Recensioni per
Fingiamo.
di harrys_woop

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/07/14, ore 17:42
Cap. 1:

Ciao harrys_woop,
questa One Shot is beautiful!!
è scritta in modo magnifico, accuratamente e in modo elegante e ricercato!
Ho letto poche FF su Bash e Kenna ma questa è una delle più belle su loro due!
Che cosa mi piace della storia?? Tutto.
~~L’unica nozione veramente importante che i suoi genitori avevano voluto inculcare a Kenna quando era piccola, era che per cavarsela nel mondo era necessaria solo una cosa: trovare un marito, ricco e possibilmente di bell’aspetto. Una volta che la piccola ebbe digerito questa certezza tutti i loro sforzi erano stati spinti in quella direzione, spingendola a fanstasticare a come sarebbe stato il suo futuro con il principe azzurro.
Proprio per questo, quando era stata costretta da Henry a sposarsi con la forza, tutto quello che aveva fatto le era parso vano e sentiva traditi i suoi sogni infantili. Certamente i suoi genitori avevano dato per scontato che lei, così bella e non certo povera, facesse un buon matrimonio. E invece. Tamburellò con le dita sul minuscolo tavolino da toilette che era stato fatto entrare a forza nella stanza di Bash. E invece non solo si era ritrovata improvvisamente senza il becco di un quattrino, ma anche sposata con un uomo che non l’amava.
<> ricordava le parole della sua amica Greer, costretta dalle circostanze a sposare l’anziano maniaco del pepe Lord Castleroy. Con un sospiro sconsolato alzò la mano per guardare l’anulare della mano sinistra, che portava l’anellino da lui regalatole e una lacrima involontaria le scese sulla guancia. Henry. Era tutta colpa sua. La rabbia per l’ingiustizia subita e la consapevolezza della sua impotenza montarono improvvisamente dentro di lei e la portarono presto a piangere. Non era quella la vita su cui aveva fantasticato da bambina
<> la voce profonda di suo ... Marito? (che strano chiamarlo così) la fece girare di scatto. Non si era accorta che fosse entrato, Bash si muoveva sempre in modo molto silenzioso. Rispose con un cenno affermativo, ma non riuscì a trattenere un altro singhiozzo.
<> il suo tono era ironico, e anche parecchio offensivo, pensò la ragazza. Ecco un’altra cosa che non sopportava di lui: non faceva nemmeno uno sforzo per capirla, e viceversa. Non gli veniva in mente che lei potesse stare male per altri motivi? Che non fosse così superficiale? Ma no, lui pensava solo a Mary. Fece un cenno di diniego, scossa da altri singhiozzi.
<> adesso sembrava scocciato, ma si avvertiva una nota di preoccupazione nella sua voce e fu quella che la spinse a confessare, mandando il suo orgoglio a farsi un bella passeggiata:
<<è... è solo che... tutti mi dicevano che sarebbe stato un m-m-omento speciale per m-me... che finalmente ci sarebbe stato qualcuno disposto ad amarmi senza r-riserve. E i-invece guarda come siamo r-ridotti >> con un nuovo scoppio di pianto. Bash sembrò osservarla per la prima volta oltre lo strato superficiale formato da vestiti costosi e acconciature complicate e poi sospirò. Non era tanto diversa dalle altre donne, alla fine. Voleva solo qualcuno che si prendesse cura di lei e che l’accettasse così com’era, con tutti i suoi difetti. “Io non posso darti questo” pensò, sconsolato. Ma comprese che la situazione richiedeva un piccolo sforzo da parte sua.
“Va bene , fingiamo” si disse. “Che io l’ami, che l’abbia sposata di mia volontà, che mi importi farla stare bene”. A quei pensieri il viso dolce di Mary gli si presentò alla mente e si affrettò a cacciarla via. Non c’era posto per lei, ora. Solo per Kenna.
Allungò cautamente una mano, accarezandole i capelli, mentre con l’altra le passava un fazzoletto. La ragazza fu vagamente sorpresa, ma si godette il contatto delle sue dita con i suoi capelli. Henry non era mai stato così dolce con lei...
Bash non parlò, soltanto stette lì, ad abbracciarla e a confortarla. Dentro di sé sentiva che quel contatto minimo che aveva con lei non gli dispiaceva, ma anzi provava una sorta di tenerezza mista a compassione. Sapeva che lei aveva ragione. Il suo discorso valeva anche per lui, perso dietro a una donna sposata con suo fratello e costretto in quel matrimonio senza sbocchi né possibilità.
Kenna, spinta dalle sue carezze amorevoli, sussurrò, a voce così bassa che dovette sforzarsi per udirla:
<>. Bash quasi ridacchiò: gli sembrava semplicemente impossibile che una persona così egoista potesse cambiare in modo così radicale ma: “fingiamo che si impegnerà sul serio, che sia disposta a fare uno sforzo per me”. Le rivolse un sorriso grato e l’abbracciò più strettamente. Mentre si accoccolava meglio sul suo petto largo, Kenna pensò: “ma sì, fingiamo pure che mi amerà, un giorno"

Anche se è un pò straziante per Kenna!
Comunque complimenti sei stata davvero brava a sviluppare la storia,
tua f