GIUDIZIO PER AVER PARTECIPATO AL CONTEST «UN BATTITO DI CIGLIA: SECONDA EDIZIONE»
«SOTTO LA LUNA DEL LUPO» DI MANUFURY
Viviana è in piedi proprio al centro del piccolo spiazzo che si apre davanti alla porta della nostra casa, i lunghi capelli neri sono sciolti sulle spalle e il corpo nudo è accarezzato dai raggi lunari. Probabilmente nemmeno immagina quanto sia bella vestita solo di luce, ma io la vedo e ne sorrido.
- Sviluppo della trama e dei personaggi
Storia molto introspettiva che ha sacrificato un po' della descrizione del paesaggio, però ha comunque dato un'idea di dove si svolga il tutto e che cosa stia succedendo in quel determinato lasso di tempo, regalando momenti suggestivi e immagini che si insinuano prepotentemente nella mente del lettore, come l'immagine di una bella fanciulla che, attendendo di diventare a propria volta una strega come la madre e la nonna prima di lei - perché ho supposto che si trattasse di questo, giacché la donna che narra parla della propria madre, ma magari è una visione che ho avuto solo io e in realtà, chissà è in verità una donna che con la ragazza c'entra poco e niente se non per la congregazione di streghe -, si trova nuda sotto i raggi della luna e appare ancor più bella di quanto non sia, vestita soltanto di essa.
Si parla di un breve spaccato in una notte di luna, notte in cui questa ragazza, Viviana, diviene finalmente una strega e viene seguita passo passo proprio da quella che sembra essere sua madre o comunque una persona che a lei ci tiene particolarmente, forse persino una zia - la narratrice di cui si ignora il nome, ma in questo modo il lettore può in qualche modo immedesimarsi in lei e comprendere ciò che sta facendo, cercando erbe e fili di paglia insieme a lei, chiudendo il sacchetto che verrà in seguito consegnato alla ragazza e sentirsi a propria volta orgoglioso di quel piccolo passo verso una sorta di maturità che verrà lasciata ad un semplice finale aperto.
Ho trovato un po' ridondante, però, il tuo continuo affermare a cosa fosse legata la Luna del Lupo e al fatto che il contenitore di erbe mediche fosse importante, al tuo descrivere sempre che cosa stesse succedendo e che cosa volesse significare tutta la storia intorno alla quale ruotava l'argomento, poiché una sola volta sarebbe bastata e avanzata per far comprendere il concetto che volevi dare; una o due volte sarebbe anche andata bene, ma, essendo una storia abbastanza corta e quindi con un certo numero di parole che non dovrebbero essere sprecate per cose uguali, ripetere i medesimi concetti più e più volte può risultare stancante e dunque può anche scocciare il lettore che si ritrova sempre la stessa cosa dinanzi agli occhi.
Difficile parlare di caratterizzazione dei personaggi, giacché ci vengono presentati praticamente poco, però, dal modo in cui narra la voce principale, si comprende quanto provi amore nei confronti di Viviana, quell'amore che va ben oltre all'amore di coppia, l'amore che solo una madre può provare per la propria figlia o figlioccia, la quale sta per entrare a far parte di un mondo letteralmente magico. Di Viviana si sa poco e niente, però basta il suo sorriso a far capire che sia una ragazza abbastanza giovane e forse persino un po' timida, ma desiderosa ed eccitata nel proseguire quella stessa strada che altre, prima di lei, hanno seguito.
- Stile, sintassi & grammatica
Come detto in precedenza, la descrizione viene un po' sacrificata a favore dell'introspezione, però in un tipo di storia del genere può andare bene così, dato che si narra di un momento in cui si ha a che fare con un cambiamento e con il farsi spazio in una sorta di mondo nuovo, qui visto come l'entrare a far parte di una comunità di streghe in un momento molto importante dell'anno.
Ci sono giusto pochissime cose che davano un'impressione sbagliata in questa tua storia, ma ciò che mi preme di più è il farti notare che, anche quando una frase potrebbe tranquillamente continuare in quella successiva, facendo praticamente parte dello stesso periodo, vai a capo e sembri troncarla, interrompendo così anche il pensiero stesso che ne potrebbe derivare poi.
Un errorino che ha un po' penalizzato la lettura fluida della storia, ma può essere sistemato in un battibaleno facendo risalire un po' di frasi che ti annoterò qui di seguito insieme agli errori:
❒ È una pianta forte, il grano, che si piega, ma non si spezza, capace di nascere e maturare anche in condizioni estreme ed io so che saprà trasmettere la sua forza a Viviana. → È una pianta forte, il grano, che si piega, ma non si spezza, capace di nascere e maturare anche in condizioni estreme; so che saprà trasmettere la sua forza a Viviana.
❒ il filo di paglia → Evitterei di ripeterlo, usando magari qualche sinonimo, dato che è stato scritto proprio qualche riga più su
❒ Sacchetto Magico → Come sopra. Userei un sinonimo per evitare la ripetizione; comprendo inoltre che sia un elemento di una challenge, ma vederlo con la lettera maiuscola fa un po' storcere il naso. Se ha un altro significato ben preciso, chiedo scusa per l'appunto
❒ Esco qualche istante dopo dalla nostra piccola capanna al margine del bosco e mi fermo per un secondo a osservare la luce della luna colorare ogni cosa con riflessi metallici → Mancando dei segni di interupunzione, la farse risulta troppo lunga e ha un effetto apnea un po' fastidioso,; le darei un'occhiata per renderla più fluida e leggibile
❒ incresparle → Trovo che questo temrine sia molto più adatta alla superficie dell'acqua, anziché alle labbra. “Incurvarle” suona decisamente meglio ed è molto più di impatto visivo
❒ Perché questa luna è dedicata alla famiglia, all’affetto e al gruppo e non esiste → Perché questa luna è dedicata alla famiglia, all’affetto e al gruppo, e non esiste
- Parere personale
Come una tua vecchia storia, ammetto che ho cercato il significato che sarebbe potuto esserci nelle lettere scritte con un colore diverso, e, proprio come la precedente, ci sono cascata di nuovo credendo che da quelle lettere fuoriuscisse una frase. Niente, sono scema, non imparerò mai e ho voluto approfittare dello spazio parere personale per esprimere questa cosa. Sarebbe stata una cosa carina, magari per la prossima volta potrebbe venirti in mente e farmi contenta, così potrò trovare la frase nascosta tra le righe. Scherzo, non darmi retta.
Comunque sia, mi sarebbe piaciuto leggere qualche cosina in più al riguardo, poiché questo tipo di riti e argomenti del genere mi interessano abbastanza e sarebbe stato un gran bel punto di partenza per allargare il tema da cui avevi cominciato a narrare. Un peccato, dunque, che tu ti sia limitata a parlare solo di quel breve argomento, mostrandoci un breve spaccato senza interagire troppo. Se mai riprenderai il tema e lo allargherai, sarà di sicuro originale. |