Il bello di leggere questa sestina lirica è trovare l'equilibrio tale che ha regalato un'unione tra due esseri che hanno deciso di viaggiare sulla stessa lunghezza d'onda, in quanto hanno veramente bisogno l'un dell'altro per andare avanti e poter avvertire felicità.
Se si allontanassero, probabilmente verrebbero schiacciati o dal cielo o dall'abisso che li limita nei movimenti e nella vita di tutti i giorni: chi non trova un equilibrio tra cielo e mare (in questo caso) è perduto e morirà con un grande vuoto nell'animo.
Sono umani che hanno dato vitalità a delle piccole cose come la loro parte più innocente e ai fiori che hanno colto per darsi qualcosa di tangibile e per evitare di perdersi, dimostrazione di quanto l'amore sincero e libero da ogni concezione può esistere, deve esistere per dare modo ai buoni sentimenti di trionfare.
Un tipo di rapporto non impossibile da trovare, se ci si pone nel modo giusto e si trova quella persona disposta a condividere l'idea, combaciando quella parte di cuore mancante in noi.
È una poesia molto diretta e franca, con un linguaggio elementare ma non per questo banalotta e facile; non bisognerebbe mai sottovalutare questa forza che lega le anime da generazioni e generazioni.
L'amore rigonfia i petti e gli spiriti di tutti, questa poesia è un portavoce sincero e positivo di tutto questo equilibrio e di un realismo che può essere sfiorato, a discapito dalla condizione sognante che spesso il sentimento ci porta dietro.

Un abbraccio e complimenti,

Watashiwa