Recensioni per
Of dreams forgotten and fables untold
di petitecherie

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
29/06/14, ore 17:46
Cap. 3:

Parto dal fatto che la mitologia greca mi ha sempre entusiasmato, quindi direi che già l'argomento mi piace tantissimo. Di certo non ci si può soffermare solo sull'argomento, ma, in tutta francezza, non è nemmeno facile trattare e narrare qualcosa di mitologico (mi piacerebbe tantissimo farlo) quindi altro punto a tuo favore.
E poi vabbé il tuo modo di scrivere e di descrivere ha qualcosa di affascinante, soprattutto nella cura dei dettagli e dei particolari: il regno degli Inferi ed i suoi abitanti, i paesaggi incantati ed i vari episodi dell'infanzia di Persefone.
Spero caldamente in un prossimo capitolo..
Calisperion
P.S mi piacerebbe leggere altre tue storie, non so se hai capito che mi attira il tuo modo di scrivere ;)

Recensore Veterano
26/06/14, ore 18:03
Cap. 3:

Salve cara,questa volta sono io che recensisco in ritardo! XD Allora ...capitolo ricco e corposo, mi ha lasciato a bocca aperta e con l'amaro in bocca- io gia dal bacio avevo già iniziato a farmi i film mentali-.
Ade che si prende cura della piccola Persephone è favoloso! La cura, allieta le sue giornate portandola nei giardini floridi e oscuri del Averno; le sorride, le si apre totalmente, imprimendo fra le labbra il suo nome e la voglia di tenerla con sè. Menta è uno dei personaggi più odiosi della mitologia greca, secondo me.Il mito narra che sia stata la stessa Persephone a trasformarla nel omonima pianta, ma preferisco di gran lunga la tua versione:"Hades vede come la piccola dea venga attratta dal Lago fino al punto di specchiarcisi – probabilmente Persefone nota il varco tra i mondi – ed un tratto, due mani pallide e azzurrognole si sporgono e l'afferrano, trascinandola nell'acqua.
Ma nulla accade.
Ad Hades bastano pochi secondi per liberare la piccola dea e comprendere chi sia il colpevole dell'affronto. Solo una persona, negli Inferi, potrebbe portare rancore per l'amore del dio. Persefone è salva e sicura tra le sue braccia, sebbene sia svenuta per lo spavento. Hades la stende con dolcezza sul manto d'erba e le posa un casto bacio sulla fronte. Quando Demetra arriverà, pensa, scorgerà solo una bimba addormentata.
Quanto a Menta, la sua sorte è stata più triste. Diventò una pianta fredda, come freddo era stato il suo cuore."
Un cuore freddo che batte solo per la bambina e nessun altro; ciò rafforza molto il concetto d'amore che persiste fra i due.
Il modo in cui Ade ripensa al suo incontro con la Dea al concilio è adorabile, davvero. Una bambina capace con la sua purezza di invadere la sua anima nera, di capirlo a fondo col solo sguardo e di imprimersi nella sua mente e nel suo cuore. Li sto amando follemente.

Poseidone decide di darsi da fare e prendere in mano le redini del gioco...con scarsi risultati. Demetra qui si imostra la vera e propria Dea della natura, scatena il suo potere, fa un torto sia agli Dei indifferenti che ad Ade, sottomette l'amante con furore e costringe lo stesso Zeus ad abbassare il capo per pochi secondi. Amiamo tutti Demetra! Hestia è qualcosa di favoloso. Il modo in cui parla, la libertà e l'alta considerazione che ha del fratello, poi. Incredibile davvero.

