Recensioni per
Fissa il tuo sguardo su di me
di DorotheaBrooke

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
30/10/14, ore 20:16

Non ho altro da dire se non stupenda! Questa storia mi ha veramente commossa. Devo ammettere che non mi ero mai soffermata troppo sul rapporto tra L e Watari, ma grazie a te ho pensato quanto questo sia fondamentale per L. L'idea di inserire pensieri così profondi in un dialogo così semplice la trovo semplicemente geniale. La descrizione che fai di ciò che prova L nei confronti delle vittime di Kira, il fatto che lui stesso si senta colevole e veda le sue mani macchiate del sangue di tutti quegli innocenti mi ha lasciata senza parole. Non c'è che dire la storia è splendida e soprattutto toccante. Oltretutto è scritta in maniera eccellente. davvero un ottimo lavoro a mio parere. 

Nuovo recensore
30/06/14, ore 00:09

Non so, un po' mi vergognavo a recensirti per paura di disturbare e soprattutto rovinare con la mia recensione codesta meraviglia.
E' veramente uno scritto stupendo che va immediatamente tra i preferiti, in quanto mi ha addirittura commosso.
Ho letto poche storie introspettive su L ma questa veramente mi ha coinvolto: ho apprezzato molto i riferimenti alla Bibbia, come in sé il numero 144000, come hai spiegato nelle note ma anche il calice avvelenato: Gesù si rivolge a Dio dicendo di non allontanare questo calice e allo stesso modo, anche se può essere intriso di fiele, di veleno, di acido, anche L non lo rifiuterà e lo consumerà. Un altro riferimento è quel "è anche per mia colpa, mia colpa, mia grandissima, inespiabile colpa" che fa parte delle preghiere che si recitano. Oltretutto ho sempre amato e ammirato il rapporto intimo tra L e Watari, che si sostengono, che vanno avanti insieme fino alla fine, che vengono eliminati contemporaneamente nel gioco. In quei piccoli gesti che Watari compie per L vedo che prova un incondizionato affetto e che sono sempre avanzati insieme, superando aspri ostacoli, nonostante il peso del loro passato rimanga. Delle persone sono morte e chiedono da sottoterra che la giustizia trionfi, che vengano vendicate le loro morti. E poi mi sono immaginata proprio quelle lapidi e ho pensato involontariamente a una poesia di Ungaretti che dice che ci sono soltanto croci (intese come tombe o comunque simbolo di morte) nel suo cuore dopo la guerra, come il buio, la morte e il silenzio che incombono su L e Watari. 
Non so davvero come farti i complimenti, mi ha emozionato a dir poco, essendo un'amante dei brani introspettivi sui miei personaggi prediletti. ♥
Ancora grazie per questo splendido testo :) 
A presto!

Tully_ 

Recensore Veterano
15/06/14, ore 11:16

Ciao DorotheaBrooke,
pur non conoscendo affatto l’anime a cui ti ispiri, la tua fanfiction mi piace molto. Il tuo personaggio è davvero macbethiano, con tutto il groviglio dei pensieri e dei sentimenti che tu disveli con grande profondità. Apprezzo molto anche il tuo stile ben orchestrato, con il susseguirsi di brevi e taglienti periodi di gusto atticista che si alternano ad altri di più ampio respiro.
Felice di avere avuto l’opportunità di leggerti grazie al contest di _juliet.
Un caro saluto, KK

Recensore Veterano
13/06/14, ore 12:11

Fissa il tuo sguardo su di me, di DorotheaBrooke
2° posto al mio Shakespearian quotations contest:

Grammatica: 8,5/10
Ho poco da dire, se non che hai fatto soprattutto errori di battitura e di distrazione che mi hanno fatto pensare che tu non abbia riletto la storia prima di mandarmela (es: "causa" pag. 1 = penso che intendessi casa; "coglie improvviso..." pag. 1 = manca un all'; "infantili e odiamo perdere..." pag. 1 = penso che manchi un siamo; "finirò divorata" pag. 2 = L è un maschio; "sotto le gentili sembianza" pag. 2 = sembianze).

