".. Charles Augustus Magnussen; ogni tanto si riscopriva a ripeterselo nella testa...": arrivo dalle recensioni di "Scent of us" e, anche se non è una passeggiata quella fic, visti la tensione ed il mistero di cui è intessuta, qui so già di trovare più difficoltà nell'appagare la mia curiosità di lettore per conoscere i futuri sviluppi delle situazioni. Difficoltà, innanzitutto per la presenza rivoltante di Magnussen, la cui nauseabonda realtà Skinplease sa ritrarre in modo veramente efficace ("... il disgusto era la forza più grande e lui aveva da sempre il dono di suscitare ribrezzo quasi in modo naturale..."). Vedere nelle sue mani sporche la bellezza di Sh, trattato come un turpe giocattolo rotto, è un pugno allo stomaco che è difficile di superare. Ma pure il matrimonio è veramente troppo. Devastante, tristissimo, doloroso ("...Esatto signore, questo è per il vostro matrimonio..."). Molto toccante, anche se veloce ed appena accennato, il ritratto del sarto che si occupa del vestito per la cerimonia: è l'unico, in quei momenti, che sembra provare un sentimento di umana pietà verso quel magnifico uomo che pare destinato al più orrendo dei sacrifici (".. Il sarto abbassò di nuovo gli occhi..."). Comunque si va avanti, non bisogna lasciarlo solo. Skinplease, come al solito, scrive nel modo più consono agli argomenti che tratta: qui è come se prendesse a schiaffi chi legge, positivamente, ovvio, perchè rende presenti sulla scena noi poveri spettatori inermi (poter prendere Magnussen a calci nel sedere sarebbe una mia priorità...).

“…che cosa hai fatto, John?...” “…Silenzio; troppo silenzio…” “…(John) Che cosa doveva fare?..” “…Non noi. Faccio io JM…” “Come mi hai trovata?” mormorò appena…” “…E adesso il piccolo John Watson da chi cazzo poteva andare, eh?" urlò improvvisamente rabbioso e le fece paura…”: atmosfera tesa, carica di presagi e di paura. C’è il male che ha preso la scena e non è solo Jim, con il suo ghigno, che lo impersona ma si esprime nella rabbia cieca di John, nel passato lugubre di Mary che torna a galla e la soffoca.
Capitolo, questo, molto teso ed emozionante perché vede protagonisti due personaggi così forti nel loro mistero: Moriarty e Mary o meglio l’agente AGRA. Geniale la trovata di farli “duellare” insieme in questa storia che non lascia tranquilli un attimo. Infatti ci sono tensioni di ogni tipo, è impegnativo andare avanti, ma lo si fa perché è grande il desiderio di vedere come va a finire. E questa, penso, sia la tensione che provoca, in ogni scrittore, ansia: l’urgenza che i suoi lettori non mollino perché il racconto li avvince e li tiene legati alla necessità di arrivare alla conclusione. “Mary, AGRA” è, secondo me, il pezzo più efficace di questa ff proprio per le interazioni che Skinplease ha creato tra i personaggi, scegliendo quelli più difficili da sviluppare. E lo fa con il suo stile sempre aspro e adeguato allo scenario che abbiamo davanti.

“…qualcosa si stava di nuovo muovendo dentro di lui, dopo la morte di tutte le sue emozioni…” (John riesce a quantificare la realtà di un dramma che si sta consumando a causa sua?) “…Jim lo fissò per meno di mezzo secondo “tua moglie?” chiese alzando un sopracciglio con un sogghigno divertito...” (Moriarty è colto proprio nella sua essenza di genio del crimine) “…“Mi stai dicendo che Sherlock si fa scopare per tenertelo lontano?” gridò…” (bellissimo sviluppo della situazione, Jim che è forse innamorato anche lui di Sh…) “…John, non ti facevo così codardo!” ruggì contro si lui, tirandogli un calcio al ventre…” (Moriarty sarà anche un criminale, ma vede obiettivamente la situazione), “…Erano stati giorni da inferno... “…Sherlock lo fissò distrutto e perfettamente consapevole, e non contenne più la nausea..." (e intanto la sofferenza di Sh continua): questi i punti salienti del presente capitolo, molto ben scritto e convincente. Devo dire sinceramente che Moriarty mi ha acceso la speranza di una soluzione positiva che liberi Sh da tutto quello schifo. Originale la trovata di Skinplease di riutilizzare un personaggio che nelle varie Seasons, probabilmente, ha lasciato un po' di nostalgia per i possibili sviluppi insiti nel suo mistero. E poi, diciamolo, è molto meno schifoso di Magnussen che si è visto come un essere viscido e ributtante già in HLV; qui, come appare, è verosimilmente ciò che lui sarebbe con Sh in una qualche ipotetica puntata prima della sua morte.
E' difficile per me, lettore, lasciar passare tanto tempo tra un capitolo e l'altro di questa storia: urge vedere se, oltre il buio, c'è ancora il sole (soprattutto per Sh!)