E infine i due si devono lasciare. Persephone pare una bambina, impunta i piedi e si oppone al fato, anche se le labbra di Ade sono dolci e morbide , la voglia di stargli a fianco è troppa. Credo che il bacio sulla guancia sia rimasto impresso col fuoco nella mente di Ade, più del leggero sfioramento di labbra.
<< Mio Re, ecco... >> il giardiniere estrasse da un paniere un guscio di melograno vuoto. Hades lo fissò incuriosito, non capendo il motivo di tale ansia. Il suo giardiniere era solito ripulire i frutti e donare i chicchi alle anime che riposavano nelle Isole Beate. Perché questa melagrana era tanto importante? << Non sono stato io. >> rispose Ascafalo << Qualcuno si è nutrito dei suoi semi, mio Re. >>
Persephone ha dimostrato di esser la degna regina degli Inferi.
Complimenti!
Ireide
(Recensione modificata il 26/06/2014 - 06:07 pm)

Recensore Junior
23/06/14, ore 13:41
Cap. 3:

Un capitolo veramente interessante: si chiude la prima parte, rappresentata dalla perdita di Persefone negli Inferi, e si apre la seconda, che, a quando pare, avrà come punto centrale della narrazione il conflitto venutosi a creare fra Demetra e Hades. Sono curiosa di vedere come si evolverà la vicenda è come reagirà Demetra sapendo che la figlia ha mangiato i semi di melograno. Al prossimo capitolo Saluti, Floryana :)

Nuovo recensore
22/06/14, ore 11:01
Cap. 3:

Leggere questa storia è una delle più belle pause dallo studio che faccio. Il modo in cui descrivi Ade è sublime e mi piace molto il fatto che Persefone sia così diversa da come viene descritta di solito. Ti faccio ancora i miei complimenti, continua così :)

Recensore Master
20/06/14, ore 16:53
Cap. 3:

E qui abbiamo un nuovo inizio. È interessante come questo terzo capitolo inizi come se si ricominciasse tutto da capo. Nel senso che, abbiamo già visto due spezzoni di Hades e Persefone, nei quali loro mostrano un certo affiatamento, come se si conoscessero da ancora prima della loro stessa nascita (vabbé, magari questa è la fantasia del lettore), eppure il capitolo parte con Hades che ricorda la prima volta che ha visto la sua futura consorte. Ricorda poi che quell’interesse sia cresciuto col tempo, di come “vegliasse” su di lei, quasi inconsapevolmente; perché per Hades tutto era iniziato assecondando quella strana curiosità che aveva sentito per lei. Poi… poi ci fu quell’atto di gelosia da parte della ninfa, innamorata del suo signore, che ha solamente accelerato il volere del fato. Insomma, come nella migliore tradizione della mitologia, abbiamo come un nuovo punto di partenza.
Poi torniamo al tour degli Inferi. La presenza di Persefone ha permesso dei cambiamenti davvero radicali nel regno. Anche se è una zona limitata (immagino che sarà la valle dove nel manga di Kurumada “viva” Euridice, con Orfeo a farle compagnia col suono della sua lira), è un miracolo che scalda l’anima vedere della terra fertile dare frutti. Un tocco di colore e vita. Certo gli inferi non sono poi così sterili e desolati come vuole la tradizione. Già in precedenza avevi parlato della magnolia e di altro. Arriviamo dunque a riscoprire e a capire anche la funzione del frutto del melograno. Dove nel mito ci fu inganno, qui invece abbiamo un Hades puro che tutto farebbe tranne che ingannare e incatenare qualcuno a sé. E non per via delle conseguenze, ma perché non sarebbe giusto. Quindi preferisce stare a vedere e confidare nei sentimenti di Persefone.
Dall’altra parte abbiamo di nuovo una scena con gli Dèi. La differenza di comportamento fra Poseidone e Demetra è… uhm… penso che rispecchi il classico comportamento di una famiglia, con la madre che è fin troppo attaccata al proprio figlio, rispetto al padre, più propenso alla libertà. In questo, uomini e Dèi sono proprio uguali. Abbiamo quindi la nascita dell’inverno, oppure la rappresentazione di una sorta di “glaciazione”, che deriva dallo strazio di Demetra. Poseidone si è rivelato davvero saggio, ben più di Zeus, in questo caso. La voce della ragione è stata Hestia, che ha detto cose assai giuste, senza la necessità di dover prendere posizione. Del resto, la situazione è chiara. Solo agli occhi di Demetra è stato compiuto un crimine.
Alla fine abbiamo… beh, qui ci lasci con un dubbio: è stato Hades, con quel bacio, a far mangiare i semi di melograno a Persefone, oppure è stata lei a rubarli e mangiarli di nascosto?
Quello che si evince è comunque che le due anime si appartengono, per buona pace degli altri Dèi, che un amore e una fedeltà come la loro se la possono solo sognare!