Stile: 6/7
Anche in questo caso, non ho molto da dire. La storia è una sorta di monologo interiore, caratterizzato da un uso prevalente della paratassi e molto chiaro, tranne che in un caso: "chi avrebbe detto che ci saremmo dovuti imbattere in simili creature, anni fa, quando mi stringevo a te e non capivo perché l'universo intero non precipitava nel caos, mentre vedevo tutto il mio mondo mutare in polvere?" pag. 1 = questa frase è decisamente troppo lunga ed è costruita nel modo sbagliato, tanto più che si tratta di una domanda.
Apprezzo molto l'uso delle frasi brevi e lapidarie; danno un'impressione di urgenza, di ansia, sono incalzanti... in alcuni casi, però, avrei gestito in modo diverso l'andare a capo, per creare degli stacchi che rendessero il tutto ancora più lapidario (es: "Paura. Il gelo che coglie all'improvviso nel cuore della notte e priva del respiro. Una regola. Se non fosse per essa..." pag. 1 = avrei messo un bello stacco dopo "respiro"; "Mi accusano e mi chiedono vendetta con voci mute. Non li ho salvati. Se solo fossi stato meno..." pag. 1 = avrei messo lo stacco dopo "mute" e, magari anche dopo "salvati", così, perché non mi piace l'ansia :D).
Una frase la cui costruzione mi ha disturbato: "Dopo tutto ciò che abbiamo fatto, vissuto e sofferto, non è possibile la fuga" pag. 2 = avrei preferito la fuga non è possibile.

Lessico: 5/5
Niente da obiettare. Non solo hai usato un lessico chiaro e semplice, senza però farlo risultare banale e ripetitivo, ma hai anche inserito parole di registro "alto", usandole bene e senza equivocarle. Dico "alto" anche se, in realtà, lo considero semplicemente "non elementare". Dico "alto" perché, evidentemente, deve esserlo, dato che altri partecipanti (perlomeno in queste storie) non hanno raggiunto il medesimo livello. Come se tutto ciò non bastasse, hai usato anche parole "colte" (mi riferisco, per esempio, a hybris e nemesi, parole non facili per chi non le conosce) molto appropriate al geniaccio che è L e alla sua situazione. Complimenti!

Uso della quotation: 5/5
Devo dire che mi hai stupita! Quando mi hai detto di voler scrivere su Death Note, con questa quote mi sarei aspettata una storia incentrata su Light, un suo eventuale tormento interiore, uno spiraglio sull'anima nera dell'assassino... Invece hai usato la citazione, e molto bene, per riempire quel silenzio di L di fronte alle domande di Watari e per offrire a me e agli altri lettori una visione di quello che lui prova. L'ho molto gradito, perché mi è sempre sembrato che nell'episodio 25 gli autori prendessero le distanze da L, lo abbandonassero.

Gradimento personale: 5/5
Una bella storia che prende spunto da un dettaglio nell'opera originale e lo sviluppa, approfondendo l'interiorità di un personaggio che, troppo spesso, sembra privo di emozioni.

Totale: 29,5/32

Recensore Master
25/05/14, ore 20:38

One shot bellissima, i miei più sinceri complimenti.
Non leggevo un 'introspezione simile su L da non so quanto e sono rimasta catturata da ogni riga e parola.
L ha sempre avuto paura dei fantasmi, della gente che combatteva senza aver qualcuno da difendere, di coloro che respiravano senza un motivo preciso. Molto probabilmente temeva se stesso e forse temeva Light per lo stesso motivo: essendo così simile a lui, L poteva definire il suo rivale come un fantasma.
Hai reso il rapporto tra L e Watari perfettamente, hai dato voce ad una scena dove il silenzio era protagnista.
E più rileggo ogni riga, più mi sembra che ci sia da dire.
Watari è il punto fermo di L, colui che lo tiene vicino alla sua natura umana e che lo ha cresciuto come un padre. Chissà qual è stato il punto determinante che ha reso Light tanto diverso da L.
Ancora complimenti per questa one shot, ovviamente merita il suo posto tra i miei preferiti. Mi dispiace non aver detto molto, ma sono rimasta - come spesso accade di fronte a introspezioni simili - senza parole.
Alla prossima!

Recensore Junior
17/05/14, ore 13:46

Che fanfic commovente :'(
Sei riuscita a descrivere le sensazioni di L in modo perfetto. Il rapporto con Watari l'ho trovato bellissimo, infondo lui è il padre che non ha mai avuto.
Anche l'accenno a Light l'ho trovato bello, anche se è consapevole che lui lo ucciderà prima o poi, non riesce a dimenticare i sentimenti di amicizia che prova per Kira.
I sensi di colpa nei confronti delle vittime aggiungono malinconia a tutta la scena, e poi le domande che fa Watari in modo dolce sono simili a quelle farebbe un padre a suo figlio.
Alla prossima :)