“…Improvvisamente si sentì stanco, svuotato “ “…la verità? È davvero quello che vuoi, John? Perché sarà orribile, te lo garantisco!...“ ”…si lanciò contro John, mandandolo a sbattere contro il muro, scrollandolo e gridandogli in faccia...” “…Io ho salvato Sherlock! Mentre tu piangevi come un bambino…” ”… Jim ridacchiò, talmente triste da essere per forza sincero…”:
perfino Moriarty sembra reagire in maniera più convincente e meno isterica alle terribili condizioni di Sh: l’ha aiutato, a modo suo, sicuramente più di John che, di fronte a Magnussen minacciato dalla pistola del detective, ha anteposto un inutile, in quel momento, rispetto della vita non facendolo ammazzare da Holmes, condannandolo così ad un dolore e ad umiliazioni atroci. “…e con una mano sul petto lo fece adagiare sul sedile…”: Sh, il grande Sh, lo psicopatico, riesce a mantenere un’eccezionale forza e dignità anche in situazioni in cui la luce dell’umanità è scomparsa. E’ per questi momenti terribili che io valuto John non degno di un tale amore, vedendolo piangente e smarrito di fronte alla verità. Anche in questo capitolo, nonostante gli “schiaffoni” violenti di scene esplicite, Skinplease ha saputo mantenere una veridicità espressiva ed uno stile originale ed avvincente. Avanti..(mamma mia, ma che salita tremenda!!!!)

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“…Lo faceva per John, eh?...”
“…Sherlock voleva sconfiggere Magnussen, ecco la verità!...” “…Quindi che non gli venisse a dire che era il sacrificio più grande di tutti, ok?...” (cosa pensa realmente John?); “…sorpresa mescolata al terrore…” (nel fandom, una delle migliori definizioni di Moriarty); “…ogni singolo muscolo del suo corpo gridava di dolore…”: (umanità commovente di Sh);
“…Lui è la mia donna…”: (la bestiale e rivoltante presenza di Magnussen): voglio annotare queste frasi, anche se ce ne sarebbero ancora molte di significative, ma son più che sufficienti per sintetizzare i contenuti del quarto capitolo di una storia che è sempre più simile ad un pugno allo stomaco, ad una forza che ti prende per le spalle e ti scuote violentemente. Faccio, infatti, fatica a proseguire nel viaggio doloroso del sacrificio di Sh (pure le crisi d’astinenza!!) rimanendo impassibile e vorrei entrare nella storia per fare un po’ di giustizia personalmente. Ecco, questa fic è proprio così: forte, coinvolgente, indimenticabile. Avanti, la notte e il buio devono pur finire….

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Questo terzo capitolo è incentrato sulla sofferenza di Sh, ma non quella fisica derivata dalle umiliazioni terribili ricevute da Magnussen, ma quella morale causatagli dall’impossibilità di vivere a pieno il suo amore per John (“Mary… com’è baciare John?”). E per lui, quest’ultimo dolore, è ancora più straziante. Ora, tra l’altro, c’è l’ostacolo insormontabile di Mary e della sua intelligenza, seconda solo alla propria (“…Lestrade non capì; ma Mary sì…”): Sh apprezza quella donna così misteriosa perché sente che lei lo capisce e che sa anche cosa c’è da fare perché la tremenda situazione che si è creata, lasciando vivere Magnussen, non peggiori. Le vuole donare la cosa a cui lei tiene di più, cioè John, a costo di rinunciare lui, per sempre, al suo amore. La sensibilità della donna si rivela anche in gesti all’apparenza futili, come curare le ferite di chi sta soffrendo in modo così atroce, perché in quei terribili momenti, forse, è veramente l’unica maniera pratica per alleviare la sofferenza del detective.
“…lo fissava con il volto scuro, due profonde occhiaie si stagliavano sotto le palpebre. Mio Dio, una donna incinta non dovrebbe essere così, pensò distrattamente Sherlock…”: qui è rappresentata in modo realistico e veramente
coinvolgente l’intesa tra i due, che sta trasformandosi in un legame impensabile ma qui più suggestivo di quello tra Sh e J. Perfino Lestrade appare partecipe del dramma di Holmes; l’unico “scemo del villaggio” è proprio colui al quale il sacrificio di Sh è dedicato e cioè John. Parlo così diffusamente della trama perché lo svolgersi degli eventi ed i ritratti dei personaggi sono veramente avvincenti.

