cosa che non mi piace è quel lasciare in sospeso gli argomenti! Prima la lettera inizia con George che sente la mancanza di Fred, ma nella stessa riga c’è l’allusione al matrimonio con Angelina (almeno suppongo sia quello il secondo giorno migliore della sua vita); poco dopo fa cenno al primo giorno migliore della sua vita (“Non sarebbe mai potuto essere il primo, quello era già passato ma questa è un’altra storia.”), ma non spiega in cosa consiste. Se questa fosse stata una storia lunga avrei anche potuto accettarlo, ma visto che conta 175 parole, non potevi dilungarti un po’ di più?

5) Utilizzo della canzone: 2/5.
Non te la prendere, ma la citazione è la parte che ho preferito dell’intera storia, perché è l’unica che, nonostante non si dilunghi, condensa un palpito di emozione.
I versi che hai scelto sono sicuramente adatti alle tematiche della tua storia, ma non li hai mimamene motivati o spiegati, e non hai offerto loro un contorno che fosse emotivamente all’altezza.

6) Originalità della trama e dei contenuti: 4/5.
L’idea è piuttosto tenera, anche se non particolarissima. Visto il legame che i gemelli hanno, le autrici descrivono spesso del modo in cui George si rivolge ancora al fratello, nonostante tutto. Tuttavia, non avevo mai letto che usasse delle lettere, è estremamente malinconico e anche molto particolare.

7) Gradimento personale: 5/10.
La storia non mi ha esaltata, te lo confesso apertamente.
È un po’ cortina e avrei preferito che i sentimenti che George prova nei confronti del fratello risaltassero di più. La storia è caotica (come quando accenni al giorno più felice che George abbia mai vissuto: si deve presumere fosse in compagnia di Fred, ma avresti anche potuto sprecare qualche parola per farcelo sapere) e, a mio parere, la nostalgia e il dolore che George sicuramente prova ancora non spiccano a dovere.
Credo che avresti anche potuto curare di più l’introspezione e l’IC dei personaggi, che è appena accennato.

8) Punto bonus: 0/1.
Non hai reso l’atmosfera fiabesca, quindi non posso assegnarti il punto bonus.