Recensore Junior
18/06/14, ore 12:02

Ora. 
Tu SAI che io adoro questo mito alla follia (o non mi chiamerei Persefone su Twitter). 
E sai, anche io avevo in mente prima o poi di scrivere qualcosa su lei e Ade, ma dato che stai scrivendo tu... ti cedo volentieri il posto che sei mille volte meglio di me. <3 
Questi due capitoli mi sono piaciuti un sacco, sia come hai caratterizzato le riunioni delle divinità, sia come hai ingenuamente caratterizzato l'incontro tra il dio degli Inferi e la piccola Kore. 
Attendo il prossimo aggiornamento con impazienza...

Scusami per la recensione brevissima, ma scappo a studiare <3
Frà. 

Recensore Junior
16/06/14, ore 10:12

Premetto che solo l'altro giorno mi sono accorta di questa sezione e la prima cosa che ho fatto è leggere la tua storia meravigliosa perché anche io, quando mi sono imbattuta nella leggenda di Ade e Persone, ne sono rimasta affascinata. Anche io mi sono immaginata che tra i due ci fosse molto di più che un semplice contratto stipulato con un melograno. Mi piace molto cone hai strutturato la trama e anche il tuo stile di scrittura, molto scorrevole e piacevole. Due capitoli che si leggono veramente con piacere. Aspetto con impazienza il prossimo! Saluti, Floryana :)

Recensore Master
16/06/14, ore 00:23

Gentile ed onesto nelle intenzioni ci appare Hades mentre accoglie la giovane Persefone. E' sorpreso di una simile visita ma anche compiaciuto. Lui non par accorgersi dell'aspetto infantile ed ancora acerbo di quella che tutti chiamano Kore. Del resto lei si sente assai più matura e donna e per quel dio tenebroso e schivo ha un interesse che travalica la curiosità di una bimba.
Zeus ed Hera non paiono gran che preoccupati della scomparsa della giovane dea, forse perché a loro è già noto il futuro?

Recensore Junior
14/06/14, ore 20:37
Cap. 1:

Bella, bella, bella. Sapevo che avresti apprezzato quel video, ma non potevo immaginare avessi in serbo questo gioiellino! <3

La prima parte, sulla nascita degli dei dell'Ordine, credo sia in assoluto quella che preferisco: si respirano forti tensioni, la calma ingannevole che segue una battaglia (e ne precede un'altra). Ci sono delle divinità appena nate, palpitanti di poteri che riescono appena a intuire, figuriamoci a controllare, e che pure sembrano già più propense a scontrarsi tra loro che a unirsi per un fine comune. Che una situazione simile esploda, è un attimo. E allora Ade ed Hestia prendono in mano la situazione, pacati, ma risoluti. Composti e saggi, mi verrebbe da dire: fin da subito diversi dai loro fratelli. Hestia in particolare mi ha sopreso, perchè di lei ricordo pochissimo. Eppure attraverso la tua descrizione la vedo con chiarezza, questa dea antica dalle sembianze di bambina, dai capelli lucenti come il pelo dell'ellermellino. La scena è orchestrata così bene, i caratteri sono tutti così carismatici che, man mano che le spartizioni vengono fatte, non ci si dimentica nemmeno per un istante che i personaggi di cui stiamo leggendo sono forze primordiali. Dei, appunto. Meraviglioso.

Mi è piaciuto l'espediente di rendere quel flashback un sogno e, al tempo stesso, il prologo di qualcosa. La stanza di Ade che riflette Ade stesso è un espediente che ci portiamo dietro almeno da Labyrinth, ma conserva sempre intatto il suo fascino. Come affascinante è l'idea che l'Oltremondo sia più complesso, variegato e "vivo" di quello che sembra. Come Ade stesso, del resto. Tutto torna, ed è un gran bel vedere.

