Forse avrei potuto metterci meno o forse no, colpa della connessione che, non so come, era caduta.
Puoi immaginare il quale lingua abbia imprecato.
Giovanni: Primo la connessione non è caduta, ma è stata staccata volontariamente da tuo padre; secondo non hai imprecato affatto, ti sei solo limitata a chiedere cosa stesse succedendo.
Tsk, sempre a precisare te. Volevo rendere più movimentata la mia vita, ma va bè: hai rovinato tutto, come al solito.
Comunque, rieccomi mia mogliA.
Non sai come mi sei mancata (ops, già detto, ma meglio ribadire) ♥
Ci voleva il ritorno di un'altra scrittrice Duncney tra noi. Sai, ultimamente siamo un po' poche...
Ad ogni modo, questa tua raccolta di drabbles mi incuriosisce (io una ne ho fatta e una rimarrà in eterno). E non preoccuparti del genere: anche se sono sostenitrice del fluff spudorato, ultimamente mi sto appassionando anche a generi, quali il malinconico, il triste, l'introspettivo (soprattutto questo) e l'angst.
Cosa potrei dire? Bè, essendo molto piccola non molto. Ma di certo l'essenziale.
La vita della nostra Court dopo e senza Duncan, diciamocelo, è un argomento affrontato più e più volte. Eppure ci sono alcuni autori (purtroppo pochi) che riescono ad inventarsi vicende originali, scritte decentemente e stupende. E tu sei tra quelli, ma cherie ♥
In pratica, ho adorato questa tua nuova raccolta. O perlomeno, questa piccola drabble.
La notte, il momento più oscuro e malinconico dell'intera giornata. Quello in cui ci si ferma a ragionare su le azioni e gli errori commessi nelle ultime ventiquattro ore e in cui tornano a mente i pensieri più tristi e profondi. Hai saputo sfruttare perfettamente quest'argomento, complimenti.
Ora devo lasciarti, vado a cenare.
Spero di risentirti presto.
La tua dolce metà,
Solluxy ♥ |