"...Il suo volto era l’esatto specchio del suo essere; annichilito, sconvolto e cattivo..."
"..-E soprattutto, credi davvero di capire?- disse tagliente come una lama..."
“…perché te li avrebbe risolti Sherlock, i problemi, vero?”
“…Se non l’hai capito qui l’unico problema sei proprio tu, idiota!...”
Ho scelto queste frasi, tra le tante significative e rivelatrici, perché esprimono perfettamente quello che già nel capitolo precedente era emerso e che, se non mi sbaglio, trapelava anche da qualche dialogo o scena di HLV: la forza comunque positiva di Mary e la sua interessante intesa con il detective, un John più ambiguo e sfuggente, uno Sh che ha riconosciuto ed accettato l’ineluttabilità del suo amore per lui. E’ Watson, tutto sommato, che non ha saputo scegliere veramente chi amava, Mary e Sh, invece lo hanno fatto senza riserve, pagando un prezzo altissimo (fin dall’inizio della fic sappiamo bene cosa sta subendo Holmes ed, impaziente, ho già sbirciato quello che farà Mary a proposito della sua gravidanza…). E John è impotente, annichilito, lo prenderei volentieri a schiaffi (o lo metterei sul letto di Magnussen…….). Come in precedenza lo stile è forte, l’ambientazione efficace. Avanti…

Ho appena concluso una piccola recensione su una fic positiva, ammiccante e fresca che ritrae l’evoluzione (eterna!) del rapporto tra il detective ed il suo medico e così ho un po’ allentato la tensione che la tua storia mi ha provocato e continua a farlo. Per la precisione non solo tensione ma anche molto interesse; infatti, di solito, scene “rosse” troppo violente ed esplicite mi restano sullo stomaco e preferisco non proseguire oltre nella lettura. Ma la tua ff mi ha catturato, sconvolto e commosso. Dal punto di vista stilistico trovo molto efficace lo stridente contrasto tra la sporcizia criminale di Magnussen e la fragile impotenza di Sh, così bello e apparentemente delicato: “…finché un lieve segno rossastro si andò ad aggiungere ai lividi che già deturpavano il viso sul cuscino. Si fermò beandosi della vista, e non potè che sentirsi soddisfatto del sangue sul cuscino…”.
Invece, nella storia, il più forte è lui e solo Mary sembra capirlo. Watson mi irrita, ma hai fatto bene a ritrarlo così: penso sia una delle naturali evoluzioni della sua “freddezza” emersa nella Season 3.
E’ molto originale l’idea del cambio di scena, rispetto ad HLV, che cancella la morte di Magnussen e mette in risalto l’egoistica ingenuità di John che è comunque apparsa in quest’ultima serie. Sh si sacrifica per amore e lo fa con cieca fedeltà. Ora, però, smetto con la mia predica e proseguo nella lettura……

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evvai!!!!!!! erano mesi che aspettavo. Magnifico come gli altri(Jim fa tanta paura).
Un bacione Daymon.
Ps non vedo l'ora che arrivi il prossimo.

Alla fine della 3x3 mi sono scervellata pensando a un finale diverso da quella effettivo, e finalmente ho trovato qualcuno con un'idea originale che l'ha messa in parole!** Mi piace l'importanza che hai dato al ruolo di Mary, che di solito viene sempre presa alla leggera, ma che secondo me ( e anche secondo te a quanto ho capito) è veramente importante nella storia. E nulla, mi piace veramente tanto, complimenti! 
ps. Se posso darti un piccolo consiglio (solamente formale) è di fare più attenzione alle scelte lessicali, ci sono alcuni aggettivi qua e là che non c'entrano con i nomi a cui si riferiscono. 
E' il mio unico appunto, perché mi piace come scrivi, e parti sempre da spunti interessanti! ^-^ 
V.

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Solo una cosa....CONTINUA!!!!!! E' troppo bella, non so cosa dire mi ha emozionato tantissimo e tu scrivi divinamente. te lo ripeto Ti prego continuala che è meravigliosa e sta venendo un capolavoro! ultima cosa Adoro come hai reso Jim<3 
Daymon
 

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Jin che picchia John è stata la parte più bella che potessi mai leggere, davvero *^* Secondo me John se le meriterebbe davvero tutte, prima perchè ha sposato quella donna che io detesto (ha quasi ammazzato Sherlock nella serie ed è pure una bugiarda) e poi perchè è così tonto che mi fa salire il crimine << Continuala, ti prego, mi piace troppo questa ff ♥

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Anche questo capitolo è stato meraviglioso *^* (la parte più brutale, quella di Magnussen, mi ha fatto rimanere un po' perplessa, ma il modo in cui l'hai descritta è perfetta) Ogni volta che leggo un nuovo capitolo mi incuriosisco maggiormente e, ovviamente, sono curiosa di leggere il prossimo ♥

Questo capitolo è stato difficile da digerire.Di solito salto a pie pari le parti che non mi vanno,ma quì avrei dovuto saltare tutto quanto.Un capitolo,nontrovo le parole per descrivere il dolore,l'orrore veramente pesante.Spero,sinceramente che le cose migliorino e in fretta perchè se nò e dura.

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Io sono innamorata di questa ff *^* L'idea che hai avuto è fenomenale, io non ci avrei assolutamente pensato, sinceramente.. E' una genialata e, sinceramente, sono curiosa di leggere il continuo e di arrivare alla fine ♥
Sono incuriosita, ti prego continuala *^*

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