Demetra è... meravigliosa, ecco. Meravigliosa nella sua solarità, nella sua sensualità generosa, nel suo dispensare vita e amare la fertilità in tutte le sue manifestazioni. L'immagine di lei che mangia frutti e sotterra i semi è stupenda, e nel vederla così, immagine della vita stessa, è assolutamente intuitivo che possieda in sè un frammetnto ctonio e al tempo stesso tema e rifugga Ade. Demetra incarna il lato più luminoso del ciclo vita morte vita: vorrebbe essere solo vita, rifiuta e teme la controparte morte che pure è necessaria e integrata al ciclo stesso. Il suo parallelismo con Hera, morbosamente attaccata e dipendente da un uomo che la umilia, al punto da sfogare l'aggressività e la frustrazione non su di lui ma sulle sue amanti occasionali, è perfetto. Nel suo essere totalmente divina, Demetra è profondamente umana. Chi di noi non ha mai pensato, in fondo al proprio cuore "se farò sempre bene, non mi accadrà nulla di male"? E in realtà, come Hera, anche Demetra è dipendente da qualcuno: da Kore, appunto, quella figlia che la definisce come madre. Il rapporto con Posidone è molto bello e molto ben descritto. Io immagino quei due interagire in modo molto diverso, ma il modo in cui li hai descritti è così perfetto che posso solo mandarti un bacio.

L'incontro tra Ade e Persefone è naturalmente quello che attendevo con più aspettativa, e lo hai reso in modo molto dolce. Sarò onesta: io sono legatissima al mito, lo sento più "vero", se mi passi l'espressione. Per me, l'incontro con Ade, per sua stessa natura, può e deve essere solo traumatico. Ma il tuo è un rimaneggiamento del mito, e fra tutti i rimaneggiamenti che riesco a immaginare, è sicuramente il più delicato e carico di significato. Una Persefone che crede di essersi smarrita, ma che in realtà è solo tornata a casa. Un Ade che, per la prima volta, appare stupito, quasi vulnerabile. Mi hanno fatto tenerezza entrambi, ecco.
Ecchissenefrega se in realtà sono due dei ^.^

Ultima nota. Il cosmo ctonio. Credo derivi da Saint Seya, perchè non mi pare che la mitologia gli desse questa importanza. Non dico che stoni, però... boh, io che conosco solo il mito, me lo immagino un po' come l'aura dei super Sayan e non posso fare a meno di sorridere (sono scema, lo so).

Avevo bisogno di una storia su questi due. Il fatto che tu ne abbia pubblicata una, e proprio adesso, è provvidenziale.
Un abbraccio,
Saliman
(Recensione modificata il 14/06/2014 - 11:29 pm)

Recensore Master
12/06/14, ore 22:41

Ci credi che è da prima delle 17 che ho la pagina aperta e solo ora riesco a trovare il tempo per leggere e recensire? Fortuna che a me i mondiali di calcio interessano relativamente poco!
Dunque… ho provato una strana sensazione nel leggere le prime righe di questo secondo capitolo: ad un tratto mi è sembrato che la storia (il narratore) parlasse direttamente a lettore. Come se stessi ascoltando la viva voce del cantore. Ok, sento le voci! XD

Hai giocato con le scene e con lo stile. Dapprima torniamo indietro, a sbirciare l’incontro con Hecate, che rivela in modo ermetico il futuro. Siamo passati poi, come in un batter di ciglia, a dove ci eravamo fermati col primo capitolo: Hades fa da guida e cicerone a Persefone e qui siamo tornati all’elegante ed riverente “voi”. È piacevole come i due siano riusciti a parlare e svelare l’uno all’altra i tormenti interiori. Tutto si è svolto con leggerezza e naturalezza, proprio perché sono destinati a stare insieme.
La terza parte del capitolo invece… qui si torna ad un linguaggio molto più diretto, nonostante ci siano sprazzi di cerimoniale. Perché c’è l’urgenza di risolvere una questione assai grave e perché nonostante tutto, ad interagire sono dei pari. Il gioco di squadra che Hera e Zeus fanno è praticamente perfetto e si riesce ad intravedere ugualmente la leggera ostilità fra i due, soprattutto da parte di Hera, per le già numerose scappatelle del marito e poi… la frase finale di Demetra sembra quasi un anatema. Una minaccia che porterà gravissime conseguenze non solo per Hades, ma per tutte le creature, mortali e immortali.
Di nuovo, i complimenti sono doverosi. Per la storia che stai tessendo, che va in parallelo con l’altra ma allo stesso tempo è qualcosa a sé stante.

