Che storia triste!
Inizialmente pensavo si trattasse di una rottura, non di qualcosa di così drastico, ma probabilmente avrei dovuto capirlo (o, banalmente, avrei potuto leggere l’introduzione… sono un genio del male).
Prima di tutto, voglio dirti che come primo esperimento nella sezione originale non è male, affatto. Forse non è qualcosa di originale, ma c’è un’impronta molto personale – che penso derivi dallo stile con cui hai scelto di approcciarti alla cosa – e l’esperimento può essere considerato riuscito.
C’è una sorta di sofferenza anche nella narrazione, le frasi sono brevi, semplici e lineari… mi ha dato l’impressione di fatica, come se la protagonista si trovasse in difficoltà anche solo a ripensare a ciò che è accaduto – eppure, al tempo stesso, non fosse in grado di pensare ad altro. Il che può essere vero, visto che indossa i jeans che a Lui piacevano tanto e ripercorre la strada dove tutto è successo anche solo per ricordare, per sfogarsi e crogiolarsi nel proprio dolore.
La situazione non è per nulla trascendentale, perché Lui non è perfetto agli occhi di Lei… infatti, capita spesso di invaghirsi di gente che, fino a poco tempo prima, era tutto un “oddio, uno così non potrà mai piacermi”. E anche la dinamica dell’incidente è abbastanza plausibile, ché può capitare che ci si dimentichi di guardare la strada quando si vede qualcosa di molto importante.
Insomma, questa one shot sarà anche un esperimento, ma penso sia uno di quelli buoni: hai basato la tua storia nella realtà, nella normalità (che è molto importante, poiché spesso si tende al soprannaturale e se non si ha dimestichezza può succedere un pasticcio).
In effetti, è proprio il genere che preferisco, per cui direi che sono caduta proprio bene.
Complimenti di nuovo :) |