Piccola nota di colore:
“L'ambrosia viene portata da Hermes”
Non so se sia una tua invenzione, magari è più semplicemente un collegamento logico, questo particolare (nel caso allora è una dannatissima coincidenza), se invece è un dato estrapolato da qualche mito, allora mi hai dato un involontario aiuto per la mia long canonica che attualmente è ferma ma in fase di pre-revisione! Perché anch’io ho pensato proprio ad un collegamento Hermes-ambrosia e più di un anno fa ho abbozzato una scena! Certo non sono una studiosa come te… :P
Sta di fatto che mi hai reso comunque un grande servigio! E dettagli se Hermes è Psicopompo e oltre che accompagnatore di anime fa anche consegne varie! (qualche ricerca la faccio anch’io XD)

Recensore Veterano
12/06/14, ore 19:26

Buona sera, cara! Devo ammettere che ero ansiosa di leggere il nuovo capitolo, che, non ha affatto deluso le mie aspettative, anzi, le ha alimentate. Iniziamo!
Come al solito mi voglio complimentare per lo stile che adoperi e ,che, ho potuto riscontrare ,anche nell’altra sua FanFiction “My destiny “. Sei diretta, non ti perdi in giri di parole , presenti la storia – una storia ch’è una favola- in modo ottimale. Cioè...ne sono praticamente innamorata.
La caratterizzazione di Persefone è nuova. Molti la presentano come la classica Kore , ingenua, incantevole -prosperosa anche a dodici anni -.-- e assolutamente contraria alla sua unione con Ade; tu l’hai messa su “carta” in una modo tanto delizioso quanto nuovo. E’ consapevole di ciò che vuole, desidera fuggire dalle braccia protettive e materne della dea delle Messi, mentre la curiosità di bambina, che ancora l’anima, le fa desiderare di apprendere di più su ciò che le accadrà in futuro. La bambola bionda cerca di uscire dal suo guscio, di distinguersi e di capire le parole di Hecate. Hecate... credo sia una delle figure più affascinanti della mitologia greca. Divinità antica e lustre, al pari di Eros o Afrodite –se prendiamo la versione della spuma del mare- la vedo come guida per Persefone . Le illustra il futuro con parole sagaci e acute, guardandola in quegli occhi che non sono più d’una bambina, ma, d’una giovane donna.
Il paragrafo con Ade...mi è piaciuto molto. O meglio, mi piacciono troppo loro due assieme. Sono qualcosa di fantastico e dolce allo stesso tempo. Si completano alla perfezione, e Ade...lo vedo già perso della nipote. Lei la vedo disposta a tutto pur di farsi notare e di stare nel regno di colui che ama; non vuole avere paura e non ne prova , dimostrandosi matura ma pregna di quella sfrontatezza puerile. Dimostra, con poche parole, al Dio quanto in realtà siano simili, tormentati dalle presenze ingombranti degli altri Dei, astiosi nei confronti di coloro che si ergono superiori.

E poi...poi c’è Demetra. Come ti avevo scritto nella recensione precedente, Demetra mi è sempre piaciuta, con il suo amore per la natura e la sua semplicità. Ma, perché c’è un ma, non ho mai sopportato questo sua iperprotettività nei confronti della figlia. Non l’ho mi visto come istinto materno, ma piuttosto come un’ossessione verso la Kore, una presa di possesso nei confronti della figlia, che secondo la madre, deve restare pura e inviolata. La frase che ha espresso alla perfezione questo suo voler la figlia una perenne bambina è ,sicuramente , stata : << E' una bambina. E' la Kore. La mia Kore! >>. Insomma,l’ ho sempre vista come un ostacolo questa sua avversione per Ade, questo suo voler mantenere le proprie posizioni e non infrangere il confine del suo pensiero.
Veniamo ai due ...ecco. Zeus è annoiato, completamente indifferente al dolore- seppur eccessivo- della Dea. In tutta sincerità non l’ho mai visto come Re degli Dei, anzi, avrei di gran lunga preferito Poseidone per questo ruolo, ma ahimè ,sono nata nell’epoca sbagliata. Inutile piangere sul latte versato. Era è la seconda divinità che più mi è avversa, assieme ad Afrodite. Rancorosa, acida, crudele e gelosa- soprattutto gelosa, assieme alla sua compare dell’amore-, sempre in agguato contro il marito, sempre pronta a sminuire a sentirsi superiore. Odiosa, davvero. L’hai descritta bene, e questo l’ha resa ancora più vivida ai miei occhi.
E nisba. Ti rinnovo i miei complimenti e sono ansiosa di leggere il prossimo capitolo.**
Ireide
(Recensione modificata il 13/06/2014 - 11:52 am)

Recensore Master
06/06/14, ore 19:47
Cap. 1:

Hai scelto, nel pantheon olimpico, un personaggio insolito di cui trattare e, a mio parere, lo affronti altrettanto insolitamente. Hades non è esattamente una divinità che riscuota grandi simpatie eppure tu lo dipingi con inquietante umanità.
Al solito, la storia è ben scritta, elegante e stimola senza dubbio il lettore a volerne saper di più. 

Recensore Veterano
05/06/14, ore 14:19
Cap. 1:

Salve! Ho notato questa storia solo ieri, girando per la categoria, e oggi mi sono presa il tempo per lasciarti una degna recensione. Inizio col dirti che apprezzo il fatto che tu abbia postato una Ade/Persefone, coppia trattata ,ma mai troppo. Sono sempre stata affascinata da questi due e il fatto che tu li abbia riproposti in modo del tutto differente da quel che conosciamo, non fa altro che alimentare la mia curiosità.  Mi piace il tuo stile, coinvolge il lettore e alimenta il suo intresse; il linguaggio forte, utilizzato nei paragrafi iniziali, l'ho trovato del tutto appropriato alla situazione descritta. Ricordiamoci che gli Dei si differenziano dagli uomini per la loro immortalità, ergo,  essendo reduci da una guerra non si presentano come dei signorotti. Zeus mi è sempre stato indifferente, Dio elegante e balordo, arguto ma debole, un individuo governato dai piaceri  della carne e la passione per il potere. Era è l'approfittatrice della situazione. Sfrutta le occhiate languide di Zeus a suo favore  e si impone come sua regina. Demetra e Poseidone...credo che sarano i miei preferiti, sul serio! Demetra la si potrebbe definire tranquillamente una donna dalla mentalità aperta, è fantastica. L'amore per la libertà e la natura si unisce a quello per il Dio, che si divide fra terra e mare solo per rivederla. Li shippo tantissimo, insomma.
Hestia è un altro discorso. Ha una forza enorme, è la più fragile per aspetto fisico ma quella caratterialmente più energica. E' fantastica , soprattuto per il supporto e la stima che dimostra avere nei confronti di Ade.
La stima che quest'ultimo prova nei suoi confronti, del resto, è devastante e molto intensa. Mi piace il rapporto che hanno: rispetto ,amore puro e consapevolezza. Ade si divide fra i suoi fratelli, a lui il compito di mitigare le due potenze del cielo e dell'acqua.
E poi...bhè e poi c'è Persefone, che è adorabile con Cerbero, e che va alla scoperta di un mondo che in seguito sarà suo.
E niente, mi dispiace se ti sono parsa noiosa e ripetitiva, ma sono entusiasta di questa storia!
Complimenti
Ireide
(Recensione modificata il 06/06/2014 - 01:47 pm)

Recensore Master
01/06/14, ore 15:43
Cap. 1:

Beh, che dire… intanto grazie! Grazie di cuore per questo regalo. Avevi detto che avevi un asso nella manica ma non pensavo a questo.
La storia è molto bella. Sono sincera, raramente ho letto storie originali e mai, credo, mi era capitato di leggere qualcosa di genere epico. È stata una lettura davvero piacevole e sciolta. Quasi non mi accorgevo di leggere.
La prima parte aveva quasi un linguaggio crudo, essenziale, molto appropriato per ciò che voleva narrare. Mi è sembrato di tornare a sfogliare un vecchissimo libricino sulla mitologia che avevo letto alle medie e che già allora era vecchio, visto che era di mio padre. Stile familiare, quindi.
La parte del racconto di Hades, credo tu lo abbia ripreso direttamente dalla fanfic, vero? mi sembra di sì. L’avevo apprezzata allora e l’apprezzo adesso.
Anziché l’assegnazione a “sorte”, c’è un preciso volere degli dèi nell’accaparrarsi ciò che più si confà a loro. Hades è visto come il più scomodo e si è scelto il regno più scomodo, quello avvolto nell’oscurità. Beh, credo che abbia fatto l’affare migliore!
Hera è caratterizzata proprio come ci si aspetta. Un po’ mi ha ricordato la versione del telefilm di Hercules, dove è intrigante, vendicativa, approfittatrice. Un tempo pensavo che quelle caratterizzazioni fossero solo ad uso e consumo per far risaltare il protagonista, oggi invece penso che siamo state studiate più di quanto volessero far pensare. Quindi anche la tua Hera, nonostante il piccolo spazio che si è presa (che poi tu hai saputo destinare in egual misura a tutti), è riuscita a mostrare tutte le sue caratteristiche, facendo capire che personaggio è.
La storia poi sembra dividersi in piccoli episodi, come dei brevi punti di vista. Abbiamo Hades che si risveglia nelle sue stanze, riprendendo la narrazione dopo chissà quanto tempo dalla spartizione dei regni. Lui stesso ci racconta di come si suddividono le sue terre e ci dà rapidamente nozione delle regole che lo governano, portando infine l’attenzione su un minuscolo particolare, una scintilla che porta ad un nuovo punto di vista, con la parte tutta dedicata a Demetra.
Lei l’ho sempre considerata poco come dèa, forse perché (date le mie scarne conoscenze delle storie mitologiche) è soprattutto legata al ratto di Persefone. È stato sorprendente leggere il parallelismo con Hera, sempre assolutamente azzeccato, sia per carattere sia per visione dell’amore. Ne hai fatta una rappresentazione molto romantica, pur rimanendo ancora una volta nello stile pratico del racconto mitologico, seppur in maniera più velata rispetto alla prima parte del capitolo. Anche qui abbiamo poi un altro piccolo particolare, che sposta di nuovo l’attenzione.
Ritorniamo alla fine ancora ad Hades; e non poteva essere altrimenti! Sono stupita di ritrovarmi di fronte una Persefone tanto piccola. Mi pare sia diversa da come l’avevi presentata nella fanfiction, ma forse alcune cose le ho dimenticate. Questo primo incontro è molto diverso da come lo racconta il mito e non è affatto spiacevole come versione. Strano però come si sia arrivati ad un “voi”, dall’iniziale “tu”, quasi come una sorta di passaggio nel tempo, degli usi e dei costumi e dei modi di esprimersi.
Beh, questo era solamente l’incipit della grande storia fra Hades e Persefone. Un’introduzione leggera e rarefatta, che potrebbe portare a qualsiasi cosa nel futuro e che ben si ricollega al “nostro” fandom di appartenenza.
Mi fermo qui, per ribadirti i miei ringraziamenti e per farti i complimenti per questa one shot, che mi ha fatto passare una buona mezz’ora di lettura. (e sì, per questa rece così corta ci ho messo di più… ahimè)
Spero di non aver dimenticato nulla. :)

p.s.
I cuccioli sono sempre graziosi, anche quelli con tre teste, aspetta che cresca un po’ e poi vediamo se non cambi opinione! XD

Nuovo recensore
01/06/14, ore 15:01
Cap. 1:

E' davvero uno splendido inizio, amo il mito di Ade e Persefone e anche il modo in cui lo hai reso. E spero davvero di leggere presto altro. 

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